Efestione Tebano

Tre geniture di Antigono di Nicea. (1)



  Efestione Tebano, dopo aver parafrasato il capitolo sulle dignità del quadripartitum tolemaico (IV, 3) e aver riferito le opinioni di Doroteo e di Porfirio, ci riporta la genitura dell’imperatore Adriano tratta dagli scritti di Antigono di Nicea, astrologo del II secolo d.C. Il nativo venne riconosciuto da W. Kroll come l’imperatore Adriano (CCAG VI, pag. 67). Egli fu acclamato imperatore all’età di 42 anni e morì il 10 Luglio del 138 nel suo sessantatreesimo anno. Era nato a Italica, nel sud della Spagna, il 24 gennaio del 76, da Aelius Afer e da Domitia Paulina. Suo prozio Elio Adriano, che fu esperto dei moti celesti, gli aveva pronosticato l'impero (Scriptores Historiae Augustae, Hadr. 2,4). Dopo aver perso il padre nell'85, venne affidato dalla madre a due tutori, tra i quali Traiano, ma forse l'astrologo fa riferimento all'adozione di Adriano da parte di Nerva, cfr. F.H. Cramer, Astrology in Roman Law and Politics, Philadelphia 1954, 170. La passione agli studi gli valse il soprannome di Graeculus, cfr. Plin. epist. 10,40. Le discordie nel suo parentado fanno riferimento alla congiura di suo nipote Pedanio Fosco, la cui genitura è l’ultima della serie, come congettura F. Cumont (CCAG VIII/2 pag. 85, n. 1). Quanto alla seconda natività, Cramer (op. cit. pag. 177) ritiene sia quella del nonno di Pedanio, Serviano. Entrambi furono condannati a morte da Adriano tra il 136 e il 138. Queste natività sono state parzialmente tradotte da Neugebauer e van Hösen (2). Quella di Adriano è del 24 gennaio 76, quella di Serviano del 5 aprile 40, quella di Pedanio Fosco del 6 aprile 113.

Traduzione e note di Giuseppe Bezza

Ms. phil. gr. Vindob. 108, fo. 301.


1. L’imperatore Adriano.

  Orsù, dunque, esponiamo ora questo metodo con cui gli altri, intendo dire quanti si riferivano a Petosiride e a Nechepso, esaminavano le geniture, e fra essi vi è appunto Antigono di Nicea. Nacque, egli narra, un uomo allorché il Sole era all'ottavo grado dell'Acquario e la Luna, Giove e l'oroscopo, tutti e tre nel primo grado dell'Acquario. Saturno a 10 gradi del Capricorno, Mercurio presso di lui a 12 gradi, Venere a 12 gradi dei Pesci e Marte presso di lei a 22 gradi e il sommo del cielo nel XXII grado dello Scorpione.

  In siffatta figura Saturno, maestro (hoikodespotes) (3) della Luna, trovandosi nel proprio domicilio, concede i suoi anni completi, ovvero 56; e giacché Venere gli dà testimonianza, concede altri 8 anni, in totale 64 anni. Dopo anni 61 e mesi 10 il grado dell'oroscopo e la Luna giungono al quadrato di Saturno e purtuttavia esso non distrugge la vita, in quanto Venere testimonia in secondo tempo.

  Costui, per il quale fu computata la natività, venne adottato da un imperatore suo parente e, dopo essere vissuto con lui due anni, divenne a sua volta imperatore all'età di 42 anni. Egli era colto ed assennato e fu onorato nei templi e nei santuari. Ed essendosi unito una sola volta con una donna vergine, non ebbe figli. Ed ebbe una sola sorella. Ed ebbe discordie con i suoi parenti ed ebbe conflitti con loro. Giunto poi all'età di 63 anni morì di idropisia, soccombendo per mancanza di respiro.

  L'esame di questi eventi è il seguente: divenne imperatore per la presenza di entrambi i luminari all'oroscopo e soprattutto perché la Luna, luminare del tempo (4), si applicava per gradi all'oroscopo e a Giove, che era sul punto di compiere la sua fase orientale nello spazio di sette giorni (5). Inoltre gli astri che facevano corteo alla Luna erano in luoghi a loro familiari, essendo Venere nella propria esaltazione e Marte nella propria triplicità ed occupando entrambi i propri gradi, in luoghi propri (idiotopountes) e sorgenti dopo la Luna. Ed anche il Sole, ordinatore del mondo, fa corteo (6) alla Luna, essendo posto nei gradi che seguono ad essa; e a sua volta ha, come astri del proprio corteo Saturno, posto nel suo proprio domicilio, e Mercurio, entrambi al loro sorgere mattutino. Occorre altresì notare che la Luna sta per unirsi ad una stella brillante posta al ventesimo grado (dell'Acquario) (7) giacché non occorre osservare soltanto l'applicarsi della Luna ai pianeti, ma anche alle stelle inerranti.

  Nacque assai virile ed amabile, in virtù della presenza di entrambi i luminari in un angolo, in particolare all'oroscopo ed in un segno umano e maschile. Ed assennato e istruito e profondo d'animo, giacché Mercurio è nella sua fase mattutina con Saturno nel dodicesimo luogo ed in corteo al Sole. Ciò si manifestò in giovane età per la fase (degli astri): sempre, infatti, gli astri che compiono l’apparizione mattutina producono i loro effetti in gioventù, mentre i vespertini mostrano più tardi le loro opere.

  Occorre poi osservare il maestro del luogo che culmina: se è ben posto e se osserva il luogo. Invero, se è orientale rende l'uomo chiaro, felice nelle sue azioni, difficilmente confutabile; ma altresì se è occidentale e nondimeno ben disposto, come in effetti nella presente figura è lo stato di Marte, signore dello Scorpione, posto nella propria triplicità, nei propri gradi e osservante il sommo del cielo. Se per contro il signore del culmine è mal posto produce le cose contrarie.

  Quando poi i signori dei luoghi non attivi (achremaistoi topoi) si trovano in luoghi attivi (chrematstikà) (8) mostrano la modestia dell'esistenza. Ora, ciò che vi è di più nobile, generoso e munifico ed efficace lo arreca la stella di Giove sita all'oroscopo, in corteo al Sole e coangolare alla Luna. Mentre le molte avversità e insidie sono rappresentate dallo stato dei luminari circondati dai due malefici: Saturno orientale mattutino e in corteo al Sole e Marte occidentale. Se vinse la loro perniciosità fu soprattutto per la presenza di Mercurio con Saturno nel suo domicilio ed entrambi nel XII luogo.

  Fu inoltre stimato ed onorato da tutti e ciò avvenne in virtù di Giove angolare ed in corteo al Sole: sempre infatti quando la stella di Giove è in corteo al Sole e alla Luna rende il nativo stimato ed onorato dai più potenti e dai parigrado. Egli poi beneficiò molti e da molti fu onorato per la presenza angolare del Sole e della Luna, che ricevono corteo dai cinque pianeti, tutti posti in luoghi familiari. Giacché in generale, il Sole o la Luna od entrambi, posti negli angoli operosi - quali appunto l'oroscopo e il culmine - e riceventi conveniente corteo da tutti gli astri erranti, creano i sovrani che hanno signoria su moltissimi popoli. Infine, Mercurio e Saturno nel XII luogo e nella loro fase orientale e mattutina e in corteo al Sole fanno il nativo saggio, istruito e incline piuttosto all'inganno che desideroso di bene.

  Egli si unì ad una sola donna vergine non per la costituzione della stella di Venere, ma perché la Luna si muove sotto i raggi del Sole. In effetti, in ogni tema, allorché Venere occupa un qualche angolo o luogo succedente e la Luna compie ad essa applicazioni e agli astri presenti con Venere o che testimoniano Venere, procura a chi così nasce molte unioni; ma se la sola Luna compie applicazioni a Venere, indica allora la monogamia; se invece la Luna non si applica né a Venere né ad alcun astro che testimoni Venere o sia ad essa compresente, e compie una fase sinodica o panselenica - essendo nondimeno Venere unita a qualche astro - fa allora i monogami, come nella presente genitura.

  E per quanto riguarda la scarsità dei fratelli - ebbe egli infatti una sola sorella - è denotata dalla applicazione della Luna: la Luna, infatti, prima di giungere al sinodo con il Sole, si applica unicamente all'astro di Giove. Se al contrario compisse applicazione, vuoi per corpo, vuoi per testimonianza, a più di un astro darebbe più di un fratello. Coloro, infatti, nelle cui geniture la Luna si applica, prima di giungere a una data fase, a diversi astri erranti, hanno altrettanti fratelli; i benefici danno fratelli quando ricevono l'applicazione della Luna, i malefici li negano; in particolare i benefici danno buoni fratelli quando appaiono negli angoli o nei luoghi succedenti, purché abbiano un rapporto conveniente con i luminari; allo stesso modo i malefici li negano quando hanno un rapporto inconveniente con i luminari. Occorre poi considerare la diversità dei segni, giacché i segni di due corpi e i tropici e quelli di abbondante seme (9) sono cagione di più fratelli, quando hanno autorità su questo argomento. Infine: perché la Luna, che si applica all'astro di Giove, stella mascolina, non diede un fratello maschio? Perché il Sole, sorgendo all'oroscopo in segno maschile e accogliendo l'applicazione della Luna, è cagione, in massima parte, dell'assenza di fratelli maschi.

  Fu altresì senza prole e ciò è dato dalla posizione del Sole all'oroscopo. Sempre infatti quando il Sole appare al suo sorgere causa assenza di figli. E per quali motivi ebbe dissensi con i propri parenti? perché Mercurio si trova con Saturno. E qual è la cagione della sua adozione? l'essere Giove coangolare alla Luna nel primo segno (10). E per quale motivo soffrì di idropisia e dispnea e morì di cattiva morte? perché i malefici circondano i due luminari, tutti gli astri trovandosi in segni umidi e l'angolo del tramonto posto in segno terrestre (11) circondato per figura dai malefici; da ciò potremmo inferire il manifestarsi dell'idropisia e della dispnea. Sempre infatti, quando i malefici circondano il Sole o la Luna od entrambi - posti negli angoli - sono cagione di cattiva morte.

  Riguardo a tale argomento occorre osservare anche il terzo e il settimo e il quarantesimo giorno della nascita. Osserviamo pertanto nel quarantesimo giorno della predetta genitura la Luna in Cancro, Marte in Ariete, sicché in quel giorno i due astri malefici osservano la Luna, Saturno con la figura del diametro, Marte con quella del quadrato destro. Anche ciò fu cagione di una cattiva morte. Invero sappi che in quei giorni non occorre osservare soltanto la Luna, ma la posizione di tutti gli altri astri, non diversamente dall'osservazione di una genitura.

  Dopo quanti anni di vita morirà? Giacché troviamo l'afeta nel medesimo grado dell'oroscopo, morirà dopo aver vissuto tanti anni quanti sono i gradi ascensionali dell'afeta al lato quadrato, ovvero fino al primo grado del Toro; e quando l'afeta, entro questo arco, si unisce ai malefici, provoca pericoli come pure quando si unisce al Sole.


2. Serviano.

  Queste cose espone in modo conciso, seguendo i detti degli antichi, Antigono di Nicea riguardo a questa prima genitura. Tramanda poi una seconda natività. Nacque un tale essendo il Sole in Ariete a 19 gradi, confini di Mercurio, la Luna in Gemelli a 15 gradi, confini di Venere, Saturno in Bilancia a 20 gradi, confini di Giove, acronico (12), Giove in Acquario a 6 gradi, confini di Mercurio, in fase orientale mattutina, Marte in Ariete a 15 gradi, confini di Mercurio, Venere in Ariete a 5 gradi, confini di Giove e Mercurio a 6 gradi, confini di Giove, questi ultimi tre astri essendo sotto i raggi del Sole (upò; dysin); l'oroscopo in Cancro a gradi 24. Signoreggia la genitura, egli dice, Marte. Il terzo giorno della Luna è in Cancro, il settimo in Vergine, il quarantesimo in Scorpione.

  Ora, chi ha una tale costellazione è illustre fra gli illustri, ha dominio e potere su molti, assai ricco, giacché nel triangolo di Saturno vi sono la Luna e Giove, l'una in Gemelli, l'altro in Acquario; ingiusto ed impunito (13), per la presenza di Marte e Mercurio al sommo del cielo, entrambi nascosti nella luce del Sole. Egli è illustre per la presenza di quattro astri al sommo del cielo. Ed inoltre in quanto la sizigia precedente avvenne nel medesimo segno. Invero la sizi-gia precedente non ha debole energia quando trovasi in un angolo, segnatamente all'oroscopo o al culmine. Rifiuta inoltre le unioni con le donne ed è sordido nelle unioni con maschi, soprattutto per la presenza di Marte con Venere e Mercurio in Ariete, segno impudico (14); e per essere Venere osservata da Saturno con figura diametrale ed inoltre per la presenza di tutti gli astri in segni maschili.

  In seguito il Sole si trova nella propria esaltazione e riceve corteo da astri che sorgono prima di esso nel medesimo segno e inoltre da Giove in Acquario - sempre infatti gli astri che sorgono prima del Sole fanno a lui corteo fino alla posizione quadrata - sicché tale genitura fu, come già detto, brillante ed insigne. Allo stesso modo la Luna crescente con figura di trigono verso Giove e Saturno lo fece prospero e ricco ed in patria ebbe molte offerte e doni. Né bisogna trascurare che tutti o la maggior parte degli astri nei propri segni o luoghi fanno coloro che hanno dignità e che sono illustri.

  Infine, gli anni di vita sono conosciuti dalla direzione del Sole al suo quadrato, essendo il Sole angolare ed essendosi verificata la sizigia precedente nel medesimo segno.


3. Pedanio Fosco.

  In tal modo occorre considerare le geniture. Ed egli ricorda una terza genitura, il cui nativo incorse nella rovina propria e dei suoi parenti, intorno all'età di 25 anni. Il Sole e l'oroscopo sono in Ariete, la Luna, in Toro, compie dopo tre giorni il suo sorgere vespertino, Mercurio e Saturno in Ariete orientali e sotto i raggi, Giove in Pesci al suo sorgere mattutino, la sorte della Luna in Toro, Venere in Pesci nella sua stazione mattutina, Marte in Acquario nel suo sorgere mattutino. Signoreggia la genitura, dice, la stella di Marte. Il terzo giorno della Luna in Gemelli, il settimo in Leone, il quarantesimo in Bilancia.

  Costui nacque da una stirpe illustre e grande, intendo sia da parte paterna che materna e, benché ricolmo di gloria, morì di morte violenta. Infatti, mosso da grandi speranze e stimando già di pervenire al regno, venne ingannato e nel suo venticinquesimo anno fu portato in giudizio di fronte al re e venne ucciso unitamente a un anziano della sua famiglia, da lui stesso falsamente accusato, precipitando così il proprio destino.

  Innanzitutto egli divenne illustre per la presenza del Sole all'oroscopo, ricevente corteo da Mercurio e da Giove. Fu mal consigliato e male ispirato per essere Mercurio e Saturno uniti nel domicilio di Marte e per questa medesima figura mandò in rovina uno della propria famiglia. Fu mandato a morte per essere la Luna in Scorpione, segno dalle membra amputate (15) e ricevente quadrato sinistro (aktinobolìa) da Marte, sito nel luogo succedente al culmine. Ed ebbe la sua rovina da un uomo, giacché Marte è in un segno umano.

  Era inoltre incline all'amore e amante della lotta (16); incline all'amore per l'essere Giove con Venere; amante della lotta per l'essere Marte in luogo succedente al culmine, e Mercurio in domicilio di Marte. Egli morì miseramente nel suo XXV anno, secondo i tempi ascensionali del Toro e dell'Acquario.

  Voglio ancora rammentare questa medesima procedura di osservazione in altre geniture, ove egli afferma semplicemente che sempre Venere, allorché è cadente dal sommo del cielo, produce negli uomini l'instabilità nelle unioni con le donne; similmente la semplice osservazione di Marte cadente rispetto al culmine indica l'instabilità delle donne nelle relazioni con gli uomini (17). Dichiara inoltre che sempre la Luna o alcuni astri erranti, che aumentano il loro moto in longitudine e in latitudine, essendo uniti a qualche stella brillante, come quella che è detta piccolo re e che è nel cuore del Leone nel quinto grado, creano grandi e illustri destini; allo stesso modo la stella che è a 20 gradi dell'Acquario (18). Quando poi la Luna piega (in longitudine) e in latitudine verso il quindicesimo grado del Toro (19) fa i ricchi, gli amministratori, i grandi dello Stato; ed anche al ventisettesimo grado (20) fa coloro che hanno un comando, che molto posseggono e che sono pii; e quando si volge verso la brillante stella che è al trentesimo grado (21) fa principi famosi e grandi ammiragli. Ed anche presso il settimo grado dello Scorpione (22) fa gli intimi dei re e i ministri e i consiglieri e gli ambasciatori e duci militari. In tal modo, egli dice, occorre congetturare dall'osservazione delle altre stelle brillanti.

  Dice in seguito che coloro la cui Luna si applica agli astri benefici, dopo essersi separata da stelle brillanti sono subordinati a coloro la cui Luna volge ad una brillante stella nel medesimo segno. Costoro poi non muoiono di morte violenta: vi sono infatti dei gradi che assistono, come afferma il re Nechepso nella sua esposizione generale. Allo stesso modo, per quanto riguarda le geniture oscure, tu osserverai la Luna che diminuisce il suo moto in longitudine e in latitudine e scema la luce e si dirige ai malefici. In tal modo infatti crea debolezze nel corpo e lo scontento nell'animo.





NOTE

1) Hephæstio Thebanus Apotelesmatica ed. D. Pingre, Lipsiæ 1973, II, 18; I, pp. 157-167.

2) O. Neugebauer, H.B. van Hösen, Greek Horoscopes (The American Philosophical Society), Philadelphia 1959, pp. 79-80; 90-91; 108-109.

3) oikodespótês non indica qui semplicemente il signore del domicilio, ma il signore della genitura, ovvero l'astro che ha dignità sul luogo dell'afeta (nella natività la Luna) e che gli Arabi chiamano con voce persiana kadkhudâh (alcochoden).

4) Luminare del tempo, phôs airetikón, è la Luna in una natività notturna, il Sole in una natività diurna.

5) L'astro posto sotto i raggi del Sole è privo di energia, sia esso benefico o malefico, purché non sorga dal Sole nello spazio di sette giorni dalla nascita, cfr. Rhetorio, CCAG. VIII/4 pag. 208,13.

6) Gli astri fanno corteo (doryphoría) alla Luna se sorgono dopo di essa, al Sole se sorgono prima di esso.

7) Forse la stella brillante del Piscis austrinus.

8) Luoghi attivi ed operosi sono, ad esempio, i cardini principali (l’oroscopo e la culminazione superiore), ma la loro definizione è più articolata.

9) Segni di abbondante seme sono Ariete, Toro e Pesci. Ma forse qui l'astrologo intende i segni poluvgona, di molti figli: Cancro, Pesci, Scorpione, cfr. CCAG I, pag. 140.

10) Il testo reca: nell'ottavo segno: ev ê’, che Pingree giustamente corregge in a’. Si ha infatti da escludere che qui si intenda l’Acquario come ottavo segno del Cancro, domicilio della Luna.

11) Terrestri, chersaîa, sono Ariete, Toro, Gemelli, Leone, Vergine, Bilancia, Sagttario.

12) Acronico è l'astro che si leva sul far della notte, ovvero che sorge al tramonto del Sole.

13) CCAG VIII/2, pag. 84,18: ádikos dè mê katêgoroúmenôs, Pingree: ádikôs d. m. k.

14) Segni impudichi o licenziosi, aselgê, sono ritenuti alcuni segni in cui vi sono stelle determinanti. Cfr. Rhetorio, CCAG VIII/4 c.67: In questi luoghi si osserva l'oroscopo e il luogo del tramonto e Venere e la Luna e la sorte della Luna e la sorte dell'amore. Cfr. Antioco, CCAG VII, pagg. 112ss; Liber Hermetis c. 25; CCAG V/1, pagg. 194ss.

15) zôdia melokopoúmena sono l'Ariete, Toro, Leone, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Pesci, cfr. Ludwich, op cit., 109.

16) D. Pingree (I, 165,27) preferisce la lezione filomónachos, che potremmo tradurre 'amante della solitudine', carattere che l’astrologia non fa provenire da Marte, ma da Saturno.

17) Cfr. Rhetorio, CCAG, VIII/4, p.164,15: «Venere nel IX luogo non è favorevole al matrimonio dell'uomo, così come Marte al matrimonio della donna».

18) Fomalhut, quae est super fluxum aquae, alpha Piscis austrini.

19) Betelgeuse, alpha Orionis.

20) Capella, alpha Aurigae.

21) Alnilam, alpha Orionis (?)

22) beta, delta, pi Scorpii: frons Scorpii: cfr. Liber Hermetis, Gundel 65: «Septimus gradus facit claros fortuna et in exercitu potestatem militarem habentes vel regiarum rerum fidei commissionem habentes».


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