Retorio

Istruzioni per giudicare le natività.

traduzione di Giuseppe Bezza da CCAG VII/1, pp. 243-248.

Questo capitolo di Retorio porta il titolo di didascalia, insegnamento o istruzione o anche metodo da seguire nel giudicare le natività. Il suo carattere altamente tecnico riflette l'evoluzione dell'arte astrologica nel corso del V/VI secolo d.C. Vediamo in questo testo come le autorità principali e indiscusse siano riconosciute in Tolemeo e in Valente, figure che sono tra loro alquanto contrastanti. Se infatti il primo è vicino all'aristotelismo, il secondo partecipa maggiormente della filosofia stoica, se l'uno propone l'arte astrologica all'interno dell'idea di natura e allo scopo di migliorare la vita dell'uomo, l'altro l'intende all'interno della legge del fato e di una visione religiosa.


Dopo aver eretto l'oroscopo e gli altri luoghi della figura, dopo aver iscritto gli astri nei luoghi, come pure nei segni in cui compiono, in quel tempo, il loro moto, e dopo aver registrato le loro posizioni secondo la longitudine, occorre osservare i domicilii, le triplicità, le esaltazioni, i confini. Occorre, in breve, considerare quale astro è nelle proprie dignità, se è esaltato, se è nei propri confini o in quelli di un benefico, se ha moto diretto, se è libero dai raggi del Sole o se al contrario si trova in un domicilio alieno o in aliena esaltazione o triplicità o ancora se si oppone al proprio domicilio o se sprofonda o se è combusto o retrogrado.

Occorre poi osservare i decani, ovvero i volti, le partecipazioni ovvero commistioni, le monomoirie, i gradi luminosi, i dodecatemori e quindi la latitudine degli astri e i loro gradi (bathmòs), le loro fasi, declinazioni, stazioni e le coascensioni per gradi delle stelle inerranti rispetto ai pianeti e le loro nature ed osservare i loro passaggi all'oroscopo o al sommo del cielo o ai gradi delle cuspidi dei dodici luoghi. Tutte queste cose ho esposto nel XV capitolo.

Osserva poi le sette sorti e le fasi della Luna, ovvero il novilunio o plenilunio precedente il terzo, settimo e quarantaesimo giorno lunare e il contatto e la deflussione della Luna secondo la latitudine e la longitudine. Osserva degli astri le loro familiarità e le loro avversioni, intendo il convenire o contrariare la loro fazione.

Considera inoltre il signore della genitura e l'oroscopo del concepimento, come insegnano gli antichi Egizi e secondo i dettami di Valente, che esporremo nel capitolo seguente. Esamina in seguito i lati trigonici, quadrati ed esagonali per gradi, come ho esposto nel XVI capitolo, e considera sia i lati destri, sia i sinistri in modo distinto, giacché hanno un loro peculiare significato. Questo inoltre ti dico, affinché, nei giudizi delle direzioni degli astri, tu non compia gli incontri solo zodiacalmente ovvero per luoghi, ma anche per gradi, giacché questa forma è indispensabile, soprattutto nei segni di breve e di lunga ascensione.

Riguardo alla durata della vita, rivolgiti a Tolemeo e a Valente. Nelle direzioni gli incontri degli astri, come pure dell'oroscopo e del sommo del cielo e delle sorti rispetto alle stelle inerranti, hanno una grande efficacia, secondo la natura loro, se la latitudine è la medesima. Ora, la direzione di Saturno indica il rovescio delle attività e malattie e sofferenze e sventure e i nonni e i padri e i fratelli maggiori e i vantaggi e le perdite da faccende connesse ai morti e i pericoli dall'acqua. La direzione di Giove indica la stima, l'amicizia, le relazioni con i potenti, il patronato, le felici acquisizioni. La direzione di Marte la milizia, le pubbliche faccende, il tumulto, l'audacia, le accuse giudiziarie, le guerre improvvise, le infiammazioni, ferite, incisioni e decadimenti. La direzione di Venere indica le nozze, le amicizie, le disposizioni amorose, la convivenza, la prosperità, i vantaggi o i danni da parte di persone femminili e la madre e le sorelle. La direzione di Mercurio significa i fratelli, i computi, il commercio, il dare e l'avere, l'istruzione, i servi, i liberti. E per quanto riguarda i significati delle direzioni del Sole, della Luna, dell'oroscopo, del medio cielo e della sorta di fortuna, sono descritti da Tolemeo. Occorre pertanto giudicare secondo la direzione di ciascun astro, in funzione degli incontri con gli astri erranti e inerranti e di Caput e di Cauda; quindi, in virtù dei confini, congetturare il futuro.

E' d'uopo assumere i tempi ascensionali dei segni secondo i metodi di Tolemeo servendoci delle Tavole Manuali e secondo il metodo degli Egizi in base al calcolo loro; infine secondo il metodo di Valente in base a Valente.

Considera quindi ciò che concerne i genitori secondo il metodo di Tolemeo e di Doroteo e in base alle loro sorti secondo l'uso di tutti gli altri antichi.

Riguardo ai fratelli tramite l'esame del terzo luogo e delle sorti dei fratelli e secondo il metodo di Tolemeo.

Riguardo al tempo della vita, alla forma del corpo, alle infermità e alle malattie secondo il metodo di Tolemeo e degli altri (antichi).

Riguardo alla stima e alle dignità secondo il metodo di Tolemeo e degli altri.

Riguardo alle nozze e ai figli e all'espatrio, alle attività, agli amici, ai servi secondo i giudizi dei dodici luoghi, come ho esposto nel V capitolo; ed inoltre secondo il giudizio delle applicazioni e deflussioni (del Sole e della Luna) e dei rimanenti astri, come esporrò nel prosieguo; ed ancora secondo i giudizi dei decani (che consorgono) all'oroscopo, al Sole, alla Luna, ai cinque astri erranti e alle sorti, secondo Teucro Babilonese. In seguito, secondo i giudizi dei trigoni, quadrati, diametri, esagoni degli astri e le loro congiunzioni secondo Doroteo e gli altri; poi secondo le disposizioni degli astri nei luoghi e nei confini; e secondo i giudizi di Caput e Cauda, come appare nel V capitolo.

Riguardo al genere di morte, secondo Tolemeo, Doroteo, Valente e gli altri (antichi).

Considera infine la divisione dei tempi.

Occorre poi esaminare precipuamente il signore dell'anno e la sua disposizione e le sue testimonianze: se osserva il suo domicilio e come è posto nella genitura. In seguito occorre considerare l'oroscopo dell'anno secondo il ritorno del Sole, ovvero l'esatta ora della conversione annua e considerare quali astri l'osservano e il suo signore. Si deve poi compiere la divisione temporale della sorte di fortuna e della sorte del genio, secondo Valente. E ancora, secondo Valente, le trasmissioni e le ricezioni degli astri. In seguito, il periodo decennale secondo gli Egizi e infine compiere la suddivisione dell'anno. Opera formalmente nel seguente modo: lancia gli anni della genitura dall'oroscopo e dal medio cielo e dal Sole e dalla Luna e dalla sorte lunare; per il padre dalla sorte del padre, per la madre dalla sorte della madre, in breve: da ciascun luogo o dalla sorte dell'anno o da Mercurio (1).

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NOTE

1. "Mercurio"; appare senz'altro un errore. Non avendo visionato i manoscritti, posso solo congetturare che in luogo del simbolo di Mercurio avrebbe dovuto trovar posto il simbolo dell'oroscopo. Anche l'espressione "sorte dell'anno"; è incongrua, ci si dovrebbe aspettare "segno dell'anno".


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