Patrizia Zivec

Previsioni meteorologiche per l’inverno 2009


Al fine di delineare le condizioni della stagione entrante esamineremo nel dettaglio la sizigia novilunica che precede il solstizio d’inverno, seguendone poi l’andamento attraverso l’osservazione dei successivi noviluni e pleniluni. Durante l'inverno si verificheranno due eclissi:

- l’eclisse parziale di Luna del 31 dicembre 2009 (magnitudine dell’ombra: 0,082, durata: 4h15’) che sarà interamente visibile in Italia nella parte sud-orientale del cielo. Il fenomeno avrà inizio con l’ingresso nella penombra alle ore 17:15:18 TU, raggiungerà il suo massimo alle ore 19:22:36 TU e si avrà l’ultimo contatto con la penombra alle ore 21:30:06 TU. Pertanto esamineremo nel dettaglio la figura dell’eclisse parziale di Luna domificata per l’ora del suo massimo.

- l’eclisse anulare di Sole del 15 gennaio 2010 (Saros n. 141) che risulterà visibile in gran parte del continente asiatico e nella parte orientale di quello africano; mentre un’eclisse parziale sarà visibile all’interno del più ampio percorso dell’ombra, che include l’Europa orientale, la maggior parte dell’Africa, dell’Asia e l’Indonesia. In alcune zone del nostro Paese sarà possibile osservarla come parziale e solo al sorgere del Sole con valori molto bassi di oscuramento, per cui non ne terremo conto ed esamineremo la figura quale sizigia eclittica.

Ricordiamo che per tutta la stagione è ancora attiva l’eclisse di penombra di Luna del 6 agosto 2009 (magnitudine: 0,428, durata: 3h16’). Questa eclisse lunare si è verificata nel secondo settore, sulla cuspide del IX luogo, quindi per la teoria tolemaica dovrebbe iniziare ad esplicare i suoi effetti nel secondo terzo dell’anno – tra dicembre 2009 e aprile 2010 – ma con maggior efficacia, dopo circa 8 mesi, cioè dall’inizio di aprile 2010, per poi esaurire i suoi effetti nella prima settimana di luglio del 2010.


NOVILUNIO INVERNALE

Dominatori.  Saturno e Giove. Ben quattro pianeti concorrono validamente al ruolo di dominatore e dobbiamo cercare di stabilire quale di essi abbia un peso maggiore nella figura. Questa difficoltà nell’effettuare la scelta è un primo indizio della mutevolezza del periodo e, più in generale, della stagione invernale.

  • Saturno, angolare, orientale, veloce e visibile, vanta dignità sui significatori a cui è configurato con quadrato e riceve l’applicazione della Luna dopo il sinodo.
  • Giove, occidentale, lento e visibile, ha dignità su entrambi i significatori a cui si configura con esagono ed è l’astro da cui la Luna si separa prima del sinodo.
  • Marte detiene l’esaltazione del Medio Cielo ed è in trigono a entrambi i significatori, inoltre è dominus dell’oroscopo; è orientale, lento e visibile, si trova nella sua prima stazione mattutina e il 21 dicembre inizierà il suo moto retrogrado.
  • Venere è congiunta per corpo alla Sizigia, con cui ha familiarità per picco di declinazione, signoreggia la triplicità dell’angolo seguente, è mattutina e sotto i raggi per aver compiuto il giorno stesso il suo tramonto eliaco mattutino.
Riteniamo pertanto di attribuire il dominio del Novilunio a Saturno in forza della sua angolarità e per essere il pianeta cui la Luna si applica dopo il sinodo, e a Giove che è signore della Sizigia ed è l’astro da cui la Luna si separa con un esagono assai preciso. Tuttavia dovremo tenere in debita considerazione anche Venere che sta compiendo il suo tramonto eliaco mattutino (il 22 dicembre diventa combusta e resterà sotto i raggi fino al suo sorgere eliaco vespertino del 7 febbraio 2010) e Marte, dominus dell’oroscopo, che ha fase con il Sole ed è forte nell’agire a causa del suo essere stazionario, infatti per Cardano un pianeta restando assiduamente in un determinato grado opera più di un pianeta forte che si muove.

 
DOM
EXA
TRI
TERM
ASPETTI
-
PA decl. cong.z.trig.z. esa.z.quad.z.
trig.esa.quad.

Qualità prevalenti. Freddo e moderata prevalenza dell'umido.

  • Dominio di Saturno, orientale, veloce, visibile, è freddo e la sua fase gli apporta dell’umidità.
  • Sovrasta con esagono mondano Venere sotto i raggi che ha la sua stessa natura.
  • Si configura con quadrato eclittico alla sizigia, che sovrasta; inoltre la Luna, secca e molto fredda, dopo il sinodo gli si applica dando luogo ad una massima apertura delle porte.
  • Dominio di Giove, occidentale molto veloce e visibile, è umidissimo e moderatamente caldo.
  • È in opposizione a Marte, caldo e secco, che gli si sta applicando nello zodiaco e in mundo, aspetto che non si compirà nella stagione a causa della retrogradazione di Marte a partire dal 21 dicembre. Marte apporta a Giove del caldo, ma non ne tempera l’umidità. È una configurazione alterativa dell’aere.
  • È in esagono eclittico a Venere sotto i raggi, che è fredda e un po’ umida.
  • È in esagono alla Luna, molto fredda e secca, che signoreggia.
  • La sizigia si verifica nei confini di Saturno in Bilancia, che per Abū Ma’šar suscita venti freddi e secchi.
  • È assediata da entrambi i malefici: con quadrato eclittico da Saturno che le apporta del freddo e dell’umido, e con trigono da Marte che le apporta del caldo e del secco.
  • È congiunta nello zodiaco e in parallelo di declinazione con Venere, fredda ed umida.
  • È in antiscia con Mercurio visibile, caldo ed umido.
  • Marte signore dell’oroscopo e Venere signora del VII luogo si osservano con trigono: per Ahmad al Farsî significa pioggia e freddo.
  • Sorge il XV grado dell’Ariete, dodecatemorio tuonante e grandinoso, con le immagini della prima parte del segno che suscitano piogge e venti.
  • Culmina l’VIII grado del Capricorno, dodecatemorio temperato ma non privo di umidità, con le immagini poste nella prima parte del Sagittario che sono umide e fredde.

Esame delle stelle fisse. Sorgono Hamal e Sheratan, alpha e beta Arietis, di natura Marte-Saturno, che inclinano alla secchezza. Culminano le stelle poste nell’Arco dell’Arciere, di natura Giove-Marte, e Vega, la brillante della Lira, di natura Venere-Mercurio. Tramontano le due stelle poste nella coda del Leone, Denebola e Zosma, di natura Saturno-Venere, e la benefica brillante della Vergine, Spica, di natura Venere-Mercurio. Anticulmina Sirio, che a causa della sua natura Giove-Marte porta scompiglio e provoca e tempeste. La sizigia è con M7 la nebula nell’Aculeo dello Scorpione che favorisce un cielo plumbeo e condizioni di tempo perturbate. Saturno è unito a Zosma (Saturno-Venere). Giove è con asterismi assai umidi: con le corruttive stelle della Spina del Capricorno e con Nashira, stella posta nella coda del Capricorno, tutte di natura Saturno-Giove, e con M31, la galassia di Andromeda (Venere). Venere è congiunta alla tempestosa Shaula (Mercurio-Marte). Il 14 dicembre si verifica il primo tramonto mattutino di Bellatrix, gamma Orionis, mentre il giorno stesso della sizigia Alphecca, la brillante della Corona Boreale, va al suo tramonto eliaco: entrambe suscitano tempeste e burrasche. Il 17 dicembre vi è l’ultimo sorgere vespertino di Castor, alpha Geminorum.

Aspetti con le figure precedenti. Con l’eclisse penumbrale di Luna del 6 agosto 2009: la Sizigia del Novilunio invernale (24°40’ Sagittario) è opposta all’oroscopo dell’eclisse lunare (29°51’ Gemelli); Giove, dominatore del Novilunio invernale (23°25’ Acquario), è ritornato sullo stesso grado che occupava nella figura dell’eclisse lunare (23°12’Acquario) che dominava; Marte del Novilunio invernale (19°35’ Leone) si oppone alla Luna eclissata (13°35’Acquario) e al suo dominatore, Giove (23°25’ Acquario); Marte dell’eclisse di Luna (17°08’ Gemelli) si pone al diametro della Sizigia invernale (24°40’ Sagittario) e di Venere (18°21’ Sagittario). Con il plenilunio primaverile dell’11 marzo 2009: Marte del Plenilunio primaverile (26°51’ Acquario) si pone su Giove del Novilunio invernale (23°25’ Acquario). Venere del Plenilunio primaverile (15°07’ Ariete) si pone sull’oroscopo del Novilunio invernale (14°39’ Ariete).

Conclusioni. La Sizigia, che è unita alla nebula dell’Aculeo, è in aspetto ai malefici che la sovrastano, assediandola, favorendo pertanto condizioni di tempo perturbate e cielo coperto. Saturno, posto al cardine occiduo con una stella refrigerante, è freddo ed umido e si configura con esagono mondano a Venere sotto i raggi che ha la sua stessa natura ed è congiunta alla tempestosa Shaula. La Luna dopo il sinodo si applica a Saturno dando luogo a una massima apertura delle porte che causa precipitazioni anche nevose e tempo umido, nuvoloso e freddo. I pianeti della pioggia sono reciprocamente configurati per picco di declinazione, inoltre Mercurio vespertino e Venere sotto i raggi (che il 22 dicembre diventerà combusta) sono umidi, quindi le precipitazioni saranno abbondanti, maggiormente per il trigono fra Venere e Marte che si perfezionerà il 17 dicembre. Il dominio di Saturno orientale posto in Bilancia e Mercurio culminante in antiscia alla sizigia, che si trova nei confini di Saturno, suscitano venti freddi e secchi. Giove in Acquario – umidissimo per essere congiunto alla Galassia di Andromeda e alla corruttiva Spina del Capricorno – osserva la sizigia con esagono e si oppone nello zodiaco e nel mondo ad un caldissimo e secco Marte, posto in segno igneo, apportando un umido sottile e del calore che favoriscono le precipitazioni nevose, le quali potranno assumere carattere tempestoso per la presenza di Giove con asterismi corruttivi. Sirio all’anticulminazione, configurata al dominatore, e le fasi delle stelle che si producono nei giorni intorno al Novilunio invernale confermano la possibilità che si verifichino tempeste e burrasche: il 14 dicembre si verifica il primo tramonto mattutino di Bellatrix, gamma Orionis, mentre il giorno stesso della sizigia Alphecca, la brillante della Corona Boreale, va al suo tramonto eliaco. Tuttavia è auspicabile che la presenza ai cardini di due stelle benefiche, Vega al culmine e Spica all’occaso, possa lenire l’intensità degli effetti nel nostro Paese.


ECLISSE PARZIALE DI LUNA

Vita dell'eclisse.  L’eclisse lunare si verifica nel primo settore, a 2h 54’ dall’oroscopo, quindi dovrebbe iniziare ad esplicare i suoi effetti nel primo terzo dell’anno (tra gennaio e aprile 2010), ma in particolare dopo circa tre mesi dall’eclisse (ai primi di aprile 2010). La sua durata è di 4 ore e 15 minuti, pertanto dovrebbe essere efficace fino alla prima settimana di agosto 2010.

Dominatori.  Mercurio - Giove. Giove, angolare, detiene l’esaltazione della Luna e la triplicità dell’oroscopo a cui si configura con diametro. Mercurio è dominus dei confini dell’oroscopo, ma non ha dignità sulla Luna a cui si oppone nello zodiaco; il giorno precedente ha compiuto il suo tramonto eliaco vespertino ed è il pianeta cui la Luna si applica dopo essersi separata dal diametro con il Sole. Il 3 gennaio 2010 Mercurio diventa combusto, il 4 gennaio si compie il sinodo inferiore di Mercurio con il Sole e il 12 gennaio vi è il suo sorgere eliaco vespertino. Venere detiene i confini della Luna a cui è configurata per diametro e antiparallelo di declinazione, ma è combusta (la congiunzione superiore con il Sole avviene l’11 gennaio 2010).

 
DOM
EXA
TRI
TERM
ASPETTI
opp z. opp. z. m., quad. z.m.
-
opp.

Qualità prevalenti. Alternanza fra freddo e caldo e leggera prevalenza dell’umido.

  • Dominio di Mercurio in Capricorno, retrogrado, vespertino, invisibile, è freddo.
  • Si configura alla Luna, calda e umida, in segno d’acqua, che gli si sta applicando per diametro, favorendo le precipitazioni e causando venti e freddo.
  • Riceve il quadrato sovreminente di Saturno che gli apporta del freddo e dell’umido. È un aspetto alterativo che fa l’aria tenebrosa e fredda.
  • Dominio di Giove, occidentale, molto veloce e visibile, è umidissimo e un poco caldo.
  • È in diametro eclittico e in parallelo nel mondo a Marte, molto caldo e secco.
  • La sizigia eclittica si verifica in segno e quadrante umidi e nei confini di Venere combusta che trovandosi in Capricorno per Abū Ma’šar è fredda e brinata.
  • La Luna eclissata si oppone nello zodiaco, nel mondo e per antiparallelo di declinazione a Venere, che è freddissima e umida a causa della combustione.
  • Entrambi i luminari sono in quadrato eclittico e mondano a Saturno che apporta loro del freddo e dell’umido.
  • Sorge il XXIV grado del Leone con le immagini pestilenziali e soffocanti della sua prima parte e con le immagini umide dovute alle stelle che sono poste nella schiena del Cane.
  • Culmina il XVI grado del Toro, dodecatemorio moderatamente caldo, con le stelle umide della coda dell’Ariete.

Esame delle stelle fisse. Sorgono Adhafera, nel collo del Leone, di natura Saturno-Mercurio, e Wezan, nella schiena del Cane, di natura Venere. Culminano le umide stelle della coda dell’Ariete, di natura Venere, e Algol, la testa della Medusa, di natura Giove-Saturno, che agita l’atmosfera. Tramontano l’umida Fomalhaut (Venere-Mercurio); Nashira e Deneb Algedi, nella coda del Capricorno, e un’azemena, l’umida e corruttiva Spina del Capricorno, tutte di natura Saturno-Giove. Anticulmina Zubenelgenubi, alpha Librae, della natura dei malefici. La sizigia si verifica in prossimità della nebula M42 nella spada di Orione. Il Sole è unito alla venefica brillante di Ofiuco, Rasalhague (Saturno-Venere) ed è poco distante dalle umide stelle dell’Occhio dell’Arciere (Sole-Marte). Giove è con Fomalhaut (Venere-Mercurio) e con Sadalsuud, beta Aquarii, (Saturno-Mercurio).

Conclusioni. Mercurio retrogrado, signore dei confini dell’oroscopo e configurato alla Luna con diametro eclittico, prende il dominio della figura inclinando il tempo ad una forte variabilità, causando venti e favorendo le precipitazioni. La sua natura accidentale, anche per la commistione con un freddo Saturno che lo signoreggia e lo sovrasta, è fredda e moderatamente umida. La sizigia, unita alla fosca nebula di Orione, è configurata unicamente ai pianeti freddi: è in quadrato a Saturno e in opposizione a una freddissima Venere combusta, nei cui confini si trova. Per contro, il co-dominatore, Giove, che è umidissimo per fase, sta tramontando opponendosi a Marte, caldissimo e secco, che è sorto da quasi mezz’ora. La commistione fra i due pianeti genera aria calda ed umida che viene a scontrarsi con quella fredda, dando luogo a un differenziale termico che causerà perturbazioni con precipitazioni anche a carattere nevoso. Mercurio il 3 gennaio 2010 diventa combusto congiungendosi a Venere combusta. Pertanto nel periodo che va dal 3 al 7 gennaio è possibile che si intensifichino le precipitazioni, le quali potranno essere particolarmente corruttive a causa del preciso aspetto di quadratura di Saturno che sovrasta i due pianeti interni e per il contemporaneo configurarsi di Marte e di Mercurio per antiparallelo di declinazione. In particolare il 6 gennaio la Luna – alterativa per essere nel suo ventre meridionale discendente – si congiungerà a Saturno, ed entrambi saranno sovrastati dall’altro malefico.

* * *

La stagione invernale presenta nel complesso condizioni di tempo variabili e un moderato prevalere dell’umido sul secco. I primi due mesi sono contraddistinti da forti venti e da una certa prevalenza del freddo, che si intensificherà nelle due settimane a cavallo dell’anno durante le quali si potranno avere precipitazioni intense, anche a carattere nevoso. Si avranno periodici inasprimenti del tempo, tuttavia potremo assistere all’alternarsi di giornate molto fredde ad altre più temperate. Anche il terzo mese è all’insegna di una grande variabilità e di forti venti, ma avremo giornate più miti e serene, che tuttavia potrebbero volgere a foschie, nebbie e precipitazioni per l’abbondante umidità presente nell’aria. Tuttavia nell’ultima settimana invernale si potranno avere perturbazioni anche tempestose con conseguente diminuzione delle temperature.

GIUDIZI SUI MESI E SULLE QUINDICINE

Esaminiamo ora nel dettaglio l’andamento dei mesi invernali in base all’esame delle figure successive. Ricordiamo che, essendo quella del 16 dicembre una sizigia novilunica, per giudicare i due mesi che seguiranno considereremo i Noviluni e poi attraverso l’analisi dei Pleniluni approfondiremo le condizioni climatiche della seconda quindicina di ogni mese. Infine, in una pagina separata, Daniele Ferrero ha compilato la TABELLA DETTAGLIATA DEI FENOMENI ASTRONOMICI dell'inverno.

FASE
DOMINIO
GIUDIZIO


16.12.2009
h 12:02:09
TU

qualità prevalenti: freddo e moderata prevalenza dell'umido

Come abbiamo visto nella prima parte di questo studio, la Sizigia, che è unita al corruttivo Aculeo dello Scorpione, è assediata dai malefici. La Luna si applica al dominatore Saturno dando luogo ad una massima apertura delle porte che apporterà un cambiamento del tempo volgendolo al nuvoloso e freddo. L’altro dominatore, Giove, umidissimo di per sé e per essere unito alla Galassia di Andromeda e alla Spina del Capricorno, osserva la sizigia causando precipitazioni, freddo e venti, che potranno soffiare intensi anche per il configurarsi di Mercurio ai luminari per picco di declinazione. Giove si oppone a Marte, che gli apporta del caldo e del secco, favorendo le nevicate, i fenomeni tempestosi e le burrasche, anche a causa della presenza ai cardini di asterismi corruttivi e per il verificarsi nei giorni intorno al Novilunio delle fasi eliache apparenti di Bellatrix e Alphecca.

Nel successivo primo quarto del 24 dicembre, sorgono i confini di Saturno e la Luna, nel suo ventre, si sta applicando all’opposizione con Saturno all’Imocielo. Culmina la Galassia di Andromeda e Saturno, che è unito all’umida Chioma di Berenice, sovrasta con quadrato il Sole che signoreggia e Venere combusta, mentre Marte è in trigono destro a Venere. La settimana sarà caratterizzata da precipitazioni, anche nevose, le quali si intensificheranno il 26 dicembre quando Mercurio inizia il suo moto retrogrado; nonché da freddo intenso, che potrebbe accentuarsi intorno al 29 dicembre, al perfezionarsi del quadrato Venere-Saturno. Nello stesso giorno la Luna è in congiunzione alle Pleiadi.

IN SINTESI: Periodo caratterizzato da condizioni di tempo prevalentemente umido e perturbato, con precipitazioni abbondanti, forti venti e temperature in diminuzione. Progressivo peggioramento del tempo a partire dal 26 dicembre con nevicate e probabile intensificazione del freddo.

31.12.2009
h 19:13:59
TU

plenilunio eclittico

qualità prevalenti:
alternanza fra freddo e caldo e leggera prevalenza dell'umido.

Questa figura domificata per l’ora in cui si verifica il Plenilunio eclittico si discosta pochissimo da quella dell’eclisse parziale di Luna che abbiamo visto nel dettaglio nella prima parte, che precede di soli 8’37”. Conseguentemente sia i dominatori, sia il giudizio rimangono invariati, sebbene in questa figura acquisti una maggiore rilevanza Marte che, posto nel XII luogo, risulta largamente congiunto all’oroscopo e forma una precisa equidistanza con Giove.
Il periodo è all’insegna della variabilità a causa del dominio di Mercurio che per la sua commistione con Saturno agisce con la valenza di malefico. La sizigia, unita alla nebula di Orione, si configura solo ai pianeti freddi: a Saturno e a Venere nei cui confini si trova. L’umidissimo co-dominatore, Giove, si oppone a Marte, caldissimo e secco, con cui è in parallelo nel mondo apportando dell’aria calda e umida che viene a scontrarsi con quella fredda, provocando un differenziale termico che può dar luogo a perturbazioni con precipitazioni, anche nevose. Queste potranno intensificarsi dal 3 al 7 gennaio, quando Mercurio diventa combusto congiungendosi a Venere combusta, con il concorso del preciso aspetto di quadratura di Saturno che sovrasta i due pianeti interni, e per il contemporaneo configurarsi di Marte e di Mercurio per antiparallelo di declinazione.

Il periodo che inizia con l’ultimo quarto del 7 gennaio potrebbe presentare un peggioramento delle condizioni meteorologiche: la Luna, alterativa per essere nel suo ventre meridionale ascendente, è appena tramontata con Saturno con cui è congiunta nel mondo, mentre Mercurio culmina con le umide stelle dell’Occhio dell’Arciere, e Sirio all’Imocielo gli si oppone. Marte (decl. 19,39) e Mercurio (decl. –19,85) sono in controantiscia – configurazione riscontrata frequentemente da chi scrive al verificarsi di un minimo barico – e l’aspetto si perfezionerà il 14 gennaio. Nei giorni 13 e 14 troviamo i luminari, Marte, Venere e Mercurio che hanno familiarità per picco di declinazione. Contemporaneamente, il 12 e il 13 gennaio, si verifica anche il primo tramonto mattutino e l’ultimo sorgere vespertino di Procione, la brillante del Cane Minore di natura Marte-Mercurio, fasi eliache che confermano la possibilità che si verifichino perturbazioni particolarmente corruttive. Il 10 gennaio Saturno inizia la sua stazione a 4°39’ di Bilancia, contemporaneamente anche il dominatore Mercurio sta rallentando il suo moto per andare al suo sorgere eliaco mattutino, rendendo assai preciso ed efficace, proprio in ragione del suo essere stazionario, l’aspetto di quadratura fra i due pianeti che vede il malefico sovreminente.

IN SINTESI: Inizialmente condizioni di tempo variabili con venti e temperature tendenzialmente su valori bassi. Perturbazioni che danno luogo a precipitazioni, localmente a carattere nevoso, che potranno intensificarsi nel periodo dal 3 al 7 gennaio. Nella seconda settimana le temperature potrebbero alzarsi, ma vi è la possibilità che si verifichino forti perturbazioni.

15.1.2010
h 7:11:54
TU

novilunio eclittico

qualità prevalenti:
moderata prevalenza del freddo e dell'umido

Saturno domina il Novilunio: è orientale e retrogrado dal 13 gennaio, si trova in luogo incongiunto all’oroscopo ed ha fortissima dignità non solo sui significatori, ma su tutti gli altri astri. La sizigia gli si configura con largo trigono non reciproco. A fronte di un dominatore con grande dignità ma poco operativo per la sua posizione nel mondo, troviamo due pianeti che operano con grande efficacia e corruzione, partecipando di fatto al dominio: Marte, orientale e retrogrado, in casa angolare, il quale è strettamente configurato alla sizigia sia per antiparallelo di declinazione, sia per equidistanza, e Mercurio, che si commistiona fortemente ai malefici, il quale ha forti diritti per aver compiuto tre giorni prima la sua levata eliaca mattutina e per essere in antiscia con la sizigia. Il Sole (decl. –21,13) e la Luna (decl. –20.77) hanno una familiarità per picco di declinazione con un’umidissima Venere (decl. -20,33), con il caldo e secco Marte (decl. 20,33) e con Mercurio (decl. 20,33) che dal 15 al 20 gennaio farà stazione. Saturno, moderatamente freddo e secco, che è con Denebola (Saturno-Venere), sovrasta con quadrato eclittico Mercurio con cui è in equidistanza. Questo fa ritenere che il periodo sarà contraddistinto da tempo particolarmente perturbato specie nei giorni intorno al Novilunio, con la possibilità che si verifichino eventi meteorologici anche di particolare intensità. Gli asterismi presenti lo confermano, per la presenza con Mercurio della nebula della Laguna e di Shaula, di natura Mercurio-Marte (che il 23 gennaio è al suo sorgere eliaco), dal sorgere delle umidissime stelle del Muso del Capricorno, dal culminare della tempestosa Corona Boreale, dal tramontare di asterismi molto umidi, quali la Greppia con l’Asino Australe, della ventosa Capra, della marziana Polluce per l’anticulminare delle umidissime Pleiadi con la nebula M45. Il 16 gennaio Rotanev, beta Delphini, compie il suo sorgere eliaco: per Tolemeo porta venti e neve. Giove che il 17 gennaio entra nel suo domicilio in Pesci – è debolmente caldo ma umidissimo di per sé e per essere con le Spina del Capricorno ed è opposto in mundo ad un caldo Marte. In conseguenza di questo aspetto, del reciproco configurarsi per picco di declinazione dei pianeti della pioggia e per il sorgere eliaco del Delfino, le precipitazioni quando si verificheranno saranno intense e potranno assumere carattere nevoso, inoltre si avranno forti venti.

Nel successivo primo quarto del 23 gennaio, dominus della Luna e dell’oroscopo è Venere combusta in Acquario, fredda ed umidissima anche per essere congiunta alle stelle del Muso del Capricorno. Si trova in casa angolare configurata ai luminari e al suo signore Saturno. La sizigia è sovrastata dal largo quadrato di Marte che è con la venefica brillante dell’Idra, Alphard. Gli asterismi presenti confermano l’agitazione dell’aere: sorge la coda dell’Ariete che suscita umidità e piogge, culmina la tempestosa e gelida Altair, tramontano Vindemiatrix e l’umida e fosca Chioma di Berenice, anticulminano Procione e Polluce.

IN SINTESI: Periodo improntato ad una forte variabilità con alternanza di giornate fredde con altre più temperate. Tempo perturbato, specie nei giorni intorno al Novilunio, con abbondanti precipitazioni, anche nevose, e forti venti. Nell’ultima settimana possibile inasprimento del tempo con intensificazione delle precipitazioni, specie il 23 e 24 gennaio, e alcune giornate gelide.

30.1.2010
h 6:18:00
TU

qualità prevalenti:
umido e alternanza fra freddo e caldo.

Il Plenilunio si verifica sull’asse dell’orizzonte, in stretta congiunzione all’Occaso, provocando un cambiamento del tempo, ribadito secondo gli insegnamenti di Cardano dal configurarsi per diametro della Luna al Sole in Acquario: l’aspetto reca umidità e neve. La sizigia si trova nei confini di Venere in Acquario, che per Abū Ma’šar è ghiacciata e nevosa, ed è osservata da Saturno, inclina pertanto ad un tempo pungente con nubi oscure e accresce la tempesta in mare. La Luna – che sta per tramontare assieme all’umidissimo Praesepe, agli Asini e alla ventosa Capra – si configura alle Pleiadi poste all’Imocielo, al Muso del Capricorno e alla Galassia di Andromeda all’oroscopo, tutti asterismi umidissimi, e infine alla corruttiva Fronte dello Scorpione e ad Alphecca poste al culmine. Il Sole è con Sadalsuud, beta Aquarii, stella di natura Saturno-Mercurio che il 31 gennaio compie il suo tramonto eliaco. Domina il Plenilunio Venere in Acquario, vespertina e sotto i raggi, e perciò acquosa e ventosa, congiunta al Sole nel IV quadrante, freddo e umido, esattamente sul luogo dell’eclisse dell’6 agosto 2009. Partecipa al dominio Marte, acronico, molto caldo e secco che si trova nel suo ventre boreale ascendente. I due dominatori si oppongono nell’eclittica e in mundo dando luogo ad un’apertura delle porte che causa corruscazioni e precipitazioni. La Luna si separa da Marte e, dopo il sinodo, si applica al diametro con Venere, la quale si configura per declinazione ai luminari provocando aere torbido e neve, inoltre troviamo nuovamente la familiarità per picco di declinazione fra Mercurio e Marte, entrambi caldi e secchi, che suscita venti impetuosi.

Aspetti con le figure precedenti: la Luna eclissata del 6 agosto 2009 cade sul Sole e si oppone alla Sizigia e a Marte, posti all’angolo occiduo, di questo Plenilunio.

L’ultimo quarto del 5 febbraio conferma l’andamento del precedente Plenilunio. La Luna, che è ancora su valori prossimi al suo ventre, si accinge a sorgere in Scorpione, configurandosi per picco di declinazione (-21,44) al suo dominatore Marte (22,89) che è con il Praesepe e gli Asini, e al signore dei suoi confini Mercurio (-21,70), mentre Venere è all’Imocielo assieme alla Coda e alla Spina del Capricorno. Tramonta la Galassia di Andromeda.

IN SINTESI: Il periodo in esame è caratterizzato da frequenti variazioni termiche. Giornate di freddo pungente, si alterneranno ad altre umidissime, con aere torbido e corruscazioni che potranno dar luogo a precipitazioni veementi anche a carattere nevoso. Venti impetuosi. Tempeste in mare.

14.2.2010
h 2:52:49
TU

qualità prevalenti: umido, temperato nella sua qualità primaria

Giove in Pesci, retrogrado (il 18 febbraio compie il suo tramonto eliaco) e contrario all’hairesis, e Mercurio, che è al suo tramonto eliaco mattutino, assumono il dominio dell’ultimo Novilunio invernale, ove i luminari sono finalmente liberi dallo sguardo dei malefici, sebbene siano posti nei confini di Saturno. La sizigia, i dominatori e Venere si trovano nel quadrante invernale, freddo ed umido. Giove, umidissimo, in congiunzione e in antiscia alla Luna e a Venere, fredde ed umide, causa venti propizi e giornate serene, ma vi è la possibilità che si verifichino localmente piogge leggere o nebbie per la molta umidità presente nell’aria. Per contro, l’altro dominatore Mercurio si configura a entrambi i malefici acquistando la loro stessa valenza. È sovrastato dal trigono nello zodiaco di Saturno retrogrado, aspetto foriero di venti forti e secchi. Il diametro eclittico e mondano con Marte gli apporta molto calore, mentre la secchezza del malefico è contrastata dalla congiunzione alla nebula del Praesepe, che il 26 febbraio compie il primo tramonto mattutino, e all’Asino australe, asterismi che renderanno il cielo plumbeo e apporteranno molta umidità. Sorgono Altair, stella che causa tempeste e venti freddi, e la fosca nebula della Laguna. Culminano la benefica Spica e Vindemiatrix, di natura Saturno-Mercurio, che inclina a variare il tempo, ad agitarlo e ad incupirlo. La sizigia è unita a Scheat, la stella sulla Spalla di Pegaso, della natura di Marte e Mercurio (che il 9 febbraio ha compiuto il suo sorgere eliaco), la quale tende ad agitare l’atmosfera. Il Sole è con la corruttiva e umida Spina del Capricorno. Questi sono tutti elementi che fanno propendere per condizioni di tempo molto variabili, dove si passerà dal cielo sereno, con foschie e nebbie, al verificarsi di perturbazioni che potranno dar luogo a precipitazioni intense, o allo spirare di forti venti.

La settimana inaugurata dal primo quarto del 22 febbraio presenta un peggioramento delle condizioni del tempo con abbondanti precipitazioni che potrebbero causare allagamenti o inondazioni, venti e fenomeni tempestosi. Giove da due giorni è combusto, Venere vespertina è con l’umida Fomalhaut, la Luna sta tramontando con asterismi umidissimi, quali le Iadi e altri tumultuosi, quali Aldebaran, Sirio e Bellatrix, mentre stanno sorgendo le corruttive stelle della Fronte dello Scorpione, culminano Zosma e Denebola (che il 22 febbraio è al suo ultimo sorgere vespertino) che recano nubi, e anticulminano quelle umidissime dell’Acqua dell’Acquario. La fase vede il dominio di Mercurio che si configura solo alla Luna, la quale è assediata seppur con aspetti benefici da Marte che è unito al Praesepe e da Saturno che culmina contro hairesis con la Chioma di Berenice.

Aspetti con le figure precedenti:

  • La Luna eclissata del 6 agosto 2009 si pone su Mercurio dominatore del Novilunio e si oppone a Marte.
  • L’asse HOR/OCC di questo Novilunio si pone sull’asse OCC/HOR dell’eclisse del 6 agosto 2009.
IN SINTESI:. Condizioni di grande variabilità. Giornate serene, ma presenza di umidità con conseguenti foschie e nebbie. Possibilità di precipitazioni intense. Forti venti. Peggioramento dal 22 febbraio con forti perturbazioni anche a carattere tempestoso, con abbondanti piogge e venti.

28.2.2010
h 16:38:14
TU

qualità prevalenti:
umido e alternanza tra caldo e freddo

L’ultimo plenilunio invernale avviene sull’asse dell’orizzonte indicando un cambiamento del tempo. Assume il dominio della sizigia Giove, nel cuore del Sole, posto nel segno del suo domicilio in Pesci, in hairesis, che vede esaltate le sue qualità, il caldo e l’umido, e causa venti salutari, piogge leggere e feconde e remissione del freddo. Trovandosi assieme al Sole all’angolo occiduo con le umidissime stelle dell’Acqua dell’Acquario e con Sadalmelik, alpha Aquarii, di natura Saturno-Mercurio (che il 5 marzo è al suo sorgere eliaco), si configura anche alle stelle presente ai cardini: alle Iadi e alle Pleiadi, con la nebula M45, poste al culmine; alle corruttive stelle della Fronte dello Scorpione (Marte-Mercurio) all’Imocielo, e infine alla nubifera Alphard (Saturno-Venere) che sta sorgendo. Alcuni di questi asterismi contraddicono la natura benefica di Giove. Partecipa al dominio Venere, umidissima e un po’ calda che è largamente congiunta alla Sizigia, che si verifica nei suoi confini. La Luna si separa dal diametro con Giove per applicarsi a quello con Venere, con cui è in controantiscia, causando tempo torbido; inoltre 25’ dopo il sinodo la Luna giunge all’oroscopo mentre si appresta a sorgere l’umida e fosca Chioma di Berenice, questo apporta dell’ulteriore umidità in una sizigia in cui ve ne è già in eccesso. La Luna è in equidistanza a Mercurio, caldo e secco, che è unito a Sadalsuud (Saturno-Mercurio) che due giorni prima del Plenilunio, il 26 febbraio, ha compiuto la levata eliaca, e a Fomalhaut (Venere-Mercurio) favorendo i venti che potranno soffiare impetuosi soprattutto nei giorni intorno al sinodo e il 7 marzo a causa dell’apertura delle porte fra Mercurio e Giove.

Nell’ultima settimana, che ha inizio con l’ultimo quarto del 7 marzo, Mercurio – che è in Pesci dal 1° marzo – è dominus dell’oroscopo e si configura con quadrato alla Luna. È congiunto al Sole, che è con l’Acqua dell’Acquario, e a Giove combusto, con cui forma anche un parallelo di declinazione. In questo stesso giorno si perfeziona il trigono di un’umida Venere con un Marte molto caldo e secco, favorendo le precipitazioni che potrebbero essere abbondanti e corruttive per l’unione del malefico, che è stazionario e posto nel suo picco di declinazione (23,83) con Sirio (Marte-Giove) e Procione (Mercurio-Marte). Inoltre la Luna e Marte si configurano per controantiscia, trovandosi entrambi nel proprio picco. Sorgono Regulus e Alphard, culminano stelle umidissime: la coda dell’Ariete e le Pleiadi con la nebula.

IN SINTESI: Temperature in aumento con giornate serene. Foschie e nebbie per l’eccesso di umidità presente nell’aria. Forti venti specie nei giorni intorno al Plenilunio e il 7 marzo. A partire da questa data si potrà avere un inasprimento del tempo con perturbazioni che recano abbondanti precipitazioni anche a carattere tempestoso e conseguente diminuzione della temperatura.



BREVE SINTESI DEI MESI INVERNALI

mese 16 Dicembre - 14 Gennaio 15 Gennaio - 13 Febbraio 14 Febbraio - 14 Marzo
dominio
qualità
prevalenti

Prevalenza di tempo umido e perturbato con forti venti e temperature in diminuzione. Possibile peggioramento dal 26 dicembre al 7 gennaio con precipitazioni, localmente a carattere nevoso, e progressiva intensificazione del freddo. Verso la fine del periodo rialzo termico e forti perturbazioni.

Tutto il periodo è contraddistinto da notevoli sbalzi termici che vedono l’alternarsi di giornate fredde ad altre più temperate, da forti venti e da perturbazioni con precipitazioni abbondanti, anche nevose. Nella seconda quindicina è presente maggiore umidità con aere torbido e corruscazioni. Possibili burrasche e fenomeni tempestosi.

Grande variabilità. Forti venti. Inizialmente giornate serene ma umide, con foschie o nebbie, in seguito precipitazioni. A partire dalla seconda quindicina miglioramento del tempo con temperature in aumento e giornate serene ma umide e fosche. A fine periodo perturbazioni con calo termico e precipitazioni.


TABELLA DEI FENOMENI ASTRONOMICI