Mâshâ’allâh

Eclissi, congiunzioni e rivoluzioni.


traduzione di Giuseppe Bezza (Arcana Mundi, p. 630-638).


  Accanto al De magnibus coniunctionibus di Abû Ma‘shar, costituiva un classico testo di riferimento l’Epistola sulle eclissi di Mâshâ’allâh (a): sono questi i due soli testi che Alberto Magno menziona nello Speculum astronomiae riguardo alla parte delle congiunzioni. Il breve trattato di Mâshâ’allâh, di cui non è rimasto l’originale arabo, ci è stato trasmesso nella traduzione latina di Giovanni di Siviglia e in quella ebraica di Abraham ibn Ezra (b). L’Epistola è un breve compendio dell’astrologia cattolica: in essa sono descritti tutti i principi che ne costituiscono i fondamenti della previsione: la relazione dei pianeti e dei segni con i klimata o regioni della terra, le rivoluzioni degli anni, le eclissi del Sole e della Luna, le congiunzioni dei pianeti superiori. Questa successione si discosta da quella istituita da Abû Ma‘shar nel De magnis coniunctionibus e criticata da Ciruelo, dove le congiunzioni dei pianeti superiori ottengono il primo posto, e conviene maggiormente con l’ordinamento di Tolemeo. Appare, invero, che Mâshâ’allâh abbia fuso gli elementi elaborati dall’astrologia sasanide, quali la teoria delle grandi congiunzioni, nell’astrologia ellenistica, dove le eclissi dei luminari costituiscono il momento primo e privilegiato del pronostico universale. La necessità di questa fusione deve essersi imposta assai presto alla riflessione degli astrologi arabi. Leggiamo in ‘Alî ibn Abî ar-Rijâl: «Alcuni fra i primi esperti dell’arte traggono tutti i significati degli eventi universali dalle eclissi che si verificano negli anni delle congiunzioni dei pianeti, unendole con le rivoluzioni degli anni. Ed è questa l’opinione di Tolemeo, a cui si deve senz’altro dare la più grande credibilità in tutti codesti giudizi. Concordano con questa opinione Mahomet filius Geber Albategni e tutti coloro che seguono la via tolemaica» (c). Fra coloro che seguono la via tolemaica vi è ‘Aî ibn Ridwân, che nel suo commento al quadripartito espone questo metodo, che unisce tra loro elementi integrati della previsione, le eclissi e le congiunzioni dei pianeti superiori (d). Dalla lettura del commento di ibn Ridwân questo metodo passerà poi nell’astrologia medievale.

  1. Il fondamento del circolo delle stelle e come operano in questo mondo
  2. La diversità dell’impronta delle azioni delle stelle nelle varie regioni della terra
  3. La natura dei segni
  4. La rivoluzione degli anni
  5. L’eclisse della Luna e il suo significato
  6. Le diverse condizioni del tempo in conformità alle mutazioni degli stati dei pianeti
  7. L’eclisse del Sole e il suo significato
  8. La congiunzione di tutti i pianeti e il loro effetto
  9. La congiunzione dei pianeti superiori
  10. La congiunzione maggiore
  11. La congiunzione media
  12. La congiunzione minore


a. Astrologo giudeo originario di Bassora, vissuto tra la fine dell’VIII e l’inizio del IX secolo. Fu tra gli astrologi che introdussero elementi dell’astrologia sassanide nella cultura astronomica araba e fra quelli che parteciparono al consiglio sulla fondazione di Baghdad il 30 luglio del 762. Il suo libro sulle congiunzioni dei pianeti superiori (Sulle congiunzioni, le nazioni e le religioni) ci è pervenuto nel riassunto di Ibn Hibintâ, edito da E.S. Kennedy e D. Pingree, The Astrological History of Mâsha‘allâh, Cambridge Mass. 1971, pp. 1-38.

b. Il testo ebraico è stato tradotto in inglese da B. Goldstein, The Book on Eclipses of Masha’allah, Physis, rivista internazionale di storia della scienza, 1964, pp. 205-213.

c. Preclarissimus liber completus in iudiciis astrorum..., Venetiis 1523, VIII, 1 (fo. 73va). Abû ‘Abd Allâh Muhammad ibn Jâbir ibn Simân al-Battânî compose, secondo la testimonianza di Ibn al-Qiftî e di an-Nadîm un commento al quadripartito tolemaico che non ci è rimasto, cfr. Al-Battânî sive Albatenii Opus Astronomicum, ed. C.A. Nallino, Mediolani 1903, I, pag. IX. Un’altra testimonianza è in Sâ‘id al-Andalusî, Science in the Medieval World. Book of the Categories of Nations, transl. ed. by S.I. Salem, A. Kumar, Austin 1991, pag. 52. Di al-Battânî ci è rimasto un manoscritto (Ankara Saib 199) Fâdalâ‘il al-qirânât wa‘l-kusûfât (Sui significati delle congiunzioni e delle eclissi), la cui pubblicazione è imminente da parte di E.S. Kennedy e T. Suzuki.

d. Liber quadripartiti Ptholemei... cum commento Haly Heben Rodan, Venetiis 1493, fo. 39v.


Trattato di Mâsha‘allâh sulle eclissi del Sole e della Luna,
sulle congiunzioni dei pianeti e sulle rivoluzioni degli anni
[1]



1. Capitolo primo sul fondamento del circolo e delle stelle e come operano in questo mondo

   Disse Mâsha‘allah che Dio altissimo creò la terra a similitudine della sfera e creò più in alto il circolo sempre in moto. Pose poi la terra fissa e immobile al centro del circolo, in modo che non piegasse né a destra, né a sinistra; pose poi in essa quattro elementi mobili [2] e fece sì che che si muovessero e mutassero in virtù del movimento dei sette pianeti. E la testa del drago, i segni e tutte le stelle condividono le operazioni e le nature dei sette pianeti. E l’azione dei pianeti in questo mondo è simile a quella della pietra del magnete verso il ferro, poiché come il magnete attrae il ferro a una certa distanza, così ogni creatura e tutto quanto è sulla terra sono generati dal moto dei pianeti ed ogni benessere, ogni avversità, ogni generazione e corruzione di tutte quante le cose terrene, dei vegetali e degli animali procede dai moti dei pianeti e dalle operazioni loro. Ne è prova la diversità condizione degli uomini, le loro diverse fortune e avversità. D’altro canto, vediamo che alcuni uomini assennati sono privi di ricchezze ed altri, che sono stolti, ne abbondano e di ciò non v’è una causa, poiché la fortuna e la sfortuna avvengono senza arbitrio e volontà dell’uomo, che rispetto agli venti fausti e infausti è passivo. Tutto ciò, invero, avviene per ordine divino ed è l’opera dei pianeti, la loro azione benefica e dannosa.


2. Capitolo secondo sulla diversità dell’impronta delle azioni delle stelle nelle varie regioni della terra

   Sappi che l’opera dei pianeti è diversa secondo le diverse regioni: alcuni pianeti sono benevoli verso alcune regioni, altri malevoli verso altre, secondo diverse disposizioni e pertanto chi ama la scienza deve conoscere le proprietà delle regioni e dei climi della terra. Ad esempio, nella terra degli Etiopi vi è sempre calore, in quella degli Slavi sempre freddo. E quando i pianeti significano agli abitanti dell’Etiopia un forte freddo, l’aria sarà temperata, quando ciò significano agli Slavi, la loro aria si corromperà e si spopolerà la loro regione. Per questo è necessario conoscere le proprietà dei climi e delle regioni della terra. Sappi inoltre che la scienza delle stelle è disciplina solenne e ciò che vi è di più degno in essa è questo medesimo: l’universale e quanto si compone di più cose, il comprendere le rivoluzioni [3] degli anni e le eclissi e tutti i loro significati. D’altro anto, ciò non è possibile senza la conoscenza delle nature dei segni e quali regioni, provincie, eventi generali ciascun segno significa. Di questo abbiamo già trattato nei nostri libri. Diamo nondimeno di queste cose una descrizione sommaria e iniziamo con l’aiuto di Dio.


3. Capitolo terzo sulla natura dei segni

   I segni sono dodici, in ogni segno vi sono 30 gradi, in ogni grado 60 minuti, in ogni minuto 60 secondi e così di seguito fino alla grandezza del punto, ovvero all’infinito. Questi sono i loro nomi: Aries, Taurus, etc. Ed essi hanno significato sul fuoco, l’aria, l’acqua e la terra. Tre sono infatti ignei: Aries, Leo, Sagittarius; tre terrei: Taurus, Virgo, Capricornus; tre aerei: Gemini, Libra, Aquarius; tre acquei: Cancer, Scorpio, Pisces. E i segni ignei sono caldi, gli acquei freddi; a loro volta son freddi i terrei, aldi gli aerei. Sappi poi che tutti i segni caldi sono maschili, i freddi femminili e tutti i maschili son diurni, i femminili notturni. Vi sono poi quattro segni mobili, in cui la stagione muta e sono Aries, Cancer, Libra, Capricornus; quattro sono fissi e in essi la stagione si consolida e sono Taurus, Leo, Scorpio, Aquarius; quattro infine sono bicorporei o comuni [4] ed in essi si uniscono due stati del tempo: sono Gemini, Virgo, Sagittarius, Pisces. Queste sono le nature dei segni.


4. Capitolo quarto sulla rivoluzione degli anni

   Quando vuoi sapere cosa accade nel mondo, piogge o venti o altro, determina il segno levante all’ora dell’ingresso del Sole nel primo punto di Aries e la posizione dei pianeti alla medesima ora e, eretta la figura, considera chi di loro presiede ad essa. [5] Se il pianeta è benevolo, significa beneficio nel mondo, se è malevolo o impedito, corruzione. Opera al medesimo modo nelle quattro conversioni dell’anno e nei mesi. [6] Sappi che quando, nella rivoluzione dell’anno, molti pianeti sono congiunti in segni acquei [7] significano abbondanza di piogge, [8] in segni ignei significano un calore eccessivo e secchezza o sterilità della terra, in segni aerei molti venti, in segni terrei gelo e neve. Allo stesso modo, quando, nelle quattro onversioni dell’anno, i pianeti sono in luoghi freddi, significano freddo intenso e un calore rimesso. [9] Sappi che quando Marte e Saturno dominano la figura e i pianeti benevoli non li osservano, significano guerre e distruzione nel mondo. E se Marte è signore del quadrante annuo dell’estate ed è in una delle case di Mercurio, significa molte piogge e pestilenze. Sappi che la forte siccità e la sterilità della terra o la scarsità del raccolto non proviene se non dalla congiunzione dei pianeti nei segni ignei. Comprendi, esamina secondo quanto ti dissi e verificherai.


5. Capitolo quinto sull’eclisse della Luna e il suo significato

   Messahallah disse: È necessario che tu consideri le eclissi dell’anno, sia le lunari che le solari [10] e determinare l’ascendente della medietà dell’eclissi e il pianeta che preside a codesto segno ascendente e alla figura: se è malevolo, significherà impedimento e rovina, se è benevolo un vantaggio. Sappi inoltre che l’eclisse di Luna in segni freddi significa un freddo intenso, negli aquatici una sovrabbondanza di piogge, se il tempo si presta ovvero se è inverno, ma in estate significa un tempo mite. Comprendi e verifica le condizioni restanti. Sappi inoltre che quando i pianeti benevoli osservano la Luna e l’accolgono, significa benefici e vantaggi.


6. Capitolo sesto sulle diverse condizioni del tempo in conformità alle mutazioni degli stati dei pianeti

   Messahallah disse: Quando vuoi conoscere in anticipo i vari stati del tempo nei diversi elementi del mondo corruttibile, devi sapere se i segni dei pianeti superiori (signa planetarum ponderosorum) sono caldi o freddi; se sono caldi, significheranno calore in estate e aria temperata nell’inverno e se [i pianeti superiori] sono in segni freddi, significheranno un inverno freddo ed un’estate mite. Al medesimo modo, se i pianeti fossero congiunti in segni acquei, significheranno nell’inverno abbondanza di piogge e guasteranno l’aria a causa delle piogge; in estate, al contrario, un’aria mite e molta umidità (multitudinem roris). Se procederai in codesto modo non commetterai errori. [11] I pianeti ponderosi sono Saturno, Giove e Marte e ad essi devi unire il Sole. [12] Sappi poi che quando i pianeti ponderosi sono in linea retta rispetto a una data regione, significano secchezza e sterilità della terra; quando invece sono lontani dalla regione, significano abbondanza di piogge. Per vicinanza intendo quando sono in segni settentrionali, per lontananza quando sono in segni meridionali. Sappi inoltre che quando i pianeti ponderosi sono tutti orientali, significano secchezza, quando sono occidentali abbondanza di piogge nell’inverno ed un’aria mite nell’estate. Allo stesso modo, al sorgere significano un tempo invernale mite ed un’estate eccessivamente secca.


7. Capitolo settimo sull’eclisse del Sole e il suo significato

   Messahallah disse: Sappi che l’eclisse del Sole significa un evento di una certa entità secondo la grandezza dell’eclisse ovvero se il Sole è eclissato per la quarta parte o più. La via del conoscere gli eventi connessi all’eclisse del Sole è la seguente: devi determinare l’ascendente della medietà dell’eclisse e i pianeti che hanno un dominio sulla figura dell’eclisse. Se i pianeti sono malevoli significano danno, perdita, morte dei re e dei ricchi. Se sono benevoli, significano un bene e una buona disposizione delle cose. Sappi che un’eclisse di Sole in Ariete significa la morte dei re e dei ricchi e secchezza o sterilità della terra e carestia, come pure negli altri segni di fuoo. Nei segni d’acqua significa abbondanza di piogge, da ui proviene un danno. E se i pianeti benevoli osservano diminuiscono il danno, mentre l’osservazione dei malevoli accresce il male e diminuisce il bene. Sappi inoltre che quando il Sole o la Luna sono significatori o dispositori della vita [13] in una qualche natività e si oscurano, significano un grave pericolo o malattia, se i pianeti benevoli non osservano.


8. Capitolo ottavo sulla congiunzione di tutti i pianeti e sul loro effetto

   Messahallah disse: La congiunzione dei pianeti significa le cose che accadono in questo mondo e le condizioni loro. Tutto ciò si esamina al tempo della congiunzione dei pianeti superiori e degli inferiori. E se i pianeti benevoli predominano nella figura della congiunzione significano un bene e felici effetti, al ontrario, se predominano i malevoli, significano danno e cattivi effetti. Sappi inoltre che quando i pianeti sono congiunti in un qualche segno, indicano un grande danno secondo la qualità di quel medesimo segno. Se, ad esempio, sono congiunti in segni acquei, significherà danno dalle piogge e così negli altri segni. Se sono congiunti in segni femminili, significherà pestilenza e morte agli esservi viventi di sesso femminile e la medesima cosa diciamo riguardo ai segni maschili. Sappi ancora che quando le congiunzioni e le eclissi dei luminari avvengono in segni fissi, significano il perdurare del danno e la sua forza, ma in segni comuni indicano la mediocrità. Analoghe cose intendi riguardo ai benefici.


9. Capitolo nono sulla congiunzione dei pianeti superiori

   Messahallah disse: Sappi che dalla congiunzione dei pianeti superiori conseguono eventi grandi e mirabili e ciò avviene in virtù della lentezza del loro moto. Quando i tre pianeti sono congiunti nel medesimo confine o nel medesimo volto, [14] ed il Sole li osserva, significano l’annientamento dei regimi politici e dei regni e i loro mutamenti ed eventi grandissimi, [15] secondo la quantità di forza di chi, tra loro, vince e predomina sui segni. Questa è la congiunzione massima dei pianeti superiori e ha significato sulla profezia, sulla distruzione di alcune regioni e sui più grandi eventi e soprattutto se uno dei pianeti inferiori coopera ad essi. [16] Sappi che il più forte di loro è il significatore e se è benevolo significa benessere, se è malevolo danno e travagli. Sappi inoltre che quando questi pianeti sono congiunti nelle loro esaltazioni, significano un bene, una condizione di progresso, molte guerre e l’apparizione di miracoli; ma se sono congiunti nelle proprie cadute, significano danno, perdite, sechezza e sterilità della terra e carestia, se non sono volti al bene. Sappi inoltre che quando sono congiunti in segno igneo significano altresì sterilità della terra, in segno acqueo abbondanza di piogge, in segno aereo la violenza dei venti, in segno terreo l’eccesso del freddo e le perdite. E quando si congiungono in segni maschili significa la diminuzione degli esseri maschili ed allo stesso modo riguardo ai segni femminili.


10. Capitolo decimo sulla congiunzione maggiore

   Messahallah disse: Già abbiamo detto che gli eventi principali provengono dalla congiunzione maggiore, che è la congiunzione dei pianeti superiori. Vi sono tuttavia diverse congiunzioni dei pianeti superiori che hano significato sugli accadimenti più importanti. La congiunzione di Saturno e di Giove è la congiunzione massima e ha significato sia sui grandi eventi, sia sui regimi. Mediante essa si ha conoscenza degli eventi osservando l’ascendente e i pianeti nell’ora della congiunzione e considerando chi di loro ha dominio sulla figura. Se il dominatore è benevolo significa benefici e una condizione di progresso, se è malevolo, perdite, siccità, sterilità della terra, guerre.Sappi che quando Giove è più forte di Saturno, indicherà un bene in quella congiunzione, ma se Saturno prevale, significherà guerre e travagli. E la loro congiunzione in segni di fuoco e d’aria significa secchezza e sterilità della terra, l’alto prezzo delle derrate; nei segni di terra, la distruzione delle sementi e la carestia; nei segni d’acqua, ecesso di piogge e pestilenze. Queste cose, nondimeno, a condizione che siano impediti, ma se fossero volti al bene, indicano ogni incremento e profitto in tutti i loro significati e la diminuzione dei mali. Sappi inoltre che quando la congiunzione maggiore è in un qualche angolo, massimamente al medio cielo, signifia l’apparizione di un re o di un profeta nella parte connesa a quel segno medesimo. E se quel segno medesimo e il suo signore sono volti al bene, è indice del suo trionfo e del suo dominio, ma se entrambi fossero impediti, è indice della sua morte e della sua umiliazione. La congiunzione, poi, ha da aspettarsi dopo determinati anni, e di questo abbiamo trattato altrove.


11. Capitolo undicesimo sulla congiunzione media

   Messahallah disse: La congiunzione media è quella di Marte e di Saturno, che ha significato sulle guerre e le contese. E se vuoi conoscere codesti eventi, considera il pianeta dominante nella figura della loro congiunzione: se è benevolo, indica benefici e condizione di progresso, se è malevolo indica danni ed ostacoli. Sappi inoltre che la loro congiunzione in segni umani significa grande copia di malattie negli uomini e la loro congiunzione in un qualche angolo [della rivoluzione] dell’anno significa la contrapposizione dei ricchi e dei re e molte guerre e codeste condizioni perdureranno finché [i pianeti] non si congiungono una seconda volta. La loro congiunzione in segni ignei significa sechezza e sterilità della terra, negli aerei significa venti, negli acquei grandi piogge e nei terrei gelo e neve e freddo intenso. Sappi infine che quando i pianeti benevoli osservano sminuiscono il male, ma i malevoli l’acrescono. Verifica secondo quanto ti ho esposto e non cadrai in errore, con l’aiuto di Dio.


12. Capitolo dodicesimo sulla congiunzione minore

   Messahallah disse: La congiunzione minore è la congiunzione di Giove e Marte e signifia piogge e nevi e corruzione dell’aria e guerra. Se nella loro congiunzione un benevolo prevale, indica un beneficio, seprevale un malevolo, un danno. Sappi che quando Giove e Marte si uniscono nell’ascendente [della rivoluzione] dell’anno o in qualche altro angolo indicano controversie tra i re, se i pianeti benevoli non osservano. Sappi inoltre che ogni qualvolta un pianeta malevolo fosse unito ad un malevolo, apparirà la natura del più forte. E quando un malevolo fosse unito ad un altro malevolo, vi sarà eccesso nel danno, a condizione che il pianeta che prevale sulla congiunzione non sia volto al bene. Comprendi bene: con questo detto, che è uno dei segreti della scienza degli astri, poniamo fine al presente trattato. È così completato il libro di Messahallah, tradotto dall’arabo in latino da Giovanni di Siviglia


NOTE

1. Incipit epistola Messehallach in rebus eclipsium solis et lune et in coniunctionibus planetarum ac revolutionibus annorum breviter elucidata et sunt in ea xii capitula, ms. BN-Paris lat. 7432 fo. 151v-156v. La sigla G si riferisce alla versione di B. Goldstein (cfr. Introduzione, n.8).

2. G: «He made the four realms (toladôt) namely, minerals (dômem), plants, animals, and sentient beings (margîsh])».

3. Il termine ebraico è teqûfah, che Goldstein traduce “epoch” ed è analogo al greco tropê (cfr. il latino conversio). Teqûfah designa quindi, come la tropê, ogni inizio di stagione e, in senso astrologico, equivale al termine greco enallagê (tou` etous), conversio seu revolutio annorum.

4. memussakhîm, che Goldstein traduce “temperate” ovvero commisti.

5. G: «Know the ruler of the ascendant».

6. Il testo ebraico omette: e nei mesi.

7. G: «If there is a conjunction...».

8. G: «It is an indication of much water and rain».

9. G: «If they are in the earthy signs which are cold, it is an indication of coldness or moderate heat».

10. G: «When the sun and the moon are eclipsed, you must find out whether they are completely eclipsed or only partially eclipsed».

11. G: «It is well-attested that this truly comes to pass with the decree of God».

12. «The heavy planets are Saturn, Jupiter and Mars, and there is some relation (lit. division) of these to the sun».

13. «Scito etiam quod cum sol vel luna fuerint hileg vel alchochoden alicuius et obscuratus fuerit significabunt ei cuius fuerit hileg vel alchohoden periculum magnum vel infirmitatem gravem»; G: «If the sun and the moon are in the zodiacal sign of ’adam ’ilsh nîqôl dîb at the time of the eclipse...».

14. In uno termino vel facie, terminus, confine, ebr. gevûl; facies, volto, ebr. panîm.

15. res maximas, G: ancient things.

16. «Et maxime si auxiliatus fuerit eis aliquis planetarum inferiorum»; G: «and more if one of the inner planets is in aspect to them».


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