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CORSO AVANZATO - LA VITA | |||||
5. Il capitolo di Tolemeo.
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Dopo aver trattato della tecnica delle direzioni, viene ripresa e completata la lettura del testo tolemaico. In questa lezione viene presentato l’intero capitolo sulla durata della vita (Tetrabiblos III.11), suddiviso in 44 sezioni.
Ciascuna sezione è seguita dal commento di Ali Ibn Ridwân, al quale vengono aggiunte le opinioni di diversi autori. Gli esempi dell’astronomo alessandrino vengono seguiti verificando la loro corrispondenza con le tecniche illustrate nella lezione precedente.
Nella sezione 10 Tolemeo introduce un concetto nuovo, che apparve oscuro e sgradito a molti astrologi: l'orimea. Si tratta di un diverso modo di procedere quando l'afeta si trova nel quadrante discendente, ovvero tra il mediocielo e l'occidente.
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Ali Ibn Ridwân, secondo quanto mostra la sua natività, nacque nell’anno 988 a el-Gîzah, in Egitto. Di umili origini (suo padre era fornaio), si trasferì al Cairo dove divenne un medico competente e stimato, fino ad essere nominato medico di corte. Commentò l’Ars Medica di Galeno e la sua fama superò i confini dell’Egitto. Morì tra il 1061 e il 1069. Ci ha lasciato opere mediche ed astrologiche, tra cui il commento al Quadripartitum di Tolemeo. Il commento di Haly Abenrudian - così fu chiamato Ibn Ridwân in occidente - ebbe una grande eco e fu apprezzato da tutti gli astrologi.
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Nelle sezioni 21-38 Tolemeo, dopo aver dichiarato le regole per scegliere l'afeta e l'anereta, passa a trattare del calcolo dei tempi, ovvero della tecnica delle direzioni. Gli esempi portati da Tolemeo sono calcolati per una latitudine geografica di poco inferiore ad Alessandria di Egitto.
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La lezione si conclude con due esempi classici, tratti dal Primum Mobile di Placido Titi. I giudizi di Placido e dei suoi predecessori vengono commentati ed ampliati, secondo i metodi e i principî esposti nel corso.
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orbita temporale dell’incontro aneretico,
nella genitura del cardinale Salviati (cap. 81) |
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