Francesco Filelfo
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Il Liber de exemplis centum geniturarum fu scritto dal Cardano quarantenne prima del suo commento al Quadripartito di Tolomeo. Ne è segno, più che l'ambigua "domificazione uguale", un modo del giudizio a lui peculiare e che aveva stupito il Retico in occasione del suo soggiorno a Milano nella primavera del 1546. Dopo la stesura del commento a Tolomeo il Cardano abbandonò alcune cose, quali la "domificazione uguale" e (cfr. 3. e 4.) il considerare l'unione tra stelle inerranti e pianeti per gradi zodiacali (secundum gradum). Seguendo il modo di Tolomeo potremmo dire, ad es., al p. 3 che, poiché «per quanto riguarda la disposizione degli uomini ai piaceri venerei occorre esaminarla dalla condizione della stella di Marte» (quadr. IV,5), essendo Marte unito a Venere, senza testimonianza di Giove, che dà la temperanza, senza la testimonianza di Saturno, che dà ritrosia o infredda, l'uomo è voluttuoso, non ha che può frenarlo e cerca di soddisfare in ogni modo i suoi desideri. E se uno degli astri è vespertino, l'altro mattutino, gli uomini hanno relazioni e con maschi e con femmine, senza nondimeno avere una precisa inclinazione verso l'uno dei due sessi». Con questa ultima proposizione Tolomeo vuole intendere quando Marte e Venere, Giove e Saturno assenti, sono uniti. Mattutino e vespertino sono infatti termini tecnici da riferire al percorso degli astri lungo l'epiciclo. Si consideri poi la testimonianza di Mercurio splendente nel cielo, da cui la pubblicità di tali atti e le triste conseguenze. Riguardo al p. 5: signori delle qualità dell'animo sono Mercurio e Giove, il primo testimoniato da Saturno e visibile all'occhio in quel giorno, nel proprio segno e potente; il secondo sotto i raggi onde l'amore dello studio e la ricerca, in quanto Giove è angolare e nel suo trigono, e nondimeno animo selvatico e schivo, poiché celato alla vista. Al p. 7, infine: ciò può a maggior diritto vedersi dalla sorte di fortuna posta accanto a Saturno; Giove che ne è signore è debole nel concedere, in quanto sotto i raggi del Sole. [GB]
Cardano riporta 24 Luglio 1398, ore 6 e 50 minuti dopo il mezzogiorno. Si tratta di un evidente errore di stampa poiché il Sole sorge in prima casa e dunque deve trattarsi delle 16h50m dopo il mezzogiorno. I dati corripondenti appaiono essere quelli del 25 Luglio 1398, ore 3 e 41 minuti di tempo universale, a Tolentino (Macerata), città natale di Francesco Filelfo, longitudine 13°17' Est, latitudine 43°12'Nord. Queste le longitudini dei pianeti che abbiamo ricalcolato: Sole 9°41' Leone, Luna 21°29' Sagittario, Saturno 8°29' Sagittario, Giove 16°27' Leone, Marte 12°54' Cancro, Venere 7°25' Cancro, Mercurio 6°30' Vergine. Queste le latitudini: Luna +1°34, Saturno, +1°31', Giove +0°46', Marte +0°48', Venere -6°22', Mercurio -0°53'. |
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