Marco Fumagalli

Sirio, Saturno e Marte
nell’eclisse lunare precedente il maremoto

Phos 10, Giugno 2005.

Dell’importanza di Sirio nelle catastrofi naturali si è già detto qualcosa in queste pagine [1]. Torniamo ora sul maremoto (tsunami) dello scorso dicembre per aggiungere alcune considerazioni.

Nell’eclisse lunare del maggio 2004, l’unica di quel periodo che fu visibile dai luoghi colpiti, la Luna ha la medesima declinazione di Sirio, mentre Saturno si unisce alla stella del Cane per distanza oraria. La Luna eclissata riceve pertanto la virtù del malefico mediante la declinazione di una stella - la più brillante del cielo - che ha già in sé una natura violenta [2]. La figura è stata redatta per la città indonesiana di Banda Aceh [3], la più vicina all’epicentro e la più devastata dallo tsunami. Ma in un disastro di proporzioni così vaste dobbiamo chiederci fino a che punto le considerazioni fatte per una singola località possano valere anche per le altre zone colpite.

Non solo: dobbiamo chiederci se le medesime considerazioni valgono anche per zone non colpite, poiché in tal caso esse perderebbero la loro forza. È evidente quindi che tutte le configurazioni che ci interessano vanno esaminate sulla carta geografica, nel tentativo di delimitare il loro influsso sulla superficie terrestre.

Figura 1 - Il Cane Maggiore
nell’Uranometria di Bayer (1603).
1. Il malefico angolare
Nella figura dell’eclisse, i due malefici si trovano entrambi nella quarta casa e in questa loro posizione “sotterranea” sta il significato della catastrofe che proviene dal basso, ovvero del terremoto o del maremoto. Limitandoci per ora all’esame di Saturno, la cui congiunzione con Sirio sembra danneggiare la Luna in modo determinante, il primo passo sarà quello di definire la zona nella quale il pianeta si trova nella quarta casa, poiché fuori da essa il suo significato sul movimento tellurico perderà gran parte della propria forza.

Questa zona (figura 2) è delimitata ad oriente dal meridiano 109° Est, che passa per l’isola di Giava, e ad occidente da una linea diagonale che parte dall’altopiano siberiano, tocca le coste orientali di Sri Lanka, attraversa le isole Kerguelen nell’Oceano Indiano meridionale, e si spegne infine sui ghiacci dell’Antartide. A Nord e a Sud, oltre i paralleli + e - 67°15’, Saturno è circumpolare e pertanto non è possibile “domificare” il suo percorso.

Figura 2 - Limite della presenza di Saturno in IV casa
Come si può vedere la zona di cui parliamo comprende in pieno l’area geografica colpita dal cataclisma. Ma, se da un lato possiamo essere soddisfatti per la buona corrispondenza in longitudine, dall’altro l’enorme estensione in latitudine ci impone di raffinare la ricerca. Infatti, nulla di catastrofico sembra essere avvenuto in Vietnam, in Mongolia, o nella regione del lago Bajkal, tutte zone in cui Saturno si trovava nella quarta casa al momento dell’eclisse [4].
2. Il malefico e la stella
Saturno non sarebbe così nocivo in questa figura se non fosse strettamente unito a Sirio nel moto delle ore, e se la Luna non si eclissasse esattamente sul parallelo di declinazione in cui si trova la brillante del Cane (figura 3).
Figura 3 - La doppia unione di Saturno e della Luna con Sirio,
durante l’eclisse lunare del 4 maggio 2005 a Banda Aceh.

Nella precisione di questa congiunzione possiamo cercare il secondo criterio di localizzazione dell’evento. Per Banda Aceh troviamo questi dati:

DH grado di passaggio
Saturno 0.96 h 99°.17
Sirio 1.01 99°.79



0.05 h 0°.62

Siamo dunque in presenza di una congiunzione abbastanza stretta, ma in altre regioni della Terra troveremmo valori differenti. Quanto deve essere precisa questa figura tra Sirio e Saturno per essere efficace? Se assumiamo come misura il grado di passaggio, possiamo certamente dire che le congiunzioni più forti sono quelle che avvengono entro il grado. Prendiamo nota, sulla carta geografica, dei luoghi della Terra in cui la congiunzione mostra questa precisione (figura 4).

Figura 4 - Zona di precisione della congiunzione Saturno-Sirio

Ne risulta una fascia molto estesa in longitudine ma limitata in latitudine, soprattutto nella parte centrale che attraversa il continente africano [5]. Dalla parte orientale la fascia inizia ad allargarsi nel Mar Arabico e raggiunge la sua massia ampiezza in Indocina, dopo aver attraversato in pieno la regione colpita dal maremoto.

Ma questo ancora non basta, poiché si può facilmente notare che vi sono località non colpite da calamità, che rientrano in pieno nella fascia combinata “Sirio-Saturno <1°, in IV casa”. Per esempio la città vietnamita di Hanoi (21°02’N, 105°51’ Est), dove troviamo, nell’istante dell’eclisse, Saturno a 0,27 ore dal meridiano in IV casa, e Sirio a mezzo grado di distanza.

3. L’altro malefico

Dobbiamo quindi allargare la ricerca, e il primo punto da osservare è necessariamente l’altro malefico. Notiamo infatti che ad Hanoi Marte non è più angolare [6], a differenza di quanto accadeva a Banda Aceh, e questo diminuisce notevolmente il danno indicato dalla figura. Dove dobbiamo porre il limite dell’angolarità di Marte? Il meridiano che segna il passaggio di Marte dalla IV alla III casa è 97°41’, poco più ad Est di Banda Aceh. Ma noi sappiamo che gli astri mantengono la loro efficacia anche un poco oltre l’angolo, e pertanto
possiamo accettare il meridiano 102°30’ come limite dell’angolarità “efficiente” di Marte: infatti, lungo questo meridiano il malefico non si è ancora separato dall’angolo, essendo la sua distanza oraria inferiore a 1/3 di ora. Possiamo ora evidenziare sulla mappa la zona in cui valgono le tre condizioni che abbiamo considerato (figura 5):

  1. congiunzione Sirio-Saturno entro 1° (limiti nord e sud);
  2. presenza di Saturno in IV casa (limite ovest);
  3. angolarità di Marte entro 0,33 ore dal meridiano (limite est).
Figura 5 - Zona di massimo influsso combinato tra Marte, Saturno e Sirio

Ne risulta una zona che potremmo definire zona di massimo influsso combinato tra Marte, Saturno e Sirio. La corrispondenza con l’area colpita dallo tsunami è piuttosto buona, salvo a Nord dove la zona penetra molto all’interno del continente asiatico. Se riducessimo la precisione della congiunzione Sirio-Saturno a 0°.75 otterremmo un’area un poco meno estesa in latitudine, che ancora comprende a Sud la località di Banda Aceh.

Sulla questione della “localizzazione” degli eventi nell’astrologia cattolica occorre ancora molta esperienza, considerando non solo le eclissi ma anche le sizigie che seguono, fino al giorno stesso dell’evento. Ciò che qui ho voluto presentare è solo un primo passo verso una conferma di due elementi essenziali del giudizio: l’importanza delle stelle e l’angolarità dei malefici.




[1] Phôs 9, p. 28: Breve annotazione sul maremoto del 26 Dicembre 2004.

[2] L’anonimo del 379 assegna a Sirio la natura di Marte mentre per Tolemeo, «l’astro brillante che è nella bocca conviene con la stella di Giove e in parte con quella di Marte» (Tetr. I, 9). L’assegnazione a Sirio della natura di Marte è dovuta certamente al lampo rossastro che è presente nella luce bianca della stella.

[3] Longitudine 95°20’ Est, latitudine 5°32’ Nord.

[4] Estendendo l’esame all’altro malefico, si ripresenta la medesima situazione in una zona della Terra più occidentale,
che comprende l’India e le Maldive, ma anche città come Novosibirsk, nella Russia siberiana.

[5] La fascia indicata nella mappa si ripropone nell’emisfero opposto, in modo assolutamente simmetrico, sia in
longitudine sia in latitudine.

[6] La sua DH ad Hanoi è 0,61 ore, in casa III.