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Dal capitolo 46, lezione 5:

  Durante il suo percorso lungo l'epiciclo il pianeta muta le condizioni del suo moto e della sua luminosità. Il suo percorso può essere suddiviso in diverse fasi e, poiché la teoria astrologica si fonda sull'apparenza luminosa dei corpi celesti, la conoscenza di queste fasi è indispensabile all'astrologo. Infatti i pianeti aumentano o diminuiscono il loro calore e la loro umidità soprattutto secondo la loro fase di luce e questo è il primo e il più importante fattore che interviene a modificare la loro natura essenziale. Abbiamo già visto nel capitolo sulle qualità illuminative del Sole nelle quattro stagioni che la luce crescente indica maggiore umidità, la luce calante maggiore secchezza, l'abbondanza di luce indica il caldo, la scarsità di luce il freddo. Questo schema è valido per tutti i corpi celesti, dunque anche per il pianeti e, come vedremo più avanti, per la Luna.

Tutti i pianeti, dopo l'unione con il Sole che li rende invisibili, quando sono sufficientemente distanti dal Sole divengono visibili; questa fase di emersione dalla luce o "dai raggi" del Sole è detta apparizione o sorgere eliaco o levata eliaca; successivamente aumentano la loro luce fino a raggiungere il massimo della luminosità quando sono distanti dal Sole, per poi diminuirla nuovamente e tornare invisibili alla nuova congiunzione. La scomparsa di un pianeta per la sua vicinanza ai raggi del Sole è detta occultazione o tramonto eliaco...