Nel testo dell'anonimo del 379 la Chioma di Berenice figura come "le trecce del Leone". Bayer (1603) la rappresenta come un covone di grano sotto la coda della grande Orsa (Alkaid, Mizar e Alioth), tra Arcturus e la coda del Leone (Denebola). Nella zona centrale della Chioma si trova Mel 111, un ammasso aperto di circa 80 stelle, visibile come una piccola massa lattiginosa. Le piccole stelle della Chioma, giustificano l'appartenenza dell'asterismo al catalogo delle stelle "passionali" (la più brillante è gamma, magnitudine 4,36, le altre sono tutte di quinta); l'ammasso rende la zona "nociva alla vista". |
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