Retorio

Configurazioni generali sulle infermità e le malattie

traduzione di Giuseppe Bezza da CCAG VIII/4, pp. 186-190.

Molte e diverse cose hanno gli antichi scritto sulla questione delle infermità e delle malattie e io intendo qui proporre le regole più generali e prive di ambiguità e la cui verità è stata dimostrata dall’esperienza [1].

Quando soltanto gli astri malefici sono angolari o succedenti [2] od osservano [3] i luminari, è segno evidente che arrecano infermità o malattie. Ed invero, quando i malefici sono orientali suscitano infernità, quando sono occidentali, malattie. Allo stesso modo, quando la Luna compie deflussione [4] dai soli astri malefici arreca o infermità o malattie. Ed il sesto luogo e il suo signore, se sono osservati (theôroumenoi) unicamente dai malefici, creano infermità e malattie. E se il signore del sesto luogo sorge all’oroscopo in un segno tropico, arreca un vizio agli occhi. Se il sesto luogo ed il suo signore si trovano in un segno umido, kathygron, [5] osservati da Saturno, arrecano affezioni dovute all’umidità, a reumi, dissenterie e simili. Ma se sono osservati da Marte, a causa di bagni o mollezze e simili provengono le infermità e le malattie. Se Giove si trova ad esser signore del sesto luogo ed è osservato soltanto dai malefici, fa gli etilisti o coloro che subiscono danno dal vino. Se così si trova Venere, fa i donnaiuoli e coloro che hanno affezioni ai polmoni. Se così è Mercurio, fa i sordi o i muti o coloro che hanno affezioni ai bronchi o che balbettano e i blesi; e ciò si produce anche quando Mercurio è con Saturno o nei confini di Saturno. Se così è il Sole, fa coloro che hanno affezioni al cuore o i ciechi, mentre la Luna fa i malati di fegato o i ciechi. Queste affezioni sono prodotte dai signori del sesto luogo dall’oroscopo quando sono osservati soltanto dai malefici, mentre Giove e Venere sono remoti. [6] E quando Marte è signore del sesto luogo o dell’oroscopo, senza concorso di Giove o di Venere, fa gli storpi. In particolare, gli accerchiamenti (emperiochai) dei malefici verso il Sole e la Luna e l’oroscopo arrecano infermità e malattie agli occhi e alla capacità visiva.

Non bisogna dimenticare, come già ho ricordato, che i Gemelli hanno la medesima proporzione del Capricorno e il Cancro del Sagittario per uguaglianza di ascensioni; che l’Ariete si oppone alla Vergine e la Bilancia ai Pesci per equipollenza. Giacché molti errori provengono, come già abbiamo avvertito, dal ritenere che questi segni sono tra loro disgiunti. Ed anche i segni che hanno il medesimo signore (homozôna) non rinunciano a qualcosa delle configurazioni. E Doroteo ha stabilito la sorte dell’infermità, che si prende nel giorno da Saturno a Marte e si lancia l’intervallo dall’oroscopo, di notte l’inverso. Ed occorre osservare gli astri che sono presenti nel luogo della sorte o coloro che osservano il suo signore o il luogo.

Il signore della triplicità del fondo del cielo, se osservato dai malefici o se è mal posto, senza la testimonianza di Giove e di Venere, suscita infermità o malattia. Quando i soli astri malefici ascendono dopo (epanapheromenoi) i luminari offendono gli occhi o indeboliscono la vista (amblyôpian poiousi). Quando la Luna, sciolto il suo vincolo con il Sole, al novilunio o al plenilunio, è afflitta da Saturno o da Marte, affligge gli occhi. [7] Quando la Luna si trova nei gradi d’infermità dei segni ed è osservata dai malefici, arreca infermità o malattia, soprattutto agli occhi. I gradi d’infermità nei segni sono i seguenti:

Toro 6, 7, 8, 10
Cancro da 9 a 15
Leone 18, 27, 28
Scorpione 19, 25
Sagittario 1, 7, 8, 18, 19
Capricorno da 26 a 29
Acquario 18, 19

In questi gradi, la Luna calante ed afflitta suscita vizi agli occhi e quella crescente debolezza di vista (amblyôpia). Ed in particolare, Marte crea infermità o sofferenze che provengono da contusioni, ferro o fuoco, cadute o percosse; Saturno da intorbidamento, raffreddamento, cecità per glaucoma e flussi di reumi e indebolimento della vista (amblyôpia).  In particolare, il Cancro e il Capricorno e lo Scorpione e i Pesci, quando sono afflitti, suscitano affezioni ulcerose e lichene, lebbre, scrofule, elefantiasi, piaghe od ulcere ed altre affezioni a queste simili. Quanto al Sagittario e ai Gemelli, hanno significato sulle cadute, l’epilessia, le paralisi.

Quando la stella di Giove è orientale ed osserva gli astri che arrecano infermità o malattie, rende le infermità nascoste e, come è suo uso, allevia le malattie; e quando è con Mercurio apporta l’alleviamento delle malattie ad opera dei medici. Se la stella di Venere osserva gli astri che suscitano la causa, rende le infermità in certo qual modo più aggraziate e proporzionate, a causa del pronunciamento degli dei e degli oracoli; quanto alle malattie, le rende curabili grazie all’intervento divino.

Dice Valente che bisogna rivolgere l’attenzione agli astri che osservano la sorte di fortuna ed il suo signore; giacché, se sono osservati unicamente dai malefici, suscitano o infermità o malattia in qual membro del corpo in cui si trova la sorte medsima o il suo signore, in accordo alla sua propria natura e al membro che governa, come Valente espone nel secondo capitolo del primo libro. Se entrambi si trovano in segni di Saturno o sono osservati da Saturno, provocano infermità che proviene da reumi o da raffreddamento; ma nel caso di Marte, quanto è causato da incisioni od ustioni o simili accidenti, in quella parte del corpo che è significata dal segno in cui si trova la sorte o il suo signore.

Se il nodo ascendente si trova nel luogo dell’infermità e se Saturno o Marte sono ivi presenti, chi nasce cadrà dall’alto o precipiterà in un pozzo o avrà infermità nelle ossa; e sovente accade che si ammala nel carcere. Ma se Giove e Venere si trovano in questo luogo e né Saturno, né Marte osservano, chi nasce sarà privo di infermità. Se in questo luogo si trova il nodo discendente, suscita malattie nella gioventù, e se quivi sono Giove e Venere, avrà una malattia occulta; ma se vi sono Saturno e Marte, il suo corpo sarà sano, ma i suoi piedi saranno affetti.

Vi sono poi altre condizioni di malattie che rilevano dalle configurazioni degli astri. Sia ad esempio la Luna piena nel sesto luogo e si porti verso Marte per corpo o per diametro: fa gli storpi o i deformi o coloro che hanno piedi di legno. Saturno, quando va all’occultazione, ed è all’oroscopo o nel dodicesimo luogo, suscita malattie alle dita. Marte offende i piedi quando staziona, la vista quando tramonta [8], ma quando è acronico fa gli alinati e i fistolosi. Quando la Luna cala in luce e si porta verso Saturno dopo aver sciolto il syndesmos, [9] senza l’intervcento di Giove e di Venere, fa i lebbrosi, coloro che sono soggetti ad elefantiasi, a mutilazioni, a reumi. Marte in Leone, senza l’intervento di Giove o di Venere, suscita infermità o malattie agli occhi o che originano nello stomaco o nella milza o provoca pleuriti. Marte in Vergine, senza l’intervento di Giove o di Venere, suscita affezioni nello stomaco ed emorragie. Marte in Bilancia, senza l’intervento di Giove o di Venere, crea infermità o malattie all’inguine. Marte in Scorpione, senza l’intervento di Giove o di Venere, arreca infermità ai genitali, agli organi interni, alle estremità, soprattutto se sorge all’oroscopo. Quando Marte dista 82 gradi dal Sole, sia esso mattutino o vespertino, arreca infermità al corpo o danneggia la vista. [10] Le stesse cose significa Saturno quando si trova nei segni predetti.

E poiché gli antichi hanno trattato di altre condizioni che provengono dalle configurazioni e che non hanno una forma semplice, non hanno espostgo le seguenti. Marte e Saturno, nel sesto o dodicesimo luogo, suscitano malattie nascoste e piaghe ulcerose. Saturno e Marte e Venere e la Luna, nei Pesci o Scorpione o Cancro, arrecano lebbre o leucodermie o impetigini. Venere <e Saturno>[11] al sorgere all’oroscopo suscita diffisoltà d’urina, stranguria. L’oroscopo e la Luna osservati dai malefici significano le natività dei malaticci e dei deboli. La Luna e Marte al tramonto dan neggiano gli occhi e fanno i prigionieri. Saturno nel sesto o nel dodicesimo luogo, in segno umido, kathygron, vizia la capacità generativa o ancora suscita infermità ai piedi od ulcere croniche.

Molti hanno osservato che quando gli astri corruttivi osservano i luminari per presenza o per diametro o per quadratura o quando sono nei gradi o segni che ascendono dopo di loro, danneggiano la vista o gli occhi, se i benefici non osservano, e ciò soprattutto se la Luna, calante, è osservata da Saturno nella notte o quando, crescente, è osservata da Marte nel giorno. Queste affezioni sono altresì suscitate quando, i malefici essendo angolari, i luminari ascendono ad essi. In particolare, quando la stella di Saturno è cagione dell’infermità, essa si produce per reumi, raffreddamenti, cataratta; Marte, a sua volta, a causa di ferite, colpi, ferro, fuoco, o per flussi caldi. E quando è configurato con Mercurio ed osserva il Sole o la Luna, il danno avviene nelle gare, nelle palestre, negli attacchi dei briganti.


[1] questa è la lectio di V7.

[2] epanapheromenoi, v. epanaphora.

[3] epitheôrountes, v. epitheôria.

[4] aporroian … poioumenê, v. aporroia.

[5] I kathygra zôdia, madida signa, non designano segni dello zodiaco immateriale, ma costellazioni. Queste costellazioni sono distinguibili in: hydatôdê, aquatica: Cancro e Pesci, poiché sono interamente nell’acqua; parygra o hydatôdê apo merous, ovvero parzialmente acquatici, quali la seconda metà del Capricorno a causa della coda, l’Acquario là dov’è la cascata dell’acqua che cade nel fiume Eridano, il Sagittario relativamente a quelle sue parti e in quelle latitudini (che sono poi le nostre della zona temperata) ove consorge la nave Argo.

[6] apostrophoi, v. apostrophos.

[7] syndesmon lyousa, v. syndesmos.

[8] dynôn è da intendersi quando va all’occultazione nei raggi del Sole.

[9] v. nota 6.

[10] Si riferisce alle stazioni di Marte, che possono prodursi a questa distanza, non solo con la figura del trigono, cfr. Olimpiodoro, cap. 12 del suo commento a Paolo di Alessandria, che parla di 84 gradi.

[11] L’aggiunta fu già proposta da Cumont nella sua edizione. Ma si dovrebbe intendere: quando Venere sorge, testimoniata da Saturno.