Aries

Atlante Celeste

Aries (Ari). Ariete. È la prima costellazione zodiacale. Nel V-VI sec. a.C. l’equinozio di primavera, oggi nella costellazione dei Pesci, si trovava presso le zampe anteriori dell’ariete. Non è una costellazione ampia né particolarmente brillante, ad eccezione di Hamal e Sheratan, α e β Arietis, le due stelle luminose nella testa. Nella mitologia greca l’ariete è l’animale il cui Vello d’oro, custodito da tori che soffiavano fuoco e da un drago che non dormiva mai, venne preso da Giasone e dagli Argonauti.
    La costellazione si compone, secondo Tolemeo di 13 stelle: 2 di terza magnitudine, 4 di quarta, 6 di quinta, 1 di sesta, più cinque informi: 1 di terza, 1 di quarta, 3 di quinta. La costellazione è di origine babilonese: LU.HUN.GA, «l’uomo mercenario» o «colui che lavora a mercede». Le stelle intendono disegnare un ariete semisdraiato con il muso rivolto all’indietro. Il nome greco kriós significa “montone”, “ariete”, come il latino aries e l’arabo kabsh, che è tuttavia termine meno corrente di al-hamal, il cui significato è «agnello».
    Le stelle del capo formano la prima dimora (manzil) lunare araba, al-sharatân e la prima stella porta il nome di al-nâtih, colui che colpisce con le corna (Ibn Qutayba 17,9). È detta anche al-nath, corno. Al-Bîrûnî dice che sono così chiamate «per la medesima ragione che i soldati del corpo di guardia del principe son detti shurat, in quanto contrassegnati da un qualche segno (sharat), nero o d’altro colore» . Per questo motivo, aggiungendovi un’altra stella (γ Arietis), sono detti al-ashrât. Il termine significa «i due qualcosa» e gli astronomi arabi le intendono come «i due segni», volendo significare che queste stelle sono come degli indicatori, costituendo invero nell’astronomia arabo-indigena la prima mansione lunare, così come in India è per gli Asvini.
    Le stelle nella coda formano il secondo manzil, al-butain: sono tre stelle alla fine del ventre, ε, δ, ζ, che formano un triangolo isoscele. Al-butain è un diminutivo (e non un duale ) di batn, e significa piccolo ventre, per distinguerlo da al-batn al-hût, il ventre del pesce. Queste stelle fanno parte del cosiddetto catalogo stellare dei vizi dell’animo sensibile (stelle passionali), cui si devono aggiungere quelle che sono nel muso dell’Ariete.

Fl. Bayer Nome m. BV Colore Natura Note
13 α Hamal 2,00 1,15 arancione Al-hamal, l’ariete. Per Tolemeo è extra formam: «la stella sopra la testa, che Ipparco chiama quella nel muso». È detta anche al-nath, il corno. Molti templi greci, fino al IV secolo a.C., erano orientati in direzione di questa stella.
6 β Sheratan 2,64 0,13 bianco Al-sharat, il segno, poiché segnava l’equinozio di primavera (la sua longitudine era 0° nel V sec. a.C.). È il nome della prima dimora lunare degli arabi.
13 η - 5,27 0,43 giallo È la piu brillante tra le due stelle del muso dell’Ariete (l’altra è θ Arietis, non visibile nella mappa perché di sesta magnitudine). Le stelle di questa zona sono considerate passionali e la loro natura è quella di Saturno e di Mercurio.

Al sorgere: uomini che compiono turpitudini, adulteri, che parlano col naso o son muti, preposti ai prigionieri (Liber Hermetis).

57 δ Botein 4,35 1,03 arancione È la piu brillante tra le stelle della coda dell’Ariete. Al-butain, diminutivo di batn, “piccolo ventre” dell’Ariete, non è il nome della stella, ma della seconda mansione lunare (manzil) degli Arabi. Tolemeo la descrive come «la più avanzata delle tre stelle nella coda». L’intera coda dell’ariete è nell’elenco delle stelle che suscitano i vizi dell’animo.

«Le stelle che sono nel capo dell’Ariete mostrano una qualità simile alle virtù degli astri di Marte e di Saturno insieme confuse; quelle che sono nella bocca alla virtù dell’astro di Mercurio e, in parte, a quella di Saturno; quelle che sono nel piede posteriore alla virtù di Marte; quelle che sono nella coda a quella di Venere». (Tetrabiblos I, 9)


Posizione Stelle Natura
nel capo

α γ β

nel muso η θ
nel piede posteriore ρ σ μ
nella coda ε δ ζ τ
nel collo ι (Car)
nelle reni ν (Sta)
extra formam 41, 39, 35, 33 (Haly)

Denominazioni
della costellazione

Denominazioni
del segno immateriale

impudicum
bicolore
semisonans
servile
membrorum amputatum
paucos generans
semine genitali indigens
quadrupes
terrestre

masculinum
vernale
convertibile
ducale
diurnum
aequidiarium
curvum
imperans
igneum
carnosum
commutabile