Retorio

LUOGO DECIMO

traduzione di Giuseppe Bezza da CCAG VIII/4, pp. 186-190.

Il decimo luogo è detto angolo, culmine e quadrato dell’oroscopo.[1] Insegna sulla gioventù, l’agire, il matrimonio, i figli e il fondamento dei genitori. In questo luogo i capi di fazione[2] si rallegrano e danno attività felici e vantaggiose.

Quando Saturno è in questo luogo nel giorno, nel proprio domicilio o esaltazione, fa l’uomo ricco e che presta funzione in attività di necessità pubblica, gli dà una felice vecchiaia, l’affligge nondimeno nel matrimonio e nei figli, ma gli arreca una buona morte; è inoltre un amante della terra. Nella notte, distrugge il patrimonio paterno, dà afflizione nel matrimonio e nei figli e fa i neghittosi, i giardinieri, gli idraulici, i marinai, i pescatori, i barcaioli e in generale i bisognosi e gli indigenti e quanti traggono le loro sostanze da umida materia. Quando la stella di Marte culmina nel giorno, disperde le sostanze dei genitori ed uccide o disunisce i figli; fa inoltre gli errabondi, gli indigenti e dà comunque una gioventù travagliata e affligge nel matrimonio e nei figli. Di notte, al contrario, i mali sono minori. Quando la stella di Giove culmina nel giorno, fa i ricchi, coloro che sono felici nei figli, coloro che hanno prosperi matrimoni ed amici illustri, purché un astro malefico, osservandola, non l’affligga. Di notte, per contro, i benefici[3] sono minori. Se culmina la stella di Venere, sia nel giorno, sia nella notte, soprattutto se è libera dalla luce del Sole e non afflitta, fa coloro cui vengono affidati incarichi pubblici, si uniscono in matrimonio a donne ricche e sono amati dalle donne e hanno una buona vecchiaia e una buona morte. Se culmina Mercurio, fa le persone inventive e ricche di risorse, ingegnosi e abili in ogni cosa, assennati, che sono felici nei figli, stimati nella cittadinanza; divengono celebri e hanno molti amici ai quali concedono aiuto nelle loro azioni. Quando il Sole e la Luna culminano, senza che gli astri malevoli osservano, significano genitori distinti e chi nasce ha molti amici e potenti. E se qui si trova il dodecatemorio del Sole o della Luna, dirai che i genitori sono di nobile origine.  Quando la sorte <di fortuna> o il suo signore culminano, liberi dalla luce del Sole e non afflitti, chi nasce giunge a una grande prosperità. Se culmina il signore del settimo luogo, indica un matrimonio felice; se culmina il signore dell’ottavo luogo significa l’eredità di grandi ricchezze e se culmina il signore del nono luogo significa il buon successo in terra straniera. Quando il nodo ascendente culmina con la Luna, Venere, Giove significa coloro che hanno successo, che hanno amici illustri.

Quando Saturno e Marte culminano, se osservano Giove e Venere e il Sole, è figura pessima: nascono i miserandi, i ladri o coloro che vivono con donne volgari; ciò che acquistano, lo perdono o verrà loro confiscato o avranno breve vita o morte violenta, segnatamente se la Luna è presente.

Quando il nodo discendente culmina con Giove, Venere, chi nasce ha una condizione di vita instabile, è soggetto alle passioni, ai pericoli e perde ciò che si procura; nasce inoltre chi ha una passione per la propria madre, chi è povero e indigente. Se Saturno e Marte culminano od osservano il luogo, chi così nasce ha una gioventù travagliata, in seguito avrà benefici ed acquisterà grazie al suo potere o alla violenza, sottraendo i beni con la forza o con il potere dispotico; sono figli di persone oscure e non hanno preoccupazione alcuna, poiché Marte e Saturno si rallegrano presso il nodo discendente. Se Saturno culmina con Venere, chi nasce avrà instabilità riguardo alle donne e in seguito si riavrà.

La stella di Saturno nel luogo culminante, di giorno, fa coloro che hanno un comando, in particolare se il Sole è all’oroscopo; ma se il Sole non sorge all’oroscopo e Saturno nel giorno culmina, nascono uomini dignitosi, amanti della vita dei campi. Quando Saturno culmina nella notte fa coloro che non hanno successo, le cui occupazioni si svolgono in luoghi umidi. Questa divinità non è propizia per quanto attiene ai rapporti con la donna e neppure giova riguardo ai figli. E quand’anche un astro benevolo osservasse Saturno, porterebbe poco giovamento alla procreazione della madre. Di norma, quando questo dio è angolare nella notte, non produce un bene, ma dà afflizioni riguardo alle donne.

Giove, nel giorno, nel segno culminante, fa gli atleti, coloro che hanno autorità nelle pubbliche questioni, stimati dal popolo, chiari, insigni, lussuriosi, a loro i re e i grandi confidano incarichi, mantengono titoli di dignità per tutta la vita. In questo luogo, nella notte, fa persone che hanno dignità, ma che possono facilmente decadere nella loro condizione.

Marte, nella notte e nel segno culminante, rende instabili e oggetti al pericolo, nondimeno significa coloro che sono padroni di vita e di morte, comandanti militari temibili. Di giorno, la culminazione di Marte non apporta un bene: fa gli inoperosi o coloro che subiscono ostacoli nelle loro attività o propositi o coloro che vivono di rapine o che subiscono l’esilio e muoiono in terra straniera. Se Marte culmina unitamente al Sole, trasmette dal padre al figlio il regno o il comando.

Venere nel segno culminante, fa persone piene di idee e se è priva di testimonianze mediante quadrato, diametro e compresenza di Saturno e Marte, suscita attività diverse, segnatamente se è orientale[4]: crea infatti uomini di stato, musici, persone stimate dalla cittadinanza. Ma se l’astro di Saturno le si unisce o la testimonia secondo il modo predetto, li fa oggetto di biasimo e non agiscono secondo il proprio parere, ma seguono quello di altri ovvero le loro iniziative sono affidate ad altri. E se anche la stella di Marte osservasse quella di Venere secondo quanto abbiamo detto, fa i turpi e li coinvolge in discredito. E se la natività è di una donna, sarà un prostituta che ha molte relazioni e protezioni. Quanto alle diverse azioni, sono in rapporto alla varietà dei segni, poiché queste cose di cui abbiamo detto giungono a compimento nei segni servili, nei tropici, in quelli di Saturno, in quelli a forma di pesce. Se la natività è di un uomo, sarà un osceno o un pederasta, uno che compie atti impudichi. Inoltre, se il Sole è in segno femminile e la Luna, posta nel medesimo angolo con Marte, anch’essa in segno femminile, gli uomini nascono eunuchi o impediti o ermafroditi e compiono le opere delle donne.

Mercurio nel segno culminante, mattutino, mostra azioni di grande vigore, sorprendenti e meravigliose. Infatti, se è convenientemente testimoniato da un astro che rispetta la propria fazione,[5] nascono persone che avranno un grande potere, a cui sono affidati incarichi dalla cittadinanza o dai re o dai grandi; sono leali, virtuosi, posseggono la capacità del discernere. Se Marte gli si oppone, crederanno di avanzare e cadranno in intralci e incorreranno in esilio, in condanne, in morte violenta. Se Mercurio culmina vespertino, produce mutamenti di paesi e svariati soggiorni in terra straniera; significa inoltre coloro che esercitano una pubblica professione. Osservato da Saturno da posizione diametrale o quadrata, dà occupazioni e attività umide e coinvolge chi nasce in umide sofferenze.

La Luna nel segno culminante, angolare,[6] conforme alla sua fazione,[7] fa i grandi, i potenti, i re, i signori di vita e di morte. Se si trova nel luogo culminante zodiacalmente e risponde alla propria fazione, fa coloro che sono straordinari nelle loro azioni, nei propositi cui danno mano e in ciò che svolgono. <Se la Luna si dirige verso Saturno o Saturno occupa un altro angolo della natività>[8] insorgono frequentemente tribolazioni, stenti, fatiche. Se si trova in questo luogo e non risponde alla propria fazione, chi nasce è più modesto nella propria condizione e nelle proprie attività, le sue occupazioni sono precarie e non giunge a grande esito. Ma se il Sole è o all’oroscopo o al culmine, significa i grandi, i potenti, coloro che hanno un comando, i re temuti.



[1]  mesouranêma kai; tetartêmorion tou hôroskopou. Ho corretto tetartêmorion (quadrante) in tetragônon, cfr. il Sommario di Trasillo: ]  mesouranêma to proanênegmenon tou hôroskopou dexion tetragônon (CCAG VIII/3, 100,32). La frase rimane comunque incompleta.

[2]  hoi hairesiarchai sono il Sole nelle natività diurne, la Luna in quelle notturne.

[3]  ta kaka deve essere corretto in ta agatha.

[4]  L’accezione prima di orientale, anatolikos, è il levarsi dalla luce del Sole e questa è l’accezione del termine in questo passo, cfr. la variante del Parisinus 2424 e del Marcianus 335: «Venere culminante e non afflitta, ovvero non osservata da Saturno e da Marte per quadratura, diametro o compresenza, fa gli illustri. In particolare, se è libera dalla luce del Sole (exaugos), fa coloro che sono stimati dalla cittadinanza».

[5]  hypo tinos tôn tês haireseôs. Intende: se Mercurio, nel giorno, è testimoniato da astri del partito diurno, quali Saturno e Giove; di notte, da astri del partito notturno, quali Marte e Venere. In particolare, limita la scelta agli astri benevoli, Giove e Venere, cfr. Firmico, III, 7, 21: «Se, quando Mercurio è così posto, Giove l’osserva da qualsivoglia luogo, con trigono od esagono, in una genitura diurna, nascono i grandi, i potenti, cui è affidata l’aministrazione del governo delle più grandi città, o gli affari degli imperatori o di alti personaggi. Ed essi sono fedeli, benevoli, saggi, solenni».

[6]  homokentros è forse da correggere in epikentros, cfr. Firmico III, 13, 9: partiliter in hoc loco. Si contrappone a zôidiakôs della frase seguente. L’astrologo vuol dire: se la Luna è nel segno che culmina promette le tali cose, se è nel segno culminante e presso l’angolo, promette cose maggiori. Si noti che in espressioni quali: “Venere, Mercurio, la Luna nel segno culminante, in questo segno etc.” il termine “segno”, zôidion, designa uno dei dodici luoghi della genitura.

[7]  Ovvero in genitura notturna, cfr. Firmico, loc. cit., che aggiunge: «In his signis, in quibus exaltatur vel in quibus gaudet, crescenti scilicet lumine, Iuppiterque eam oportunis radiationibus protegat».

[8]  Questa frase è necessariamente supplita da Firmico, loc. cit.