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Sirio è una stella bianca con lampi rossastri: «Talis ei custos aderit Canis ore timendo. Ore vomit flammam, membris contemptior ignis» (Germanicus, Arati Phaenomena, vv. 333-334). Nell'Almagesto è «la stella nella bocca, la più brillante, chiamata "il Cane", di colore rosso». L'anonimo del 379 le assegna la natura di Marte, ma Tolemeo dice che «gli astri del Cane convengono con la stella di Venere, ma l'astro brillante che è nella bocca con la stella di Giove e in parte con quella di Marte» (Tetr. I,9). |
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