Retorio

LUOGO QUARTO

traduzione di Giuseppe Bezza da CCAG VIII/4, pp. 186-190.

Il quarto luogo è detto centro ipogeo ed età della vecchiaia. Insegna sui genitori, sui beni fondiari, sulle cose nascoste, sulla casa in cui si è nati, sulle fondamenta, su ciò che segue la morte. E nelle interrogazioni significa l’opera del matematico, in virtù dell’osservazione degli astri: Giove e Venere portano all’interprete lode e profitto, Saturno e Marte il biasimo.

La felice vecchiaia e la buona morte provengono da Giove e da Venere nel quarto luogo, mentre Marte e Saturno non arrecano solo una cattiva morte, ma anche infermità e malattie e sempre distruggono i beni paterni. In questo luogo, Venere fa coloro che hanno cattivi matrimoni, ma la cui vecchiaia è priva di affanni. La Luna, osservata da Saturno e da Marte, crea travagli in luoghi nascosti o a causa di affari segreti: suscita infatti angustie e vincoli e chi così nasce seppellisce la moglie e i figli. Ma se è osservata dalle benefiche stelle, porta vantaggi ed utilità da affari nascosti. E se è nel domicilio di Marte <o> osservata da astri malefici significa il decadimento e la diminuzione dei beni paterni, se non si trova nel domicilio o nell’esaltazione di Giove.

Saturno, qui, conforme alla propria fazione e nel domicilio di od esaltazione di Giove,  indica coloro che ritrovano tesori; <ma se discorda con la sua fazione>,[1] soprattutto se è stazionario, significa la perdita dei beni paterni e sempre darà cose ingannevoli e chi nasce seppellirà i figli. Giove, presente in questo luogo porta vantaggi da cose arcane o dà eredità o ritrovamento di tesori; e se il nativo è nella sua età media, gli significherà decadimento e progresso nella vecchiaia e il risollevamento della sorte e una dolce morte. Venere, qui presente, testimoniata da Saturno o da Marte: chi nasce vedrà la morte della moglie e, se fosse in segno tropico, non una sola, ma molte seppellirà. E se qui fosse sola e stazionaria, genera gli adulteri ed anche gli effemminati.

Mercurio, qui presente con Venere, danneggia ciò che riguarda i fratelli e i figli, fa gli assennati, i prudenti, ma suscita le calunnie e le accuse, segnatamente qualora si trovasse in luoghi non familiari e fosse osservato da Marte; inoltre, dà una moglie avvelenatrice. Se è posto nel domicilio o nell’esaltazione di Giove, chi nasce diviene padre di figli non propri ed è generato da una persona inferma.

Se la Luna è in questo luogo, dirai che la madre è umile e se il suo signore è cadente, sempre fa la madre serva e di cattiva morte. Le stesse cose accogli, per quanto è del Sole, riguardo al padre.

Saturno e il Sole, qui presenti, essendo il Sole eclissato nel giorno della nascita: si nasce nelle prigioni, in cattività. Se Mercurio e Venere osservano, nasce un eunuco. Questi effetti medesimi appaiono anche negli altri cardini. Marte, contrario alla propria fazione ed in segno alieno, fa coloro che son feriti dalle fiere.

Se il signore del quarto luogo è opposto al luogo o si trova nel sesto, ottavo o dodicesimo, chi nasce morirà in terra straniera. Saturno, Marte, Venere presenti in questo luogo guastano le mogli dei nativi per immaturi parti o per demenza. Venere qui presente, in segni tropici, segnatamente Cancro e Capricorno: i nativi sposano cortigiane e a causa loro incappano nei debiti. Il nodo ascendente in questo luogo, con Giove o Venere e l’osservazione del Sole e della Luna: la casa in cui il tale nasce prospererà. Il Sole e Saturno in questo luogo: il nativo è senza figli e la casa in cui nasce sarà abbandonata e tolta al suo padrone. Il Sole in questo luogo con il nodo ascendente: il padre è potente. E se Saturno è compresente a Marte, la casa in cui il tale nasce verrà abbandonata e il padre morirà o subirà decadimento a causa delle autorità e chi nasce avrà breve vita o avrà inquietudini nel suo matrimonio o a causa dei figli. Se la Luna e Venere sono qui presenti, chi nasce è astrologo e acquisirà profitti grazie alla sua scienza. Se Saturno, Marte e Mercurio sono qui presenti, senza la testimonianza di Giove e Venere, chi nasce è sofferente e avrà infermità e malattie e ferite ed una cattiva morte e la casa in cui nasce sarà distrutta; e se il Sole è con essi, il padre morrà presto. Se la Luna si unisce a Saturno, Marte e Mercurio, il nativo e la madre moriranno presto. Ma se qui è il nodo discendente con Giove o Venere, chi nasce evita il danno. Se qui sono il Sole e la Luna, entrambi i genitori muoiono di cattiva morte o divengon ciechi o precipitano.

Saturno, qui presente in natività diurna, fa coloro che accumulano sostanze, che custodiscono tesori. In nascita notturna arreca la perdita dei beni paterni, porta pericolo al padre, malattie a chi nasce ed una gioventù oscura. Se testimonia la Luna con il diametro o il quadrato o per compresenza, dà l’assenza di prole e fa padri di figli non propri o tutori. Arreca inoltre lunghe malattie ai visceri e allo stomaco. Crea inoltre la vedovanza della madre e molestie dalle donne.

Giove, conforme alla sua fazione, fa i grandi capi, gli esperti che regolano questioni di stato, coloro che si conducono religiosamente, che hanno fiducia negli dei e che sono da loro guidati, che prevedono le cose future; alcuni hanno onori nei templi, <altri> ritrovano tesori.[2] Pertanto trascorrono una bella vecchiaia. Se si trova contrario alla propria fazione produce cose più mediocri, ma con il trascorrere del tempo diverranno più prosperi e più stimati.

Marte, quivi, di notte, fa i militari, coloro che s’affaticano, che viaggiano in luoghi deserti, i domatori di fiere, i fanti, i messaggeri reali. Di giorno, fa gli epilettici, gli infermicci e chi nasce sperimenta, causa la malattia, incisione di ferro e sono ingiuriati dalle donne e trattati con ingratitudine. E se testimonia il Sole o gli si unisce o è rispetto ad esso in  quadrato o diametro indica coloro che corrono molti pericoli ed ancora fa i dementi, gli epilettici se Marte domina la sorte di fortuna o l’oroscopo o la sorte del genio.[3]

Il Sole, qui presente, danneggia chi nasce ed i suoi genitori o la sua condizione di vita ... secondo la costituzione degli astri che testimoniano il Sole.[4]

Venere mostra, <di notte>[5] coloro che giungono a prosperità con il trascorrere degli anni, gli amici dei grandi, i graditi e li fa già dalla gioventù leggiadri ed eleganti, di nulla privi; sono nondimeno soggetti alle passioni. In segni tropici o bicorporei decreta vedovanza e danni e contese a causa delle donne; nei segni solidi ricevono benevolenza dalle donne e ne hanno vantaggio,[6] purché Venere non sia in Acquario e avversata dalla Luna, ché allora fa i senza seme, gli sterili e coloro che hanno infelici nozze[7] o che amano i fanciulli.

Mercurio, quivi, mattutino, mostra coloro che partecipano ad arcane iniziazioni.[8] E se Saturno o Marte l’osservano con figura contraria[9] fanno coloro che sono implicati in carcerazioni o accuse o condanne. Vespertino, fa gli orefici, gli inventori, gli iniziati ai segreti, i matematici, i preposti alle palestre.

La Luna, quivi e conforme alla sua fazione[10], significa una madre illustre ed accresce la condizione di vita del nativo. Contraria alla propria fazione, la madre è oscura, ma fa chi nasce ricco di risorse, dedito al mercantare, pur se il Sole non fosse all’oroscopo. E se il Sole sorgesse all’oroscopo acquistano potere e dignità, presidenza o regno, se Saturno o Marte, sia nel giorno, sia nella notte fossero remoti al Sole e all’oroscopo.



[1] Ritengo si debba aggiungere nel testo: par'hairesin de; cfr. Firmico III, 2, 8: «Per noctem vero in hoc signo si fuerit, paternum patrimonium dissipat et citam patris mortem faciet, ægritudines etiam graves et frigidos horrores corporis, et in prima ætate faciet semper infamem».

[2] Firmico III, 3, 6: «La maggior parte di coloro che hanno Giove così posto conoscono l’avvenire e sovente ricevono nei templi i più grandi onori; altri trovano tesori, <e questo> secondo la qualità dei segni».

[3] Cfr. Firmico, III, 4, 11: «E se, quando Marte è così posto, il Sole l’osserva per quadratura od opposizione o si trova ad esso unito, rende questi infortuni più gravi e più frequenti e sovente pone i nativi nei più grandi pericoli. E se, Marte essendo così disposto, l’oroscopo si trova in domicilio di Marte, o se il luogo della fortuna si trova in un luogo o domicilio di Marte o ancora se il luogo dell’amore o del genio (locus cupidinis vel dæmonis) si trova in un domicilio di Marte, allora darà i folli e i lunatici».

[4] Firmico III, 5, 17: «Se il Sole è posto nel quarto luogo dall’oroscopo secondo la divisione per gradi (partiliter) e fosse colpito da un qualche irraggiamento di Marte e di Saturno, decerne anzitutto la morte del padre ed anche la scomparsa di tutta la famiglia o la perdita di tutto il patrimonio. Significa a chi così nasce continue molestie e interruzioni e impedimenti e contrarietà. Indica nondimeno una buona vecchiaia, onde avrà grandi guadagni, ma il suo affetto verso la moglie non è costante».

[5] I giudizi riferiti alle natività diurne sono mancanti: cfr. Firmico, III, 6, 8: «In quarto loco Venus ab horoscopo constituta per diem, idest in IMC.: arrecherà un grave deterioramento del patrimonio, frequenti vedovanze e tale rende chi nasce che difficilmente può ottenere qualche cosa. Ma se Mercurio le si unisce con irraggiamento per gradi, farà sovente gli adulteri, che verranno proscritti a causa della loro cattiva amministrazione degli affari pubblici o privati». Quando Venere è al fondo del cielo, nel quarto luogo, non può darsi una nascita diurna: tra l’angolo della culminazione superiore e i due angoli dell’orizzonte non potendovi mai essere un intervallo inferiore a 60 gradi, il Sole sempre si troverebbe sotto l’orizzonte. Il passo di Firmico potrebbe avere un senso se l’espressione per diem indicasse la convenienza all’hairesis. Venere infatti nella sua fase mattutina conviene maggiormente alle geniture diurne, alle notturne in fase vespertina.

[6] Cfr. Firmico, III, 6, 9: «in segni solidi dà spose docili, onde chi nasce ha pieno affetto dalle mogli e ricevono da esse patrimonio e fama».

[7] dysgamous; cfr. Firmico, loc.cit.: «qui se numquam velint coniugalibus affectibus copulare».

[8] Firmico, III, 7, 7: «Si vero in hoc loco in matutino ortu fuerit inventus, secretarum quarundarum artium reddit magistros».

[9] Il testo ha: epan de Kronos ê Arês en idiô schêmati auton theôrêsôsi. Ci si aspetterebbe: kata ton enation schêma e così ho tradotto, cfr. Firmico, loc. cit.: «Si vero sic posito Mercurio alios genituræ cardines Mars Saturnusque possederint et Mercurium aut de quadrato aut de diametro respexerint...».

[10] Firimico, III, 13, 7 aggiunge: plena lumine.