Q - Z
Quadranti: sono le quattro parti in cui l'orizzonte e il meridiano dividono la sfera locale: il primo quadrante è compreso tra l'orizzonte orientale e il meridiano superiore, il secondo tra il meridiano superiore e l'orizzonte occidentale, il terzo tra l'orizzonte occidentale e il meridiano inferiore, il quarto tra il meridiano inferiore e l'orizzonte orientale. Quadranti zodiacali: sono le quattro parti in cui si divide lo zodiaco: il primo è il quadrante primaverile e comprende i segni dell'Ariete, del Toro e dei Gemelli; il secondo è il quadrante estivo e comprende i segni del Cancro, del Leone e della Vergine; il terzo è il quadrante autunnale e comprende i segni della Bilancia, dello Scorpione e del Sagittario, il quarto è il quadrante invernale e comprende i segni del Capricorno dell'Acquario e dei Pesci. Quadrato: è l'aspetto che due astri formano quando sono ad una distanza angolare di 90° nello zodiaco, o di 6 ore nel mondo; vedi aspetti. Qualità attive: sono il caldo e il freddo; si chiamano attive poiché sono difficilmente modificabili ed agiscono alterando le qualità passive. Qualità passive: sono il secco e l'umido; si chiamano passive poiché sono facilmente modificabili ad opera delle qualità attive. Qualità prime: sono le due coppie di qualità opposte, il caldo e il freddo, il secco e l'umido che, nelle loro diverse combinazioni, costituiscono tutti i corpi del mondo sensibile. Raggio: è l'emanazione luminosa che un astro invia intorno a sé e che genera al centro della terra aspetti e figure con quelle di altri astri. Dal latino radius, ramo, bacchetta, raggio luminoso. Vedi anche aktís, aktinobolia, opsís, epitheôria. Receptio: vedi ricezione. Receptio mutua: vedi ricezione mutua. Receptor: è il pianeta lento (ponderosus) che riceve l'applicazione del più veloce (levis, pulsans). Recessus: (recesso) è l’allontanarsi di un astro da un cardine, stando nel luogo cadente. Retrogradazione: è il moto apparente di un pianeta che per un certo periodo di tempo inverte il proprio moto normale (moto diretto) e procede in senso contrario all'ordine dei segni zodiacali: da est ad ovest, anziché da ovest ad est. E' dovuta all'effetto combinato delle orbite dei pianeti e della Terra e nel sistema tolemaico veniva spiegata con la teoria degli epicicli, un complesso sistema di orbite circolari con la Terra al centro. Retti: (segni) sono quei segni che sorgono in più di 2 ore equinoziali, ovvero in più di 30° di ascensione obliqua. I segni retti tramontano curvi. Si chiamano anche segni di lunga ascensione. Sono il Cancro, il Leone, la Vergine, la Bilancia, lo Scorpione, il Sagittario. Significano per analogia le azioni oneste e rette. Ricezione: è, in un'applicazione, il riconoscimento di natura da parte degli astri che uniscono le loro luci. Avviene in due modi: quando il pulsans è nelle dignità del receptor (Mercurio in Capricorno che si applica a Saturno in Toro) e quando il receptor è nelle dignità del pulsans (la Luna in Vergine che si applica a Saturno in Toro). Perché la ricezione sia efficace gli astri non devono essere indeboliti dalla combustione, dall'esilio, dalla caduta, dalla retrogradazione. Ricezione mutua: è una ricezione in cui entrambi gli astri sono l'uno nelle dignità dell'altro. Per esempio la Luna che si congiunge a Venere nel segno del Toro, stando la prima nel domicilio di Venere e la seconda nell'esaltazione della Luna. Rifrazione atmosferica: è il fenomeno di deviazione della luce attraverso gli strati dell'atmosfera terrestre che fa sì che un corpo celeste sia visibile un poco sotto la linea dell'orizzonte vero, quando la sua altezza è circa -0°35'. Questo è un valore approssimato, poiché il calcolo preciso della rifrazione atmosferica è molto complesso e dipende principalmente dalla temperatura e dalla pressione atmosferica. L'orizzonte effettivamente visibile prende il nome di 'orizzonte rifratto'. Rivoluzione: è il termine generico che in astronomia indica il ritorno di un corpo celeste ad un punto iniziale di riferimento, dopo aver percorso la propria orbita. A seconda del punto di riferimento assume nomi diversi, quali rivoluzione siderale, rivoluzione sinodica, rivoluzione draconitica, rivoluzione anomalistica. In astrologia è sinonimo di rivoluzione solare, o di rivoluzione dell'anno. Rivoluzione anomalistica: è il percorso che la Luna compie fra due passaggi consecutivi al proprio perigeo; la sua durata è di 27,5545 giorni e si dice "mese anomalistico". Rivoluzione dell'anno: o 'rivoluzione annua', vedi rivoluzione solare. PA: antighenesis. Rivoluzione draconitica: è il percorso che la Luna compie fra due passaggi consecutivi al proprio nodo ascendente; la sua durata è di 27,2122 giorni, più breve della rivoluzione siderale, per effetto della retrogradazione dei nodi lunari; tale periodo di tempo prende il nome di "mese draconitico". Rivoluzione siderale: è il moto apparente di un pianeta intorno alla Terra, lungo i segni dello zodiaco, compiuto il quale esso ritorna al punto di partenza rispetto alle stelle fisse. Il "periodo siderale", ovvero il tempo nel quale ogni pianeta compie la propria r.s. varia da pianeta a pianeta, in funzione dell'ampiezza dell'orbita e della velocità del moto. Rivoluzione sinodica: è il percorso che un pianeta compie fra una congiunzione con il Sole (sinodo) e la successiva. Nel caso di Venere e Mercurio si prende come riferimento la congiunzione superiore. Il "periodo sinodico", ovvero la durata della r.s., varia da pianeta a pianeta per effetto della combinazione fra la rivoluzione siderale del Sole e quella del pianeta stesso. Rivoluzione solare: è il ritorno del Sole, che avviene ogni anno, nello stesso grado, minuto e secondo di longitudine eclittica nel quale si trovava nell'istante di una natività. La figura di rivoluzione solare assume un significato sull'anno e lo mantiene fino alla successiva rivoluzione. É un elemento essenziale dell'arte della previsione astrologica, insieme alle direzione e alle profezioni. É detta anche rivoluzione dell'anno. PA: antighenesis. Sangue: umore caldo e umido. E' analogo all'aria e alla primavera. Vedi umori. Saros: è il nome, di origine assiro-babilonese, del ciclo regolare delle eclissi di sole e di luna. La durata del Saros è di 18 anni e 11,3 giorni. All'interno di questo periodo le eclissi si succedono nello stesso ordine. Il Saros corrisponde a circa 242 mesi draconitici, 223 mesi sinodici e 19 anni draconitici. In ciascun Saros avvengono 70 eclissi, 41 di Sole e 29 di Luna. Satellitio: vedi doriforia. Secco: qualità prima passiva; domina in tutto ciò che ha limiti propri ben definiti ed è difficile a limitarsi; vedi qualità prime, qualità passive. Secta: vedi hairesis. Securitas: vedi doriforia. Segno: nell'accezione ristretta è uno dei 12 settori, di 30° di longitudine ognuno, nei quali è diviso lo zodiaco; nell'accezione estesa è uno dei 12 spicchi nei quali risulta divisa la sfera celeste se si tracciano dei circoli di latitudine che intersecano l'eclittica a intervalli di 30°. Nella prima accezione un astro è nel segno del Leone solo quando la sua longitudine è compresa fra 120° e 150° e la sua latitudine fra +6° e -6°; nella seconda accezione invece la latitudine non conta. PA: zôdion. Segno dell'anno: è il segno in cui giunge, in un dato anno, la profezione dell'oroscopo. Durante il corso dell'anno (intendendo per anno lo spazio di tempo compreso tra una rivoluzione solare e la successiva) il segno dell'anno può rimanere il medesimo oppure può cambiare, a seconda che lo spazio di profezione dell'oroscopo comprenda un solo segno o due segni dello zodiaco. Le posizioni dei pianeti rispetto al segno dell'anno, in rivoluzione e in natività hanno grande importanza nel giudizio dell'anno. Semiarco diurno: (SAD) di un astro è l'arco che esso descrive sopra l'orizzonte dal suo sorgere alla sua culminazione superiore; è pari alla metà dell'arco diurno. Il SAD di un punto dell'equatore è sempre pari 90°. Semiarco notturno: (SAN) di un astro è l'arco che esso descrive sotto l'orizzonte dal suo tramontare alla sua culminazione inferiore; è pari alla metà dell'arco diurno. Il SAN di un punto dell'equatore è sempre pari 90°. Separazione: è la fine del contatto tra le luci di due pianeti, per corpo o per raggio. Il pianeta più veloce, dopo aver compiuto la sua applicazione al lento, inizia a separarsene quando si allontana di un grado e compie la separazione completa quando esce dalla vis luminis del lento. La forma semplice dell'applicazione avviene quando i due astri hanno entrambi moto diretto. Separazione con moto retrogrado: è una separazione in cui entrambi i pianeti hanno moto retrogrado e il più veloce si allontana dal più lento. Separazione minima: è una separazione in cui entrambi i pianeti si allontanano l’uno dall’altro, avendo il veloce moto retrogrado e il lento moto diretto. Separazione mutua: è una separazione in cui entrambi i pianeti si allontanano l’uno dall’altro, avendo il veloce moto diretto e il lento moto retrogrado. Semidiametro apparente: - di un corpo celeste è la metà del suo diametro apparente. Sestile: vedi esagono. Sfera celeste: è una grande sfera che ruota su se stessa, al cui centro sta, come un piccolo punto, la terra immobile, e sulla cui superficie stanno le stelle e tutti i corpi celesti. Sfera locale: è la sfera celeste vista da particolare punto della terra, ad una data latitudine terrestre. Sfere planetarie: sono 7 sfere concentriche che circondano la terra nella concezione aristotelico-tolemaica del mondo. Nella 1° sfera ruota la Luna, nella 2° Mercurio, nella 3° Venere, nella 4° il Sole, nella 5° Marte, nella 6° Giove, nella 7° Saturno. Significatore: è ciascun punto della figura di natività (luminari, pianeti, cuspidi delle case, sorti) che possiede un significato particolare per propria natura o per posizione nella figura (salute, matrimonio, figli, professione ecc.). Nelle direzioni il significatore unendosi ad un promissore combina i suoi significati con quelli di quest'ultimo, dando luogo alla qualità dell'evento indicato dalla direzione, nei tempi stabiliti dall'arco di direzione. Signore: (s. di un pianeta, di una sorte, di un angolo...) è il pianeta che ha il domicilio nel segno del pianeta, della sorte, dell'oroscopo, o di altri punti della sfera celeste; (s. dell'anno, del giorno, dell'ora) è il pianeta che assume dominio su un dato periodo di tempo. Signore dell'anno: è il signore del segno dell'anno, ovvero il signore di profezione dell'oroscopo. Se durante il corso dell'anno (intendendo per anno lo spazio di tempo compreso tra una rivoluzione solare e la successiva) muta il segno dell'anno, muta di conseguenza anche il suo signore. Signori dell'anno possono essere solo i cinque pianeti, ad esclusione dei due luminari; quando l'oroscopo giunge per profezione al segno del Cancro assume la signoria dell'anno il divisore della Luna; quando giunge in Leone diviene signore dell'anno il divisore del Sole. Il signore dell'anno ha grandissima importanza nel giudizio della figura di rivoluzione solare. Signore di profezione: è il signore del segno in cui giunge, in un dato tempo, la profezione di un significatore. Il signore di profezione (del Sole, della Luna, della Sorte di Fortuna, ecc.) ha grande importanza nel giudizio della figura di rivoluzione solare, e nelle direzioni. Sinistro: tra due astri è detto sinistro quello che segue, secondo la successione dei segni, fino alla distanza di 180°: un astro a 10° di Ariete è sinistro rispetto a uno in Pesci, in Acquario, in Capricorno, in Sagittario, in Scorpione, e in Bilancia fino a 10°. Vedi anche destro. Sinodico: riferito al sinodo; (ciclo s.) il ciclo con il quale un astro compie due successive congiunzioni (superiori, nel caso di Venere e Mercurio) con il Sole; (pianeta s.) il pianeta nel sinodo; (sizigia s.) il novilunio. PA: synodikos. Sinodo: è la congiunzione della Luna o di un pianeta con il Sole. La Luna e i pianeti superiori (Saturno, Giove e Marte) hanno un solo sinodo, con il moto diretto. Venere e Mercurio hanno un sinodo con il moto diretto (congiunzione superiore) ed un sinodo con il moto retrogrado (congiunzione inferiore). PA: synodos. Sizigia: è un incontro tra il Sole e la Luna per congiunzione o per opposizione. Quando la Luna si congiunge al Sole nella sua rivoluzione sinodica si ha il novilunio, o sizigia novilunica; quando invece si oppone al Sole, a metà della sua rivoluzione sinodica, si ha il plenilunio o sizigia plenilunica; se in una sizigia la Luna è sull'eclittica si ha un'eclisse, di Sole se la sizigia è novilunica, di Luna se è plenilunica. Le sizigie hanno grande importanza nella tecnica di correzione dell'ora e nell'astrologia cattolica. Vedi anche eclisse di sole, eclisse di luna. Sole fittizio: è un sole immaginario che si muove lungo l'eclittica con velocità costante. La sua posizione corrisponde a quella del sole vero in due punti dell'orbita ellittica della Terra intorno al sole: l'apogeo (massima distanza Terra-sole) e il perigeo (minima distanza Terra-sole).. Sole medio: è un sole immaginario che si muove lungo l'equatore con velocità costante e che passa al punto gamma insieme al sole fittizio. Il suo moto giornaliero è di 59'08"20'''. Il sole medio permette di calcolare la durata di giorni solari medi, uguali fra loro. Sole vero: è così chiamato il sole per distinguerlo da altri soli immaginari quali il sole fittizio e il sole medio. Solidi: (segni s. o fissi) sono il Toro, il Leone, lo Scorpione e l'Acquario. Sono così chiamati perché corrispondono al periodo di maggior stabilità della stagione. Significano le cose stabili e di lunga durata. Solstizi: sono i due punti dove l'eclittica raggiunge la massima distanza dall'equatore. Il Sole vi transita all'inizio dell'estate (solstizio estivo) a 0° di Cancro, con declinazione +23°27', e all'inizio dell'inverno (solstizio invernale) a 0° di Capricorno, con declinazione -23°27'. Ai solstizi la longitudine torna ad essere uguale all'ascensione retta (90° e 270°). Raggiunto il solstizio il Sole sembra fermarsi per poi invertire il suo moto tornando a dirigersi verso l'equatore. Dal latino solstitium, composto da sol, Sole e da stare, fermarsi. Solstiziali: (segni s.) vedi mobili. Sorgere: è il salire di un astro sopra l'orizzonte per effetto del moto diurno. Dal latino surgere, surrigere, da sursus, in alto e regere, dirigere. Sorgere acronico: è il sorgere di un astro all'orizzonte orientale nello stesso istante in cui tramonta il Sole. Un astro al suo sorgere acronico è sempre invisibile, a causa della luce solare; diverrà poi visibile durante la notte, aumentando la propria altezza nel cielo sempre più scuro. Sorgere cosmico: è il sorgere di un astro all'orizzonte orientale nello stesso istante in cui sorge il Sole. Un astro al suo sorgere cosmico è sempre invisibile, a causa della luce solare. Sorgere eliaco: è il divenire visibile di un astro rispetto alla luce del Sole; si dice allora che l'astro compie la sua apparizione, o 'levata eliaca' ed 'esce dai raggi del Sole'. Vedi sorgere eliaco mattutino, sorgere eliaco vespertino. PA: phasis. Sorgere eliaco mattutino: è il primo apparire di un astro all'orizzonte orientale, prima dell'alba, quando il Sole ha un'altezza negativa pari all'arcus visionis della stella o del pianeta. Nei giorni precedenti l'astro era invisibile per la vicinanza del Sole, finché, allontanandosi quest'ultimo lungo l'eclittica, la distanza tra i due corpi celesti fa sì che il cielo sia sufficiente scuro per permettere la vista dell'astro nell'istante del suo sorgere.Nel caso di Venere e Mercurio questa fase avviene con il moto retrogrado. Sorgere eliaco vespertino: è la prima visibilità di Venere o di Mercurio all'orizzonte occidentale, dopo il tramonto del Sole, quando quest'ultimo ha un'altezza negativa pari al loro rispettivo arcus visionis. Nei giorni precedenti il pianeta era invisibile per la vicinanza al Sole, finché allontanandosi dal Sole con moto veloce e diretto esce dai suoi raggi divenendo visibile per pochi istanti, prima di scendere sotto l'orizzonte occidentale. Tra i pianeti solo Venere e Mercurio hanno questa fase (analoga alla prima apparizione della Luna), poiché sono gli unici ad avere un moto in longitudine più veloce di quello del Sole. Sorte: è un punto della sfera locale la cui distanza dall'oroscopo (o raramente da altri punti di riferimento) è pari alla distanza tra altri due punti che vengono assunti come “significatori”. Questi possono essere pianeti, cuspidi di case o anche altre sorti. Gli astrologi hanno proposto diversi metodi per calcolare queste distanze: nel metodo “volgare” vengono calcolate sull'eclittica, in quello di Placido Titi secondo i tempi ascensionali, in quello “orario” di Brunacci e Onorati secondo le ore temporali (espresse sul circolo equinoziale mediante le ascensioni miste). La direzione del calcolo può mutare tra il giorno e la notte: per esempio, Tychê, la sorte della Luna o Parte di Fortuna, nel giorno corrisponde al luogo in cui si troverebbe la Luna se stesse sorgendo il Sole, ma nella notte corrisponde al luogo in cui si troverebbe il Sole se stesse sorgendo la Luna. Il significato della sorte dipende dalla natura dei due significatori: la sorte del padre si calcola dal Sole a Saturno, quella della madre da Venere alla Luna, e così via. Sembra che gli astrologi greci facessero uso di un numero limitato di sorti (klêroi), che fu poi notevolmente aumentato dagli arabi, tra l'VIII e l'XI secolo, fino a superare il centinaio. PA: klêros. Sotto i raggi: si dice di un astro invisibile a causa della sua vicinanza al Sole. L'invisibilità è determinata all'atto del sorgere del Sole se il pianeta è mattutino o all'atto del tramontare del Sole se è vespertino. PA: hypaugos. Sovreminenza: in senso generale è la prevalenza dell’astro destro, che di norma sorge prima, rispetto al sinistro. Per esempio se Marte si trova in Ariete e Venere in Toro, si dice che Marte è sovreminente a Venere. In senso particolare, la sovreminenza si osserva negli aspetti tra due pianeti, per sapere quale prevale. Nella congiunzone e nell’opposizione, l’essere destro perde importanza rispetto ad altri fattori, come la latitudine, la declinazione, la dignità. Nel quadrato invece è determinante e prende il nome di epidekatéia, imposizione della decima, se il quadrato è nel mondo, ovvero se l’astro destro è nel decimo luogo rispetto al sinistro, distando 6 ore temporali. Vedi kathyperterêsis. Stazione: è uno dei due punti dell'epiciclo nei quali il pianeta appare fermo, prima di invertire il proprio moto. Nella 'prima stazione' i pianeti passano dal moto diretto al moto retrogrado, nella 'seconda stazione' passano dal moto retrogrado al moto diretto. Stazione mattutina: è la stazione di un pianeta orientale rispetto al Sole, che lo precede nel moto diurno sorgendo prima dellÕalba, e si trova sopra l'orizzonte quando il Sole sorge; è la prima stazione dei pianeti superiori, e la seconda stazione degli inferiori. Stazione vespertina: è la stazione di un pianeta occidentale rispetto al Sole, che lo segue nel moto diurno tramontando dopo il Sole, e si trova sopra l'orizzonte quando il Sole tramonta; è la seconda stazione dei pianeti superiori, e la prima stazione degli inferiori. Stelle fisse: sono astri che hanno sempre la medesima posizione reciproca (hanno solo piccole variazioni impercettibili ai sensi umani). Dal latino stella, sterula, forse dalla radice sanscrita star, spargere, spandere, poiché le stelle sono sparse nel cielo. Sublunare: (regione s.) è la parte del cosmo che "sta sotto" la sfera della Luna. La regione sublunare comprende la terra e l'atmosfera, è corruttibile e soggetta all'influsso delle sfere superiori. Sub radiis tantum: espressione latina che vuole distinguere l'invisibilità effettiva di un pianeta dalla sua combustione. Vedi sotto i raggi. Succedenti: sono le quatto case che nel moto diurno precedono le angolari: la II, l'XI, l'VIII e la V. Hanno analogia con ciò che è comune al corpo e all'anima, e con il futuro. Sud: vedi nord, sud. Suddivisore: di un significatore, per un dato periodo di tempo, è il pianeta che ha ricevuto per ultimo la direzione del significatore, nello zodiaco o nel mondo. Il suddivisore assume un dominio sul significatore e lo mantiene finché quest'ultimo compie una direzione ad un diverso pianeta. Condivide il dominio con il divisore. Superiore: (pianeta s.) si dice di Saturno, di Giove e di Marte, poiché nella teoria geocentrica tolemaica le loro sfere stanno sopra a quella mediana del Sole. Saturno è analogo all'origine, Giove alla perfezione, al compimento, Marte alla separazione, alla dissoluzione; (congiunzione s.) si dice della congiunzione dei pianeti superiori con il Sole, quando avviene all'apogeo del loro epiciclo. Taghrîb: termine dell'astronomia araba che indica il tramonto eliaco di una stella. Nella tecnica astrologica è usato per indicare l'occidentalità relativa. Vedi occidentalità relativa. Tashrîq: termine dell'astronomia araba che indica il sorgere eliaco di una stella. Nella tecnica astrologica è usato per indicare l'orientalità relativa. Vedi orientalità relativa. Temperamento: è, nella medicina ippocratica e galenica, la commisitione, nei corpi viventi, dei quattro umori corporei (flegma, sangue, bile gialla, bile nera). Tutti gli umori sono sempre presenti ma a seconda dell'umore o della coppia di umori prevalenti si distinguono otto famiglie temperamentali, più una nona nella quale i quattro umori sono equilibrati. Vedi umori. Tempo civile: è il tempo convenzionalmente adottato nelle diverse località. Può corrispondere, secondo i casi, all'ora locale di un meridiano o di una città di riferimento, e, durante i mesi estivi, può temporaneamente subire l'aumento di un'ora, la cosiddetta ora estiva. Per convertire il tempo civile in tempo locale occorre conoscere le particolari convenzioni adottate ogni anno in ogni Paese. Tempo siderale: (TS) di un dato luogo è l'angolo orario del punto gamma, in un dato istante, ovvero l'arco di equatore compreso fra il meridiano superiore del luogo e il punto vernale, misurato in ore a partire dal meridiano, in senso orario. Tempo solare medio: (tm) di un dato istante è l'angolo orario del sole medio; 23h 56m 04,1s di tempo solare medio corrispondono alla durata di un giorno siderale. Si chiama anche ora locale media poiché il meridiano di riferimento è quello del luogo di osservazione, che corrisponde alla longitudine geografica. Tempo solare vero: (Tv) od ora vera di un dato istante è l'angolo orario del centro del sole. Si misura in ore a partire dal meridiano superiore, verso ovest. Tempo universale: (TU o UT) è il tempo solare medio del meridiano terrestre che passa per Greenwich, corrispondente a 0° di longitudine geografica. Viene convenzionalmente usata per tutte le effemeridi astronomiche ed astrologiche. Conoscendo il TU si può calcolare facilmente il tempo solare medio di un punto della Terra quando se ne conosce la longitudine espressa in tempo (15° = 1 ora): long. Est: tm = HG + long. long. Ovest: tm = HG - long. Termine: vedi confine. Terra: elemento composto dal freddo e dal secco; la qualità prevalente è il secco; segni di terra sono il Toro, la Vergine, il Capricorno; ha analogia con l'autunno, con l'età della maturità, con la bile nera; vedi anche elementi. Testa del Drago: è il nodo ascendente della Luna. La Testa e la Coda del Drago sono chiamati anche in latino Caput e Cauda Draconis. Testimonianza: è qualsiasi forma di configurazione tra gli astri, per corpo, per raggio, per declinazione, per figura nel mondo. Se, per esempio, Giove ha la declinazione della Luna, si dice che la “testimonia” con un parallelo di declinazione. Il testimoniatore interviene con “diritto di parola” in tutto ciò che riguarda il testimoniato. PA: martyreô. Tramontare: è il discendere di un astro sotto l'orizzonte per effetto del moto diurno. La voce "tramonto" viene dal passaggio del Sole al di là (trans) dei monti, come nella parte orientale dell'Italia centrale. Tramonto acronico: è il tramontare di un astro all'orizzonte occidentale nello stesso istante in cui sorge il Sole. Un astro al suo tramonto acronico è sempre invisibile, a causa della luce solare. Tramonto cosmico: è il tramontare di un astro all'orizzonte occidentale nello stesso istante in cui tramonta il Sole. Un astro al suo tramonto cosmico è sempre invisibile, a causa della luce solare. Tramonto eliaco: è il divenire invisibile di un astro per la sua vicinanza al Sole; si dice allora che l'astro 'entra nei raggi del Sole'. Vedi tramonto eliaco mattutino, tramonto eliaco vespertino. PA: phasis, krypsis, hesperios. Tramonto eliaco mattutino: (occultazione mattutina) è l'ultima visibilità di Venere o di Mercurio all'orizzonte orientale, prima dell'alba, quando il Sole ha un'altezza negativa pari al loro rispettivo arcus visionis. Nei giorni precedenti il pianeta era visibile finché, avvicinandosi al Sole con moto diretto e veloce, entra nei suoi raggi e diviene invisibile fino alla successiva apparizione vespertina. Questa fase è propria solo dei pianeti inferiori. Tramonto eliaco vespertino: (occultazione vespertina) è l'ultima visibilità di un astro all'orizzonte occidentale, dopo il tramonto del Sole, quando il Sole ha un'altezza negativa pari all'arcus visionis della stella o del pianeta. Nei giorni precedenti l'astro era visibile finché il Sole, spostandosi lungo l'eclittica, si avvicina tanto da rendere il cielo troppo chiaro per poterlo vedere nell'istante in cui tramonta. Nel caso di Venere e Mercurio il tramonto eliaco vespertino avviene quando questi pianeti entrano nella luce del Sole con il loro moto retrogrado. Triangolo: vedi trigono; vedi triplicità. Trigono: (aspetto di t.) è l'aspetto che due astri formano quando sono ad una distanza angolare di 120° nello zodiaco, o di 8 ore nel mondo; vedi aspetti. (t. di fuoco, d'aria, d'acqua, di terra) vedi elementi, vedi triplicità. Triplicità: è la dignità che esprime il dominio dei pianeti sui quattro trigoni di fuoco, di terra, d'aria e d'acqua. La t. ha maggior virtù nel ripartire le regioni della terra ed i suoi effetti sono più generali che particolari. Ciascun trigono ha un dominatore diurno ed uno notturno. Gli astrologi arabi aggiungono un terzo dominatore, chiamato partecipante. Il trigono di fuoco è dominato dal Sole di giorno, da Giove di notte, partecipante Saturno; il trigono d'aria è dominato da Saturno di giorno, da Mercurio di notte, Giove partecipante; il trigono di terra è dominato da Venere di giorno, dalla Luna di notte, Marte partecipante; il trigono d'acqua è dominato da Venere di giorno, da Marte di notte, Luna partecipante (secondo Tolemeo di giorno dalla coppia Marte-Venere, di notte dalla coppia Marte-Luna). Trono: è la moltiplicazione della dignità di un astro. Si dice di un pianeta che è nel proprio t. quando si trova in un luogo dello zodiaco dove ha due o più dignità, come ad esempio Saturno di giorno nei primi gradi della Bilancia dove ha esaltazione, triplicità e confine. PA: idiothroneô. Tropici: sono i due paralleli di declinazione che passano l'uno per il solstizio estivo (t. del Cancro) e l'altro per il solstizio invernale (t. del Capricorno). Dal greco tropê, mutamento, ritorno, poiché il Sole, giunto alla massima distanza dall'equatore ai tropici, inverte il suo moto e torna ad avvicinarsi. Ultimo sorgere vespertino: è l'ultima visibilità di un astro all'orizzonte orientale, quando il Sole, dopo il tramonto, si trova sotto l'orizzonte di una quantità di gradi pari all'arcus visionis della stella o del pianeta. Nei minuti che seguono, il Sole scende sempre più sotto l'orizzonte mentre dalla parte opposta il cielo diviene più scuro, l'astro sale e diviene visibile durante la notte. Venere e Mercurio non hanno questa fase, poiché non si allontanano tanto dal Sole. Umido: qualità prima passiva; domina in tutto ciò che non ha limiti propri ben definiti ed è facile a limitarsi; vedi qualità prime, qualità passive. Umori: sono, nella teoria medica di Ippocrate e di Galeno, il flegma, il sangue, la bile gialla e la bile nera. Ciascuno dei quattro umori agisce, in misura variabile, nei corpi viventi ed la loro armonica convivenza costituisce il temperamento; la stabilità del temperamento è condizione essenziale per la salute e la vita. In ciascun umore agiscono due qualità prime, una attiva ed una passiva, e ciò li rende analoghi agli elementi; il flegma (freddo e umido, temperamento flemmatico) corrisponde all'acqua, il sangue (caldo e umido, temperamento sanguigno) all'aria, la bile gialla (caldo e secco, temperamento bilioso) al fuoco, la bile nera (freddo e secco, temperamento melanconico) alla terra. Unius cinguli: vedi omozoni. Ventri: sono i due punti nei quali un pianeta raggiunge la massima distanza in latitudine rispetto all'eclittica. Se ha latitudine nord, il pianeta è nel suo ventre borale, se ha latitudine sud e nel suo ventre australe. I ventri dei pianeti non hanno valori fissi ma mutano di volta in volta. I valori massimi che possono raggiungere sono i seguenti: Saturno 2°53', Giove 1°49', Marte 4°38' boreale, 6°53' australe, Venere 8°35' boreale, 8°47' australe, Mercurio 3°52 australe, 4°44' boreale, Luna 5°18. Verticale: è la retta che passa per il centro della sfera e per il punto di osservazione nella sfera locale; la verticale attraversa la sfera locale in due punti, lo zenith e il nadir. Vespertino: in senso generale, è il pianeta che si trova nell’emiciclo occidentale rispetto al Sole e pertanto tramonta dopo il Sole; in senso ristretto è il pianeta che, posto il Sole all’orizzonte occidentale, viene a trovarsi nel secondo quadrante della sfera, tra il meridiano superiore e l'orizzonte occidentale, entro 6 ore temporali dal Sole. Vedi occidentalità relativa. PA: hesperios. Via combusta: è l'ultima parte della Bilancia e la prima dello Scorpione. E' considerata nociva poiché da un lato vi è la caduta del Sole e l'esaltazione di Saturno, dall'altro la caduta della Luna e l'esaltazione di Marte; inoltre le parti contigue dei due segni sono occupate dai confini di Marte. Vis luminis: (o anche vis corporis) è l'area circolare che ogni pianeta ha attorno a sé e che determina la sua sfera di influenza (sphera activitatis) per congiunzione o per aspetto. Il raggio della vis luminis è diverso per ogni pianeta. I valori accettati dalla maggior parte degli autori sono 15° per il Sole, 12° per la Luna, 9° per Saturno e Giove, 8° per Marte, 7° per Venere e Mercurio. Visus: sguardo, vedi ópsis, epitheôria. Zenit: è il punto più elevato sull'osservatore terrestre, dove passa la verticale del luogo di osservazione. Dalla erronea lettura sanit dell'arabo samt, via, cammino, per riduzione dell'espressione samt-ar-ra|'s, cammino sopra la testa. Zodiaco: è la fascia di sfera celeste che circonda l'eclittica, fra il parallelo di latitudine 6° a nord dell'eclittica e quello 6° a sud. Si chiama anche circolo obliquo poiché è inclinato rispetto all'equatore. Dal greco zôdiôn, figura di animale, da zôon, animale, essere vivente, poiché le costellazioni presenti nella fascia zodiacale rappresentano esseri viventi. PA: zôdiakos. |