Retorio (1)
Della natura e virtù dei pianeti. (2)
traduzione di Giuseppe Bezza (in Arcana Mundi, antologia del pensiero astrologico antico, pp. 72-86)
1. Astrologo greco del VI secolo d.C., originario dell'Egitto, Retorio ci appare una figura di grande rilievo nella storia dell'astrologia. Egli unisce tra loro metodi e tradizioni diversi: Antioco, Tolemeo, Teucro, Valente, Doroteo e costituisce l'intermediario privilegiato tra l'astrologia dell'età tardo-imperiale e quella bizantina. Sul suo vasto compendio di astrologia, che consta apparentemente di 118 capitoli, in buona parte pubblicati nelle appendici del Catalogus Codicum Astrologorum Graecorum, cfr. D. Pingree, Antiochus and Retorius, «Classical Philology», 1977, pp. 203-223.
2. De planetarum natura ac vi, ed. F. Boll in: Catalogus Codicum Astrologorum Græcorum VII, pagg. 213-224. Il testo è stato integrato dalle testimonianze seguenti:
Sul temperamento di Saturno
La natura di Saturno è fredda e secca
ed il suo aspetto è oscuro (3). Governa nel corpo
le gambe, le ginocchia, la materia sierosa (4), i nervi,
il flegma, la vescica e ciò che è nascosto alla vista. Genera
le affezioni la cui causa è nel freddo e nell'umido, la podagra,
la chiragra (5). Indica il padre, i fratelli maggiori,
l'assenza di prole, la coltivazione della terra. Produce i torvi e gli
invisi, i ritirati, i sordidi e i lenti, i semplici, i solitari, i deliranti,
coloro che vestono di nero, gli ereditieri, i naviganti, i violenti (6).
E' la stella di Nemesi e la sua fazione è diurna, il suo sapore
astringente. Tra i metalli presiede al piombo (7). Unitamente
a Venere presiede alle narici.
Cinque sono le sue fasi: sorgere, tramontare, prima stazione,
seconda stazione, acronicità. Dapprima sorge, poi si arresta nella
prima stazione, quindi compie la fase acronica, in seguito la seconda stazione
e infine il tramonto. Quando il Sole si allontana da questa stella di gradi
10, essa compie il sorgere mattutino e quando la distanza è di gradi
120 compie la prima stazione. Da qui inizia il suo moto retrogrado e quando
il Sole dista da essa 180 gradi principia allora la fase acronica e perdura
nella sua retrogradazione finché la distanza dal Sole alla stella
sia di gradi 240 e quivi compie la sua seconda stazione. Riprende poi il
suo cammino naturale (8) e quando dista circa 10 gradi
dal Sole compie la sua occultazione vespertina e rimane occultato (9)
finché dista nuovamente 10 gradi dal Sole: allora inizia nuovamente
a sorgere. Percorre il circolo dei segni in trenta anni.
Quando questa stella assume il dominio della genitura produce
per lo più gli isolati (10), gli scuri, i caparbi
(11), i taciturni, coloro che sono profondamente malvagi
(12), che sono privi di immaginazione (13),
i travagliosi e i sofferenti, coloro che per lungo tempo sono profondamente
abbattuti (14), che son portati alla vita del mare, che
hanno un'attitudine superstiziosa (15) verso il divino,
che non sono felici nei figli e nei fratelli. E quando si ritrova operante
in una genitura diurna, nei propri domicili od esaltazione o nel domicilio
di un compagno di fazione, angolare o succedente ed orientale, concede
la signoria dei campi, delle fondamenta, dà profitti da luoghi umidi
e la sovrabbondanza o i beni di estranei o l'eredità o il rinvenimento
di ricchezze inaspettate o l'assoggettamento di altri o il tiranneggiare
o l'accrescere le proprie sostanze grazie al danno subìto da altri
o ancora vantaggi provenienti da affari segreti o da parte di persone anziane.
E se è operante in una genitura notturna, in domicilio od esaltazione
di un compagno di opposta fazione, angolare o succedente, porta impedimenti
suscitati dai potenti e da persone anziane, pericoli da affari annosi e
da cose trascorse e l'incarcerazione per debiti e l'esilio e la denigrazione
e sventure annose e avvelenamenti e reumatismi (flussioni degli umori)
e malattie fredde e nervose e le malattie croniche e le infermità
che si insediano in luoghi nascosti.
Occorre nondimeno sapere che siffatte cose produce quando appare
signore purissimo della genitura, ma quando è configurato ad altri
o in domicilii di altri astri porta a compimento effetti generati dalla
commistione. Di questo tratteremo in seguito nel capitolo sulla commistione.
Quando detiene la signoria della morte, l'arreca mediante croniche malattie
o consunzioni o reumi o febbri con brividi o coliche o affezioni uterine
e tramite quanto è prodotto dalla sovrabbondanza dell'umido (16).
Quando sorge all'oroscopo fa gli scuri, i deformi, i magri
(gli asciutti), gli accigliati, coloro che hanno una scarsa barba, gli
occhi incavati, i molesti, i truci, di piccola statura, i falsi, i maliziosi
(17), i ladri, gli erranti e gli inquieti, coloro che
sono inclini al disprezzo, che dissimulano, che si insinuano di nascosto,
che hanno un'espressione guardinga e inoltre i monaci e gli ecclesiastici,
sotto ogni aspetto severi e cupi.
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Sul temperamento di Giove
La natura di Giove è vitale e feconda
(18). Nel corpo governa le cosce, i piedi, il seme e
l'utero, il fegato, il lato destro e i denti (19). Indica
la procreazione, l'origine, le alleanze, le conoscenze, l'amicizia dei
grandi uomini, l'appetito delle ricchezze e l'abbondare delle sostanze,
l'agio e le donazioni e la giustizia e l'autorità, la partecipazione
agli affari pubblici, gli onori, lo stare a capo, le dignità sacerdotali,
la fede e la vittoria (20). E' di diurna fazione, di
color lucente (21), di sapore dolce, tra i metalli presiede
all'argento (22). Unitamente a Mercurio presiede alle
orecchie.
Cinque sono le sue fasi: sorgere, tramontare, prima stazione,
seconda stazione, acronicità. Prima sorge, indi si arresta alla
sua prima stazione, in seguito diviene acronico, quindi forma la sua seconda
stazione e infine tramonta. Sorge orientale quando è lontano 10
gradi dal Sole e, allontanatosi da lui il Sole di 120 gradi, si ferma alla
sua prima stazione. Fino a questo punto il suo moto è diretto e
dopo la prima stazione inizia a retrogradare; allorché dista dal
Sole 180° compie la fase acronica; rimane acronico fino al compimento
della sua seconda stazione, quando dista 240° dal Sole: allora compie
nuovamente un cammino secondo natura (23) ed avvicinandosi
infine il Sole, a 10° compie l'immersione vespertina e rimane immerso
finché il Sole non si allontana da lui di 10°: allora inizia
a sorgere.
Quando questo astro detiene il dominio della genitura ed è
angolare, nei propri domicilî o elevazione o nei segni di un compagno
di fazione, fa i grandi e gli onorati, i graditi, i venerabili, i probi,
miti, coloro il cui animo è limpido, che dirigono gli affari della
città e del popolo, che hanno il favore altrui, dei re e dei grandi,
che si esprimono con virtù e pietà, che amano teneramente
i propri familiari, benefattori degli amici, lieti con i figli e le mogli.
E ciò nondimeno a condizione che l'astro non si trovi nell'angolo
dell'occidente, ove non dà felice progenie (24).
E se la stella di Giove è danneggiata da una stella corruttiva,
i suoi benefici risultano indeboliti e se non muta l'indole, assai minore
è la nobiltà d'animo e i progressi sono impediti. E questa
stella produce tali effetti per sè; quanto a ciò che suscita
nelle sue configurazioni agli altri è detto in seguito.
Quando sorge all'oroscopo fa i candidi, i bene in carne, dalla
bella barba, onesti nei loro modi, di aspetto grave e dignitoso, di grande
statura, dalla larga fronte, gioiosi e lieti, hanno peli nelle narici,
si fan calvi nella parte anteriore della testa, che è grande ed
essi sono di buon consiglio.
Quando detiene la signoria della morte uccide per angina, infiammazione
dei polmoni, affezioni al capo, al cuore, apoplessie e quanto si forma
per eccesso d'aria.
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Sul temperamento di Marte
La natura di Marte è ignea, infuocata
e disseccante (25). Nel corpo governa la testa, le natiche,
i genitali, la bile, il sangue, l'espulsione degli escrementi, le parti
posteriori (26). Significa i fratelli di mezzo, le infermità,
le malattie, le violenze, l'andare in rovina, le guerre, le rapine, gli
incendi, gli adulteri, gli esili, la cattività, la perdita delle
mogli, gli aborti, le ferite e i castighi (27), le spedizioni
militari e gli agguati, l'azzardo e la menzogna, i furti, i falsi giuramenti,
le effrazioni, le violazioni dei sepolcri ed altre cose simili. E' di fazione
notturna, di colore rosso, di sapore amaro (28); tra
i metalli ha il ferro (29) ed unitamente a Mercurio presiede
alla bocca.
Sette sono le sue fasi: sorgere, primo novantesimo, prima stazione,
acronicità, seconda stazione, secondo novantesimo, tramonto. Quando
il Sole si allontana da questa stella di gradi 10, si compie il suo sorgere
mattutino, in seguito il primo novantesimo; si produce poi la prima stazione
<da questo punto> fino all'intervallo triangolare con il Sole, ovvero
gradi 120 (30) ed inizia quindi a procedere di moto retrogrado.
E quando il Sole le si oppone, distando da essa 180 gradi, si compie la
fase acronica. Non diversamente avviene a partire dalla retrogradazione:
quando infatti il Sole giunge al trigono destro della stella ed è
da essa lontano 240 gradi, questa stabilisce la sua seconda stazione e
compie allora un cammino secondo natura (31) ed aumenta
i suoi gradi. E quando il Sole giunge al suo quadrato destro, allora si
compie il secondo novantesimo. Infine, 10 gradi prima che il Sole la raggiunga,
avviene l'occultazione vespertina e la stella rimane sotto i raggi solari
finché, di nuovo allontanatosi da essa il Sole di altri 10 gradi,
si riproduce il sorgere mattutino.
Quando questa stella assume il dominio in una genitura notturna,
essendo orientale nei domicilii propri o in quelli di un astro della medesima
fazione, crea gli intrepidi, i gagliardi, gli audaci, i veementi, gli insottomessi,
che non temono le vessazioni, implicati in pericoli, privati del patrimonio
paterno e materno, come pure di quanto acquisiscono nella prima età
della vita, che conoscono per esperienza traumi e ferite, soprattutto se
Marte osserva la Luna, ma di infiammazioni se osserva il Sole. Sono inoltre
instabili verso le donne e intemperanti, coinvolti in faccende indegne
e in adulteri, onde sovente consegue afflizione ed incertezza riguardo
ai figli.
Quando è operante in una genitura diurna e in un domicilio
di una stella di contraria fazione, volge le cose predette al peggio e
nascono i prepotenti, gli empi, i blasfemi, coloro che commettono grandi
torti, gli intemperanti e gli sregolati, che non perseverano nelle loro
azioni, facilmente mutevoli, non rispettosi di nessuno, esposti ai colpi
dei grandi e ai tumulti popolari e che soggiacciono a sofferenze fisiche.
Occorre invero por mente che, di norma, le stelle benevole
sminuiscono i propri benefici quando operano contro la propria fazione,
mentre le malevole quando sono nei loro domicili e nella loro fazione arrecano
circostanze pericolose e perverse con qualche danno. Ma se sono operanti
nei luoghi di un astro di opposta fazione producono danni ancor più
rovinosi. E quando fossero in luoghi non operosi e immersi nei raggi <del
Sole> (32), essendo signori o dominatori della genitura,
mostrano un umile sorte, destinata a non risollevarsi. Quanto produce la
stella di Marte nelle sue configurazioni con gli altri astri, diremo nel
prosieguo.
Quando Marte sorge all'oroscopo fa i fulvi, dagli occhi cerulei,
le orecchie piccole, di bella statura, sagaci, pronti, arditi. Hanno ferite
al corpo, non conoscono la negligenza, sono combattenti, travagliati, adulteri
per natura (33), gran bevitori.
Quando detiene la signoria della morte, la porta per infiammazioni,
febbre continue semiterzane, calamità improvvise, affezioni ai reni,
erisipele, lo sputar sangue, emorragie, aborti e quanto proviene da infiammazione
e da un calore eccessivo.
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Sul temperamento del Sole
La natura del Sole è calda e secca,
è luce intellettiva (34), reggitore dell'animo
(35). Nel corpo governa la testa, le facoltà percettive
(36), l'occhio destro, i fianchi, il cuore (37).
Indica il re, il padre, il padrone (38), il fratello
maggiore, la dignità (39). E' di diurna fazione,
di color citrino (40), di sapore acre e piccante. Tra
i metalli presiede all'oro (41). Unitamente alla Luna
presiede agli occhi.
Quattro sono le sue figure: due tropiche e due equinoziali.
Al principio del Cancro crea il solstizio estivo ed inizia a diminuire
i giorni e ad aumentare le notti; all'inizio della Bilancia crea l'equinozio
autunnale ed i giorni si fan più corti delle notti; all'inizio del
Capricorno crea il solstizio invernale ed allora la notte inizia a diminuire
ed il giorno ad aumentare. All'inizio dell'Ariete crea l'equinozio primaverile
ed il giorno si fa più lungo della notte. In questi punti il Sole
muta, ed anche la Luna, ciascuno in modo distinto: il Sole crea i vigorosi
e i forti, la Luna i bene in carne, di bell'aspetto, graziosi, agili, sinceri,
viaggiatori, ben proporzionati.
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Sul temperamento di Venere
La natura di Venere è temperata e umida
(42). Governa l'olfatto e tutta la parte anteriore del
corpo e gli organi dell'accoppiamento (43); degli organi
interni il polmone e signoreggia inoltre il diletto (44).
Indica la madre, le sorelle minori (45), gli amori, i
desideri, le diverse unioni - giacché questo dio (46)
è di ambo i sessi - l'ufficio sacerdotale, i figli, le belle arti
(47), la musica e la poesia, la pittura, la bellezza
delle forme, la mistione dei colori, le tinture, ogni tessuto e ricamo,
l'agoranomia (48), i pesi e le misure, il riso, la serenità
d'animo. E' di fazione notturna e di colore bianco, di sapore grasso (49).
Tra i metalli presiede allo stagno (50). Unitamente a
Saturno presiede alle narici.
Sei sono le sue figure: la prima principia con il sorgere vespertino,
seguono quindi la stazione vespertina, l'occultazione vespertina, il sorgere
mattutino, la stazione mattutina, l'occultazione mattutina. Compie il sorgere
vespertino quando si allontana dal Sole di gradi 20 (51),
la stazione vespertina quando è lontana dal Sole gradi 42 (52),
l'occultazione vespertina quando al Sole mancano 6 gradi per raggiungerla
(53). Compie quindi il sorgere mattutino quando dista
5 gradi dal Sole; si arresta poi nella stazione mattutina quando dista
gradi 40 ed infine compie l'occultazione mattutina quando le mancano gradi
2 a raggiungere il Sole. Percorre il circolo dell'anno in 13 mesi (54).
Quando questa stella assume il dominio della genitura in una
natività notturna ed è orientale, operante nei propri domicili
o in quelli di un compagno di setta, fa gli avvenenti, coloro che hanno
gusto, che sono eleganti e ingegnosi, puri, illustri, religiosi, affettuosi,
atti a raggiungere il comando, stimati dal popolo e dai superiori, adorni
d'oro, appartenenti a ordini sacerdotali o simili, facoltosi, distinti,
coloro che son biasimati a causa della <loro> virtù, beneficiati
dalle donne e le donne dagli uomini. Se al contrario è operante
e contraria alla propria fazione, scemano i suoi benefici e rende malagevole
od espone all'invidia il buon esito degli eventi e lo fa minore (55).
E quando si configura ad altre stelle produce quelle cose che diremo nel
capitolo sulla commistione.
Quando sorge all'oroscopo dà un bianco incarnato e fa
coloro che sono bene in carne, dalla bella barba, dai modi virtuosi, delicati,
attraenti, di piccola statura (56), colmi di dignità,
di colorito bruno, prosperi, magnanimi, avvenenti, ricchi, graditi, amati
dalle donne, amorosi, hanno un segno venereo sulla bocca (57),
come una lenticola e scherzano con gli occhi.
Arreca la morte per affezioni dello stomaco e del fegato, per
travagli del ventre, fistole e, in generale, da quanto proviene da un eccesso
dell'umidità o da una sua corruzione.
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Sul temperamento di Mercurio
La natura di Mercurio è talora umida,
talora secca. Governa nel corpo le mani, le spalle, le dita, le articolazioni,
gli intestini, lo stomaco (58), (i reni) (59),
la trachea, la lingua (60). Indica i fratelli minori,
la scienza, la sapienza della parola, i numeri, la geometria, l'astronomia,
la mercatura, i messaggi, la previsione, la divinazione, l'esercizio atletico.
E' di fazione partecipiale, ovvero diurno e notturno, il suo colore è
azzurro, il suo sapore acidulo (61). Tra i metalli presiede
al bronzo (62). Unitamente a Marte presiede alla bocca.
Compie quattro figure: sorgere vespertino, occultazione vespertina,
sorgere mattutino e occultazione mattutina. Produce il sorgere vespertino
quando si allontana di 3 gradi dal Sole, indi si occulta quando al Sole
mancano 2 gradi per raggiungerlo. Produce il sorgere mattutino quando il
Sole si allontana da essa per gradi 3 ed infine si occulta quando è
sul punto di raggiungere il Sole, distando da esso gradi 2.
Quando questa stella detiene il dominio della genitura, essendo
per sua natura partecipiale, concilia i suoi decreti secondo le testimonianze
e la commistione dei segni; e ciò esporremo nel prosieguo. Quando
è operante ed orientale, massimamente nei propri luoghi o nei luoghi
di una benefica stella, fa la persona armoniosa nel corpo e laboriosa,
amante del lavoro. E se si configura alla Luna sarà perspicace ed
abile, accorta ed assennata, incline alla riflessione e all'istruzione;
e ha ottima disposizione per ogni cosa, è pronta ad imparare e ad
insegnare e comprende qualche cosa di più di ciò che apprende.
Ha successo nell'ideazione dei suoi propositi, ha molti amici, è
comunicativa, viaggia e commercia, soggiorna fuori della patria, è
stimata da molti e può passare da un'occupazione ad un'altra, in
tutte acquistando fama. E se Mercurio, dominatore della genitura, è
ben posto, mentre il suo codominatore o il signore del segno in cui è
il dominatore è mal posto, una parte della vita recherà il
successo e sarà prospera, un'altra l'insuccesso. Osserva quindi
in quale quadrante è ciascuno di essi: posti nel quadrante che va
dall'oroscopo al sommo del cielo, indicano la prima età, dal sommo
del cielo al tramonto l'età media, dal tramonto alla culminazione
inferiore l'ultima.
Quando Mercurio sorge all'oroscopo fa i magri, i pallidi, dai
capelli ricciuti, ben proporzionati, dalla bella barba, gli eloquenti,
i falsari, coloro che hanno piena conoscenza delle lettere, che amano le
dispute verbali, gli impostori e i ciarlieri, i grandi banchieri (63),
esperti delle leggi, procuratori.
<Quando detiene la signoria della morte> (64)
l'arreca tramite follia, alienazione, demenze malincoliche, malattie emetiche,
epilessie e tramite quanto proviene da un eccesso di secco o da una sua
corruzione.
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Sul temperamento della Luna
La natura della Luna è umida e fredda
(65). Acquista luce per riflessione della luce del Sole
(66). Nel corpo governa l'occhio sinistro, l'esofago,
le mammelle, il soffio (67). Indica la regina, la padrona
di casa, la madre, il concepimento, l'unione legittima, il nutrimento,
la sorella, la forma superiore del volto, la dea (68),
il destino (69). Tra i metalli presiede al cristallo
(70). Unitamente al Sole presiede agli occhi.
Dieci sono le sue figure e son chiamate fasi. Sono le seguenti:
sinodo, nascita, sorgere, prima falce, primo quarto, gibbosa crescente,
plenilunio, gibbosa calante, secondo quarto, seconda falce. Ed alcuni ne
contano undici, includendovi la fase di quasi-pienezza.
Vi è sinodo quando la Luna è nel medesimo grado
e segno del Sole; nascita (71) quando si allontana di
un grado dal Sole; sorgere, quando dista 15 gradi; prima falce, quando
è lontana di 60 gradi secondo la sequenza dei segni e forma allora
una figura esagonale con il Sole; primo quarto, quando dista dal Sole 90
gradi e forma con esso una figura quadrata; gibbosa crescente quando dista
120 gradi, formando con il Sole figura triangolare; la quasi-pienezza (72),
quando dista 150 gradi ovvero cinque segni; plenilunio quando è
esattamente diametrale rispetto al Sole, essendo lontana di 180 gradi e
vien detta altresì unione plenilunica; ripulsione (73),
quando dista un grado più del diametro ed inizia a diminuire la
sua luce; gibbosa calante quando dista 120 gradi dal Sole contro l'ordine
dei segni ed è configurata per trigono; secondo quarto quando dista
dal Sole 90 gradi contro l'ordine dei segni ed è configurata per
quadrato; seconda falce quando dista 60 gradi contro l'ordine dei segni
ed è in esagono al Sole.
La Luna ha pertanto ricevuto diverse denominazioni secondo
la diversità delle sue figure. Il sinodo viene così chiamato
per la sua compresenza al Sole nel medesimo grado ed allora corrono per
il medesimo cammino. Nascita per il suo allontanarsi dal Sole di un grado
onde principia a diffondere la luce verso la nostra parte. Sorgere, quando,
allontanatasi dal Sole, inizia ad essere a noi visibile e la sua luce assume
la forma di un contorno. Prima falce è chiamata, perché allora
mostra la forma del mese ovvero della nuova Luna (74).
Quarto si chiama, giacché la sua luce è a noi diffusa per
metà (75). Gibbosa, perché il suo profilo
è curvo da ambo i lati. Quasi-pienezza si dice perché è
quasi giunta al plenilunio (76). Plenilunio quando si
è riempita di luce dai raggi del Sole, apparendo in posizione diametrale
ad esso ed allora possiede intiero e compiuto lo splendore della sua luce.
Ripulsiva si chiama quando, dopo aver superato i raggi diametrali, ha una
repulsione e una diminuzione della sua illuminazione.
Occorre osservare, in ciascuna di queste figure, a quale stella
la Luna compie applicazione e da quale stella defluisce e secondo ciò
emettere un giudizio: se infatti si applica ad una benefica stella, indica
un bene, ad una malefica, il male.
La Luna fa coloro che hanno grosse gambe, larghe ginocchia,
i grassi, di breve statura, dai begli occhi, dal viseo femmineo, floridi.
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