LE ECLISSI INVERNALI
Eclisse totale di Luna del 21 dicembre 2010 (Catalog of lunar eclipses: Saros Series 125 - Umbral magnitude: 1.2561).Il fenomeno avrà inizio con l’ingresso nella penombra alle ore 05:28 TU, raggiungerà il suo massimo alle ore 08:17 TU e si avrà l’ultimo contatto con la penombra alle ore 11:06 TU. L'eclisse è completamente visibile solo nell'America del nord e del centro, e sarà allo zenith a sud della California.
Fonte immagine: http://eclipse.gsfc.nasa.gov/OH/OH2010.html#LE2010Dec21T
Si tratta di un'eclisse che sarebbe teoricamente visibile soltanto nelle sue primissime fasi anche dall'Italia, ma l'inizio dell'entrata nell'ombra si verifica quando la Luna sta tramontando all'Occaso e il cielo già rischiara per l'approssimarsi dell'alba. [Fonti: Nuovo Orione Diario Astronomico 2010; www.eclipse.org.uk; http://eclipse.gsfc.nasa.gov]. Quindi, siccome in Italia l'eclisse risulta invisibile per l'ora del massimo della totalità che si verifica alle 8:17 TU (con la Luna sotto l'orizzonte nel V luogo), la considereremo alla stregua di una sizigia plenilunica eclittica, domificando la figura per le 08:13:48 TU in cui avviene il sinodo dei luminari.
Eclisse parziale di Sole del 4 gennaio 2011 (Catalog of solar eclipses: Saros Series 151). La linea di centralità dell'eclisse inizia ad apparire all'alba presso l'Africa nord orientale, prosegue in Spagna, Francia, Gran Bretagna, nella penisola scandinava, dove tocca il suo massimo, nel nord della Federazione russa per poi discendere in Siberia e Mongolia, e terminare nella Cina centrale.
Fonte immagine: http://eclipse.gsfc.nasa.gov/OH/OH2011.html#SE2011Jan04P
Il fenomeno sarà visibile anche in Italia con un oscuramento considerevole. Vediamo infatti che a Trieste il massimo oscuramento si verificherà alle ore 8:17:25 e sarà del 66,68% , mentre a Cagliari si verificherà alle ore 8:02:11 e sarà del 54,37%. A Milano il massimo oscuramento avrà luogo alle ore 8:11:19 e sarà del 64,30%, mentre a Roma avverrà alle ore 8:10:21 e sarà del 60,73%. [Fonti: www.eclipse.org.uk; http://eclipse.gsfc.nasa.gov].
L'ECLISSE PARZIALE DI SOLE
DEL 4 GENNAIO 2011: IL TEMPO DEGLI EVENTI
Leggiamo in Tolemeo [Tetrabiblos II, 6] «Invero, le eclissi che si verificano nel medesimo tempo non giungono a compimento nelle medesime ore temporali in ogni località, né le medesime eclissi solari presentano ovunque la medesima grandezza dell'oscuramento, né un uguale tempo di durata. Pertanto determineremo, in ciascuna località che intrattiene un rapporto con il deliquio, gli angoli come fosse una genitura, secondo l'ora dell'eclissi e l'elevazione del polo; in seguito calcoleremo quante ore equinoziali dura l'oscuramento dell'eclisse in ciascun luogo».
Pertanto provvederemo a redigere la figura redatta per la centralità dell'eclisse alle coordinate e per l'ora di massima magnitudine di Roma, riportandone il giudizio completo.
Fonte immagine: http://www.eclipse.org.uk/eclipse/0122011/Rome_Italy_2011Jan04.png.
Inizio degli effetti: L'eclisse si verifica sulla cuspide del XII luogo, a una distanza oraria di 4.07, pertanto dista 1,93 dall'oroscopo. Quindi comincia ad agire circa 2 mesi più tardi, cioè dai primi di marzo 2011.
Durata degli effetti: L'oscuramento, che è piuttosto rilevante (60,73%) dura 2h 46'27". Trasformando in mesi esatti le ore temporali di distanza dell'eclisse dall'oroscopo, ricaviamo 2,774, pertanto gli effetti si protrarranno per 2 anni e 9 mesi, quindi fino ai primi di dicembre del 2013. Durata oscuramento: 2,774 ore = 2,774 anni = 33,29 mesi
Se ci atteniamo alla lettera al seguente enunciato di Tolemeo [Tetrabiblos, II,6] «...E per quanto riguarda sia gli inizi, sia le più veementi intensificazioni dell'evento, noi li dedurremo in forza della disposizione del luogo eclittico rispetto agli angoli. Giacché se il luogo cade presso l'orizzonte orientale, significa che i primi sintomi dell'evento appariranno nel primo quadrimestre a far tempo dall'eclissi e la sua forza compiuta nel primo terzo dell'intiero periodo della sua durata; se cade presso la culminazione superiore nel secondo quadrimestre e nel secondo terzo; se cade presso l'orizzonte occidentale nel terzo quadrimestre e nell'ultimo terzo della sua durata», dobbiamo ragionare per quadrimestri, cioè per settori, dove il 1° settore comprende la XII e l'XI casa, il 2° settore la X e la IX, il 3° settore l'VIII e la VII. Nel nostro caso l'eclisse solare cade nel I settore quindi i primi sintomi dell'evento appariranno nel primo quadrimestre a partire dalla data dell'eclisse. Esaminiamo nel dettaglio la seguente tabella:
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ipotesi 1
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ipotesi 2
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data
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mesi
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data
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mesi
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1) inizio degli effetti dell'eclisse |
4/1/2011
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0,00
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5/5/2011
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4,00
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2) inizio della forza compiuta |
4/1/2011
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0,00
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5/5/2011
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0,00
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3) fine della forza compiuta |
7/12/2011
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11,10
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7/4/2012
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11,10
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4) fine degli effetti dell'eclisse |
13/10/2013
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22,19
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11/2/2014
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22,19
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durata totale in anni |
2,77416
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33,29
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2,77416
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37,29
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osserviamo, dunque, che nell'ipotesi 1 la vita totale dell'eclisse inizia subito dopo l'eclisse e termina dopo 33,29 mesi, mentre nell'ipotesi 2 la vita dell'eclisse inizia 4 mesi dopo e termina 33,29 mesi dopo l'inizio degli effetti, e 37,29 mesi dopo l'eclisse. Per quanto riguarda invece il periodo di forza compiuta dell'eclisse, nell'ipotesi 1 si esplicherà a partire dal momento dell'eclisse fino a 11,10 mesi dopo; mentre nell'ipotesi 2 la forza compiuta si esplicherà dopo 4 mesi dall'eclisse e perdurerà per 11,10 mesi. Per un approfondimento sui tempi dell'eclisse vedi anche Il ciclone Nargis - Le eclissi visibili nel luogo dell'evento.
IL PLENILUNIO INVERNALE
Al fine di delineare le condizioni della stagione entrante esamineremo nel dettaglio la sizigia plenilunica, che precede di poco più di quindici ore il solstizio d’inverno, seguendone poi l’andamento attraverso l’osservazione dei successivi pleniluni e noviluni.
Dominatori. Saturno. Tutti i pianeti vantano forti diritti su uno o entrambi significatori:
- Saturno, orientale, veloce, visibile, in hairesis, posto in Bilancia, luogo della sua esaltazione e triplicità, è dominus del domicilio e dei confini dell'oroscopo, che osserva con preciso trigono e non ha dignità sulla sizigia cui impone l'epidekateia.
- Marte, sotto i raggi, nel luogo della sua esaltazione, vanta diritti su entrambi i significatori ed è configurato al Sole per corpo e assai precisamente per picco di declinazione, inoltre la Luna gli si applica con diametro dopo essersi separata dall'opposizione con il Sole.
- Venere, culminante nel luogo del suo esilio, detiene la triplicità dell'oroscopo a cui si configura con quadrato ed osserva con esagono mondano la sizigia.
- Giove, dominus della sizigia, posto nel suo domicilio e triplicità, le si configura con quadrato eclittico.
- Mercurio, sotto i raggi, è congiunto per corpo alla sizigia e sei giorni dopo compirà la levata eliaca mattutina recando testimonianza al Sole, inoltre è il pianeta da cui la Luna si separa prima del Plenilunio.
Attribuiamo pertanto il dominio a Saturno, tuttavia per le loro forti testimonianze dobbiamo tenere in debita considerazione anche tutti gli altri pianeti e, in particolar modo, Marte e Venere.
Qualità prevalenti. Freddo e leggera prevalenza dell'umido.
- Dominio di Saturno, orientale, veloce, visibile, è freddo ed umido.
- Sovrasta con quadrato eclittico Marte, molto secco, l'aspetto si perfezionerà il 29 dicembre.
- È in antiscia con Giove, umidissimo e sostanzialmente temperato nella sua qualità prima, che gli apporta ulteriore umidità. Il pianeta posto in segno e quadrante freddi significa il freddo e causa piogge e venti.
- Si pone al quadrato nel mondo con i luminari, imponendo l'epidekateia al Sole: tempo nuvoloso, tenebroso e umido, pioggia, neve e freddo.
- Marte, occidentale, sotto i raggi e nel suo picco di declinazione, è molto secco e ha perso tutto il suo calore.
- È in esagono eclittico a Venere, mattutina, lenta e visibile, che è umidissima e un poco fredda.
- È in esagono mondano a Giove, occidentale, veloce e visibile, posto in segno e quadrante freddi e umidi risulta umidissimo e ha perso quasi tutto il suo calore: neve.
- Ha familiarità per picco di declinazione con i luminari e con Mercurio: in inverno è un aspetto foriero di neve.
- Venere, orientale, lenta e visibile, è umidissima e un poco fredda. Indica molta umidità e piogge per essere al culmine, nel segno dello Scorpione, in trigono alla Luna e per configurarsi ai pianeti della pioggia.
- Giove e Mercurio il giorno successivo al Plenilunio perfezioneranno la loro quadratura che costituisce un'apertura delle porte ai venti.
- La sizigia che avviene nei confini di Marte sotto i raggi, si configura a tutti i pianeti:
- È congiunta nello zodiaco a Mercurio, retrogrado, che si sta approssimando alla sua stazione. Per Giovanni di Glogau, Mercurio unito al Sole per corpo in segno ventoso mostra la violenza dei venti e l'instabilità del tempo.
- È in esagono eclittico a Venere: umidità.
- È in parallelo di declinazione a Marte.
- È in quadrato eclittico a Giove che le apporta molta umidità.
- È in quadrato nel mondo a Saturno: nubi, neve, aere tenebroso, venti forti e tempeste.
- La Luna, che si configura a tutti gli astri, si separa dal diametro con Mercurio che la signoreggia per applicarsi al diametro con Marte, dominus dei suoi confini, ciò di norma arreca una perturbazione del clima ed umidità.
- I luminari sono nei confini dei malefici: il Sole di Marte e la Luna di Saturno.
- I luminari, Mercurio e Marte hanno familiarità per valori prossimi al picco di declinazione: minimi barici, venti impetuosi e neve.
- Sorge il XXIV grado del Capricorno, segno freddo e secco e dodecatemorio temperato e un poco umido.
- Culmina il XIX grado dello Scorpione, segno freddo e umido e dodecatemorio temporalesco ed igneo.
Esame delle stelle fisse. Sorgono Kaus Australis (Giove-Marte), Algedi e Dabih (Venere-Marte), Ascella (Giove-Saturno), Enif e Scheat (Marte-Mercurio), Sargas (Saturno-Venere). - Culminano: Zubenelgenubi (Saturno-Marte), Izar, la pulcherrima, epsilon Bootis (Saturno-Mercurio) e Zubenschamali (Giove-Mercurio) - Tramontano Almaaz, il capretto boreale (Marte-Mercurio) e la venefica Alphard, la brillante dell'Idra (Saturno-Venere). - Anticulminano le stelle nella coda dell'Ariete (Venere), la fredda umida e nubinosa Menkar, nella coda della Balena (Saturno), e una stella che agita l'atmosfera, Algol, la testa della Medusa (Giove-Saturno), che il 26 dicembre è al primo tramonto mattutino. - Tra il Sole e Mercurio si trova la nebula di Al-Sûfi [Collinder 399 Vulpeculae*, o CR399]. Saturno è con Auva (Mercurio-Venere) e con la Chioma di Berenice (Luna-Venere). - Marte è con la nebula dell'Aculeo dello Scorpione (Marte-Luna). - Venere è con Zubenelgenubi (Saturno-Marte) e con Izar (Saturno-Mercurio) - Il giorno della sizigia Antares è al suo sorgere eliaco, e Betelgeus, beta Orionis, è al suo ultimo sorgere vespertino, e il giorno seguente è al suo ultimo sorgere vespertino Alnilam, epsilon Orionis, favorendo lo spirare del favonio o Föhn.
* L'ammasso aperto CR399, conosciuto anche come ammasso di Brocchi (Brocchi's Cluster) o di Al-Sufi fu osservato e descritto per la prima volta dall'astronomo arabo Al-Sufi nel 964 nel suo Libro delle stelle fisse, e riscoperto di nuovo da Giovanni Battista Odierna nel XVII secolo. Non fu però riportato né dal Messier, né da William Herschel, e neppure dal catalogo NGC, probabilmente perché non veniva considerato un ammasso a tutti gli effetti, data la sua notevole estensione apparente, ma un semplice asterismo. L'oggetto è spesso chiamato ammasso di Brocchi per ricordare l'astrofilo americano D.F. Brocchi che ne creò una mappa negli anni '20 del Novecento. Il primo a catalogarlo fu Per Collinder, che nel 1931 lo inserì nel suo catalogo. (fonti: http://messier.obspm.fr/xtra/ngc/brocchi.html; http://it.wikipedia.org/wiki/Attaccapanni_%28astronomia%29)
Conclusioni. Saturno, dominus dell'oroscopo e della figura, è freddo e molto umido di per sé e per essere con la Chioma di Berenice. È forte a causa della sua fase, per essere posto nelle proprie dignità, sulla cuspide di un luogo operoso, e agisce conformemente alla sua natura essendo in hairesis. Il malefico si configura con quadrato nel mondo sia alla Sizigia sia alla Luna, conseguentemente genera nell'aere molta freddezza ed oscurità, con neve, gelo, forti venti e tempeste. Marte, sotto i raggi, che è secco e privo di calore, ha fortissimi diritti sui significatori , è il pianeta a cui la Luna si applica dopo la fase e signoreggia i confini della sizigia, ma è nel domicilio di Saturno il quale lo sovrasta con quadrato eclittico, è posto nel XII luogo disgiunto all'oroscopo, contro hairesis, nel suo picco di declinazione, ed è unito alla nebula dell'Aculeo dello Scorpione. Conseguentemente l'azione di Marte risulta indebolita, sia a causa della fase, sia per trovarsi in un luogo inoperoso, ed è più attaccabile da Saturno proprio per essere posto nel suo domicilio, il Capricorno. Inoltre, essendo contrario alla sua fazione opererà in maniera difforme e per la sua congiunzione con un'azemena agirà con danno, tale ipotesi è avvalorata dal fatto che Marte ha una familiarità per picco di declinazione con i luminari e con Mercurio, che potrebbe dar luogo a minimi barici, venti impetuosi e precipitazioni anche a carattere nevoso. Si ritiene pertanto che in questa sizigia invernale Marte apporti principalmente la sua secchezza a Saturno, contribuendo a provocare il gelo. Inoltre, per la presenza con la sizigia e con i malefici di nebule foriere di foschie e nebbie, quando le temperature saranno inferiori allo zero si potrà avere il fenomeno della galaverna. I pianeti della pioggia sono configurati: la Luna osserva con trigono un'umidissima Venere - che è con una stella della natura dei malefici - foriera di piogge per essere al culmine e nel segno dello Scorpione; entrambe, Luna e Venere, si configurano a Mercurio e a Marte, mentre al cardine ipogeo troviamo le umidissime stelle della coda dell'Ariete, la refrigerante Menkar e una stella tempestosa, umida e fredda, Algol. Giovanni di Glogau riporta che Marte in Capricorno (ma anche in Acquario e Scorpione) commisto con la Luna o con Venere o con Mercurio sotto i raggi, in inverno porta la neve, e la sizigia invernale risponde a tutti questi requisiti. Infatti, quando concorrono molti segnali di freddo e di umido, come nel nostro caso, le precipitazioni saranno a carattere nevoso. Il periodo in esame sarà caratterizzato da forti venti e da episodi tempestosi che sono avvalorati da tutta una serie di configurazioni: la sizigia unita a Mercurio nel ventoso Sagittario; Saturno, dominus della sizigia e del grado che sorge, che osserva la Luna con figura ostile, essendo entrambi in segni aerei; l'antiscia tra Giove e Saturno, la quadratura sovreminente di Mercurio al suo signore, Giove, e la contemporanea equidistanza fra i due pianeti; la familiarità per picco di declinazione tra Marte e Mercurio; la presenza al cardine occiduo del ventoso Capretto boreale.
L’ECLISSE PARZIALE DI SOLE DEL 4 GENNAIO 2011
Dominatori. Saturno-Venere.
- Saturno detiene il domicilio di entrambi i significatori e la triplicità dell'oroscopo, osserva il luogo dell'eclisse con quadrato eclittico ed è il pianeta che riceve l'applicazione della Luna dopo il sinodo.
- Venere culminante signoreggia la triplicità dell'eclisse, a cui si configura con esagono in mundo, e i confini dell'oroscopo che osserva con quadrato.
- Giove è dominus dei confini dell'eclisse cui si configura con esagono mondano ed equidistanza. Inoltre è il pianeta dal cui quadrato la Luna si separa prima dell'eclisse.
- Marte, combusto, detiene l'esaltazione del luogo dell'eclisse cui è congiunto nello zodiaco e in parallelo di declinazione per valori di picco. Non ha né dignità né aspetto con l'oroscopo.
Qualità prevalenti. Freddo e umido.
- Dominio di Saturno, orientale, veloce e visibile, è posto nelle proprie dignità, in hairesis, in luogo incongiunto all'oroscopo. È freddo ed umido.
- È in esagono a Mercurio mattutino, caldo e secco.
- Sovrasta con quadrato eclittico e trigono mondano Marte, combusto e corruttivo per essere nel suo picco di declinazione, che è secchissimo.
- Sovrasta con quadrato eclittico il luogo dell'eclisse.
- Partecipazione al dominio di Venere, mattutina, veloce, visibile, è fredda e molto umida.
- È in esagono eclittico al suo signore, Marte combusto, che è secchissimo. I due pianeti sono in minor receptio.
- È in trigono eclittico e mondano a Giove umidissimo, posto in segno e quadrante freddi.
- Venere ha la stessa declinazione di Sirio.
- I pianeti della pioggia si configurano reciprocamente.
- L'eclisse avviene in segno e quadrante umido e nei confini di Giove occidentale che posto in Pesci per Abû Mashar è temperato.
- Il luogo dell'eclisse è osservato:
- dal dominatore, Saturno, con quadrato eclittico sovreminente, ed è congiunto nello zodiaco e in parallelo di declinazione a Marte;
- da Venere, partecipante al dominio, con esagono mondano;
- da Giove con esagono mondano ed equidistanza.
- I luminari hanno familiarità per valori prossimi al picco di declinazione con Marte e con Mercurio, che assume in questa figura valenza di malefico.
- Sorge il X grado dell'Acquario, segno caldo e umido e dodecatemorio freddo ed acquoso.
- Culmina il I grado del Sagittario, segno caldo e secco e dodecatemorio ventoso.
Esame delle stelle fisse. Sorgono Sadalsuud e Sadalmelik (Saturno-Mercurio) e Markab (Marte-Mercurio). - Culminano la tempestosa Alphecca, la brillante nella Corona Boreale (Venere-Mercurio), Unukalhai la brillante nel Serpente di Ofiuco (Saturno-Marte), e le corruttive stelle della fronte dello Scorpione (Marte-Saturno). - Tramontano Menkalinan, nella spalla dell'Auriga (Giove-Saturno), il Praesepe (Marte-Luna) che l'11 gennaio è al suo ultimo sorgere vespertino, gli Asini (Marte-Sole), Castor (Mercurio), Acubens (Saturno-Mercurio) e Capella o la Capra (Giove-Saturno). - Anticulminano le Pleiadi con la nebula M45 (Luna-Marte). - Il Sole eclissato è con le stelle dell'occhio dell'Arciere (Sole-Marte) e con Sualocin e Rotanev, nella costellazione del Delfino che il 16 gennaio è al suo sorgere eliaco. - Venere è con Alphecca (Venere-Mercurio) ed ha la stessa declinazione di Sirius (Marte-Giove). - Saturno è con Auva, nella cintura della Vergine (Mercurio-Venere) e con la Chioma di Berenice (Luna-Venere). - Mercurio è con Vega, la brillante della Lira (Venere-Mercurio). - Marte è con Ascella (Giove-Marte). - Il giorno dell'eclisse vi è il sorgere eliaco di Altair, il cuore dell'Aquila (Marte-Giove). - Il giorno seguente vi è il primo tramonto mattutino di Elnath, il corno del Toro (Marte).
Conclusioni. Osserviamo che l'eclisse parziale di Sole si verifica in segno tropico per cui apporterà alterazioni e turbamenti atmosferici, in congiunzione ad un'azemena, le umidissime stelle dell'occhio dell'Arciere, nonché a Sualocin e Rotanev, della costellazione del Delfino che Placido associa ai diluvi e ai naufragi. Vi è poi un aforisma di Cardano (VII,34) in cui afferma che le eclissi in segni di terra presagiscono sterilità a causa della secchezza che arrecano. Tuttavia, come vedremo nel prosieguo, troveremo nella figura un'abbondanza di umidità anche se non mancheranno oltre a questo, altri elementi di secchezza che potranno concorrere alla formazione del gelo. Saturno, che è unito all'umida Chioma di Berenice, è dominus del luogo dell'eclisse che sovrasta con quadrato eclittico, del grado che sorge ed è il dominatore della figura determinando un danno a causa del freddo, ghiaccio e gelo. Il pianeta è nelle sue dignità per cui il significato è maggiore, inoltre causa venti freddi e secchi per il fatto di essere orientale in Bilancia. Il malefico, dunque, forte per la sua orientalità, agisce conformemente alla sua natura per essere concorde all'hairesis; inoltre, dopo il sinodo, riceve l'applicazione della Luna dando luogo ad una massima apertura delle porte fra un segno di terra e un segno d'aria che determinerà tempo nuvoloso e freddo, e Mercurio osserva causando precipitazioni. La Luna, molto fredda e secca, è sovrastata dal quadrato di Saturno, freddo ed umido, si configura ai benefici che le apportano abbondante umidità, ed è in antiscia con Mercurio e Marte, molto secchi, l'aspetto si perfezionerà il 10 gennaio. Saturno sovrasta con quadrato un secchissimo Marte, combusto e contrario all'hairesis, che signoreggia e che gli apporta del secco, contribuendo quindi alla formazione del gelo. Venere, partecipante al dominio, culmina nel segno dello Scorpione, osserva il suo signore Marte - con cui è in minor receptio - con largo esagono eclittico, è unita ad una stella tempestosa, Alphecca, e alle stelle corruttive della fronte dello Scorpione, inoltre per essere al Medio Cielo si configura alle umidissime Pleiadi e alla nebula M45 che anticulminano, all'umido e fosco Praesepe, agli Asini e alla tempestosa Capella all'Occaso. Pertanto si ritiene che Venere, oltre a causare il freddo per associarsi a Saturno nel dominio dell'eclisse, apporterà molta umidità e abbondanti precipitazioni per essere configurata ai pianeti della pioggia. Inoltre introdurrà un fattore di corruzione a causa della commistione con Marte, degli asterismi a cui è congiunta e per avere la stessa declinazione di Sirio. Analogamente alla precedente figura esaminata, anche qui Marte, secchissimo e privo di calore, è per così dire preso in suo possesso dal suo signore, Saturno, freddo ed umido, che lo sovrasta. Ne consegue che mentre il freddo predomina nettamente sul calore, che nella figura è quasi assente, gli elementi di secchezza apportati da Marte, ma anche da Mercurio, che sono legati da una familiarità per declinazione su valori prossimi al picco reciprocamente e con i luminari, causeranno venti impetuosi, neve e gelate.
In questa eclisse sono potenzialmente comprese condizioni meteorologiche avverse e vi è rischio che nel periodo di validità dell'eclisse si verifichino delle calamità naturali, specie quelle connesse all'abbondanza d'acqua, quali diluvi ed alluvioni. Infatti la figura presenta delle angolarità di stelle nocive e altri aspetti corruttivi, configurazioni che se successivamente e significativamente richiamate potrebbero dar luogo ad avvenimenti corruttivi. Infatti i malefici si configurano ai luminari con aspetto ostile, Marte è nel suo picco di declinazione, Saturno è con la Chioma di Berenice, Venere, partecipante al dominio, ha la stessa declinazione di Sirius, il Sole è con le stelle del Delfino che Placido associa ai diluvi e naufragi, anticulminano le Pleiadi, anch'esse associate ai diluvi, all'Occaso tramonta il Praesepe. Infine, per le fasi tolemaiche delle stelle fisse: il Sole sorge assieme alla nebula dell'Aculeo dello Scorpione; quando il Sole culmina, tramonta Saturno e anticulmina Sirius; quando il Sole tramonta, culminano le umidissime stelle dell'Acqua dell'Acquario.
* * *
La stagione invernale presenta un andamento altalenante. Il primo mese è caratterizzato da freddo intenso, in cui giornate secche, ventose e gelide si alterneranno ad altre perturbate foriere di abbondanti nevicate anche a bassa quota. Dal secondo mese inizia una fase di notevole variabilità sia per quanto riguarda le condizioni meteo sia per le temperature. Inizialmente si assisterà ad un temporaneo innalzamento termico, con temperature che potranno essere sopra la media stagionale, che favorirà la formazione di nebbie. Si alterneranno giornate fosche e nebbiose, ad altre nuvolose e piovose, ma non mancheranno giornate di tempo sereno in cui soffieranno impetuosi i venti freddi e secchi. Potranno verificarsi periodici inasprimenti del tempo con diminuzione delle temperature, precipitazioni abbondanti anche a carattere nevoso e fenomeni tempestosi. Brusca impennata dell'inverno nell'ultima quindicina della stagione, con forti venti, aria fredda ed umida e perturbazioni foriere di abbondanti precipitazioni che potranno assumere carattere nevoso. Vi è il rischio che si possano verificare inondazioni e tempeste in mare. A fine periodo probabile innalzamento termico con alternanza di piovaschi e rasserenamenti.
GIUDIZI SUI MESI E SULLE QUINDICINE
Esaminiamo ora nel dettaglio l’andamento dei mesi invernali in base all’esame delle figure successive. Ricordiamo che, essendo quella del 21 dicembre una sizigia plenilunica, per giudicare i due mesi che seguiranno considereremo i pleniluni e poi attraverso l’analisi dei noviluni approfondiremo le condizioni climatiche della seconda quindicina di ogni mese. In una pagina separata, Daniele Ferrero ha compilato la TABELLA DETTAGLIATA DEI FENOMENI ASTRONOMICI dell’inverno.
FASE
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DOMINIO
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GIUDIZIO
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21.12.2010
h 8:13:48
TU
plenilunio
eclittico
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qualità prevalenti:
freddo e leggera prevalenza dell'umido
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Abbiamo ampiamente trattato nella prima parte questa Sizigia invernale, nella quale i luminari sono testimoniati dai malefici comprendendovi anche Mercurio, e in cui l'elemento più caratterizzante è la quadratura sovreminente del dominatore, Saturno, freddo ed umido, a Marte in Capricorno, sotto i raggi, che è secco ed ha perso tutto il suo calore, e quindi non riesce a temperare il freddo di Saturno ma gli apporta del secco che contribuirà a provocare il gelo. I pianeti della pioggia reciprocamente configurati con Venere culminante nello Scorpione ci segnalano che nel periodo vi saranno abbondanti precipitazioni. E siccome nella figura ci sono molti elementi di freddo e di umido riteniamo che si potranno avere copiose nevicate quando le temperature non saranno troppo rigide per impedirlo.
Nella figura dell'ultimo quarto del 28 dicembre, Giove, dominus dell'oroscopo è in trigono eclittico e mondano con Venere, signora della Luna. Entrambi i pianeti sono umidissimi e freddi. La Luna, corruttiva per essere nel suo ventre meridionale, che è con la Chioma di Berenice, è in quadrato eclittico e in trigono mondano con un secchissimo Marte che ha perso tutto il suo calore, e poche ore dopo andrà al sinodo con Saturno, freddo ed umido. Il Sole è testimoniato da tutti i pianeti ed è osservato dai malefici: Saturno gli impone l'epidekateia, Marte è congiunto per corpo, inoltre il Sole e Marte hanno familiarità per picco di declinazione, introducendo un ulteriore elemento di corruzione. Giove posto all'Imocielo con le umidissime stelle dell'Acqua dell'Acquario (Saturno-Giove) si configura agli asterismi posti ai cardini: alle corruttive stelle della fronte dello Scorpione (Marte-Saturno) all'oroscopo, alla fosca Denebola (Saturno-Venere) al culmine, e ai numerosi asterismi posti all'Occaso quali le piovose Iadi (Saturno-Mercurio), le umidissime Pleiadi (Luna-Marte), le tempestose stelle nella cintura di Orione (Giove-Saturno) e Bellatrix (Marte-Mercurio), nonché due brillanti, Aldebaran (Marte) e Sirius (Marte-Giove). Il Sole è congiunto ad Altair, il cuore dell'Aquila (Marte-Giove) apportatrice di freddo e di venti, a Shaula e alla corruttiva nebula dell'Aculeo dello Scorpione (Mercurio-Marte) che il 29 gennaio compie il sorgere eliaco suscitando tempeste. Questa figura presenta nel complesso una maggior umidità rispetto al precedente Plenilunio.
IN SINTESI: Tempo freddo. Giornate secche e gelide si alterneranno ad altre in cui il cielo sarà coperto da nubi spesse e potranno verificarsi fenomeni tempestosi con nevicate abbondanti. Spireranno forti venti freddi, specie intorno al 27 dicembre e i primi giorni di gennaio. Gelate. Simile andamento anche dall'ultimo quarto ma con la presenza di maggior umidità. Forti venti specie intorno al 2 - 3 gennaio. |
4.01.2011
h 9:03:17
TU
novilunio
eclittico
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qualità prevalenti:
freddo e umido
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Esaminiamo qui la sizigia eclittica che si verifica 52'56" dopo l'eclisse calcolata per la sua centralità alle coordinate per Roma. Le due figure sono pressoché simili, ma vengono meno in questa figura l'angolarità e il dominio di Venere e troviamo altre stelle ai cardini e con alcuni pianeti. Saturno assume il dominio esclusivo di questo novilunio eclittico in cui appare ancora più stretto il rapporto tra i due malefici legati anche da un'equidistanza. La sizigia, oltre ad essere con le umide stelle dell'occhio dell'Arciere, è con la tempestosa Altair apportatrice di freddi e venti, che il giorno stesso compie la levata eliaca, e Saturno la sovrasta con quadrato: è un aspetto foriero di neve. Il dominatore è con Spica (Venere-Mercurio) significando mutamenti repentini del tempo e precipitazioni.
Sorge il XXIX grado dell'Acquario, segno caldo e umido e dodecatemorio freddo ed acquoso con la spina e la coda del Capricorno (Saturno-Giove), associate in inverno a freddi e neve. Culmina il XIV grado del Sagittario, segno caldo e secco e dodecatemorio ventoso, con stelle umide di natura Saturno-Venere, quali le vertebre dello Scorpione e Rosalhague, la brillante di Ofiuco; tramontano Regulus (Marte-Giove) e anticulminano le piovose e tempestose Iadi e la marziana Aldebaran.
Nella figura del primo quarto del 12 gennaio, la Luna, calda e un poco secca, è assediata dai malefici: si separa dal diametro eclittico con Saturno, freddo e debolmente umido, e si applica al quadrato con Marte combusto ed è in trigono a Mercurio, molto caldo e secco. Saturno sovrasta con quadrato eclittico il Sole che signoreggia. Venere, dominus dell'oroscopo, un poco fredda ed umida, è in parallelo nel mondo con un umidissimo Giove. Il Sole ha familiarità di declinazione per valori prossimi al picco con Marte e Mercurio entrambi molto secchi. Il giorno precedente la fase si è perfezionata la quadratura tra Mercurio e Giove, che costituisce un'apertura delle porte ai venti. Saturno con Spica causa mutamenti repentini del tempo e precipitazioni, la Luna è con l'umida Fomalhaut (Venere-Mercurio), mentre il Sole e Marte combusto culminano con la tempestosa Altair (Marte-Giove) nel segno freddo e secco del Capricorno. Sorge un segno freddo e secco con stelle di natura Marte-Mercurio, come i ventosi Capretti e Menkalinan, con la saturnina Diphda e con l'umida coda dell'Ariete; tramontano l'umida e fosca Chioma di Berenice, la ventosa Vindemiatrix (Saturno-Mercurio), le vertebre dello Scorpione (Saturno-Venere) e Zubenelgenubi (Saturno-Marte); anticulminano stelle secche e calde: Pollux (Marte), Castor (Mercurio) e Procyon (Mercurio e Marte). Nel complesso la figura presenta una maggiore secchezza rispetto al periodo precedente ed anche minor freddezza.
IN SINTESI: Periodo caratterizzato da freddo, oscurità atmosferica e condizioni di tempo prevalentemente umido e perturbato con precipitazioni che potranno essere localmente abbondanti e nevose. Forti venti specie intorno al 10 gennaio. A partire dal primo quarto giornate fredde, secche e ventose si alterneranno ad altre perturbate accompagnate da precipitazioni anche a carattere nevoso.
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19.01.2011
h 21:22:28
TU
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qualità prevalenti:
moderata prevalenza del caldo e dell' umido
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Il Plenilunio è dominato da Giove all'Occaso, umidissimo e un poco caldo, il quale è sovrastato con quadrato eclittico da Mercurio, nel suo picco di declinazione, all'Imocielo, caldo e molto secco: è un aspetto che muove fortemente i venti. Giove è in esagono eclittico e mondano a un secco Marte che è unito ad Altair, stella tempestosa di natura Marte-Giove (che il 24 gennaio va al suo tramonto eliaco), nonché alle umidissime stelle del Muso del Capricorno (Saturno-Venere). Partecipa al dominio Venere, moderatamente fredda ed umida, che è congiunta ad Antares, di natura Marte-Giove. Venere è assediata dai malefici: è in parallelo di declinazione con Marte, che è secco ed ha perso tutto il suo calore, ed è in esagono eclittico e mondano con Saturno, freddo ed umido, particolarmente efficace per essere nella sua stazione, il quale giace sullo stesso circolo orario di Arcturus (Giove-Marte), rendendo l'aere torbido nuvoloso e freddo favorendo le precipitazioni anche nevose. Gli aspetti di Venere con i due malefici si perfezioneranno il 23 gennaio. Il Plenilunio si verifica nei confini di Saturno orientale in Bilancia, che suscita venti freddi e secchi. La Luna, calda e umidissima, è sovrastata dal trigono eclittico e mondano di Giove che le apporta molta umidità, è opposta nello zodiaco e in mundo al secco Marte, ed è in antiparallelo di declinazione a Venere, rendendo il tempo torbido, pioggia e neve. Il Sole, Marte e Mercurio, posti nei domicili di Saturno, hanno familiarità per valori prossimi al picco di declinazione di segno negativo: è un aspetto che chi scrive ha frequentemente riscontrato in concomitanza del verificarsi di minimi depressionari ed è foriero di venti impetuosi e neve. Sarà possibile inoltre la formazione di nebbie per la presenza di nebule con il Sole e al cardine ipogeo.
Sorge il II grado della Bilancia, segno caldo e umido e dodecatemorio mutevole con la ventosa Vendemmiatrice. Culmina il II grado del Cancro, segno freddo ed umido e dodecatemorio nebuloso, con la brillante di Orione, la tempestosa Betelgeuse (Marte-Mercurio), tramonta Markab (Marte-Mercurio), anticulminano due asterismi che figurano nell'elenco delle azemena, la nebula M7 nell'Aculeo dello Scorpione e M8 la nebula della Laguna (Marte-Luna), le stelle poste nelle vertebre dello Scorpione (Saturno-Venere), la nociva Alnasl (Luna-Marte) e le stelle nell'arco dell'Arciere (Giove-Mercurio). Il Sole è con la nebula di Al-Sufi. Il giorno del Plenilunio il Delfino compie il suo sorgere eliaco favorendo i venti.
Nella figura dell'ultimo quarto del 26 gennaio, l'oroscopo è signoreggiato da Mercurio che tre giorni dopo compirà il tramonto eliaco mattutino, recando testimonianza al Sole. Il pianeta assume qui la valenza di malefico in quanto è fortemente commistionato a Saturno stazionario che lo signoreggia e lo sovrasta con quadrato eclittico, l'aspetto tra i due pianeti si perfeziona tre ore prima della fase: è un aspetto alterativo dell'aere che suscita piogge e venti. La Luna in Scorpione, molto fredda e un poco umida, è nelle dignità di Marte combusto a cui si sta applicando. Domina la fase Venere, anch'essa fredda ed umida, che signoreggia la triplicità della Luna e sta tramontando all'Occaso. Il dominatore è in parallelo di declinazione e in esagono mondano alla congiunzione Sole-Marte, che è unita alle umide stelle del Muso del Capricorno, è in antiscia a Mercurio caldo e molto secco, è in trigono nel mondo a un umido e caldo Giove, e in esagono eclittico a Saturno moderatamente secco e freddo. Sono configurazioni foriere di precipitazioni perché mettono il relazione i pianeti della pioggia.
IN SINTESI: Il secondo plenilunio invernale è contraddistinto da variabilità e da un innalzamento termico che localmente potrebbe favorire la formazione di nebbie. Si avranno giornate torbide e nuvolose accompagnate per lo più da piogge, alternate ad altre di tempo sereno in cui soffieranno impetuosi i venti secchi. Possibili perturbazioni a carattere tempestoso con forti venti, calo termico ed abbondanti piogge o nevicate, specie attorno al 23-25 gennaio. Dall'ultimo quarto alternanza di giornate piovose e ventose ad altre serene e temperature in diminuzione.
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3.02.2011
h 2:30:52
TU
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qualità prevalenti: freddo e umido
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Il Novilunio si verifica nel quadrante invernale, freddo ed umido, dove troviamo tutti i pianeti all'infuori di Saturno, dominus della sizigia, che è posto nel X luogo. La Luna, umida e fredda, è osservata soltanto dai malefici: è congiunta nello zodiaco e in mundo a un secco Marte combusto, a cui sta applicandosi, ed è sovrastata con trigono eclittico e mondano dal suo signore, Saturno che è retrogrado, significando piogge e neve. I due ponderosi dominano la figura ma non hanno aspetto reciproco. Giove, umido e debolmente caldo, è all'Imocielo con una stella umida e un poco fredda, la venusiana Alpheratz; si configura ai due pianeti inferiori, entrambi moderatamente freddi: con esagono eclittico a un secco Mercurio e con quadrato eclittico ad un'umida Venere, che è nel primo luogo, gli aspetti si perfezioneranno rispettivamente il 5 e il 6 febbraio. Mercurio e Venere sono in parallelo di declinazione su valori di picco. Sono tutte condizioni che apportano umidità e nuvole. Saturno, orientale e retrogrado, che è debolmente freddo e secco, oltre a sovrastare la sizigia si configura con trigono eclittico a Marte (l'aspetto si perfezionerà il 6 febbraio), e rispettivamente con trigono e con quadrato nel mondo a Mercurio e a Venere, favorendo venti, piogge o neve. Il Sole è in trigono con Saturno ed è in parallelo di declinazione con Marte: tempo tenebroso e nebbie.
Sorge il XIII grado del Sagittario, segno caldo e secco e dodecatemorio ventoso con Antares (Marte-Giove), che Tolemeo associa ai naufragi e alle inondazioni, Sabik (Saturno-Venere), Gienah (Venere-Mercurio) e la nebula di Al-Sufi. Culmina il IV grado della Bilancia, segno caldo e umido e dodecatemorio mutevole, con Denebola (Saturno-Venere) che offusca l'aere con cupe nubi, Gienah, gamma Corvi, della natura dei malefici, Zaniah (Mercurio-Venere) e la umida e fosca Chioma di Berenice (Luna-Marte). Tramontano le stelle tempestose poste nel Capo di Orione (Giove-Saturno) e le scompigliatrici Betelgeuse (Marte-Mercurio) e Algol (Giove-Saturno), nonché M34 la nebula sopra la testa della Medusa (Giove-Saturno). Anticulminano Alpheratz (Venere) ed Algenib, sull'ala di Pegaso (Marte-Mercurio). Il giorno stesso della fase il Delfino compie il suo tramonto eliaco, favorendo venti e neve.
Nella figura del primo quarto dell'11 febbraio domina Venere, fredda ed umida, che si pone al quadrato dei ponderosi: Saturno, moderatamente secco e freddo, la sovrasta con preciso quadrato mondano, e i due pianeti sono in mutua ricezione, mentre Giove, caldo e molto umido, dominus del grado che sorge, la osserva con quadrato eclittico. La Luna si configura con quadrato a Marte combusto, posto nel suo ventre sud, e a Mercurio: forti venti. Sorge il segno freddo e umido dei Pesci con le umidissime stelle dell'Acqua dell'Acquario (Saturno-Giove), culmina il Sagittario, segno caldo e umido e dodecatemorio ventoso, con Rasalhague (Saturno-Venere), Shaula e Lesath (Mercurio-Marte), anticulminano stelle tempestose, quali Rigel e Bellatrix e la cintura di Orione (Giove-Saturno) con M42 la nebula nella spada di Orione e la marziana Elnath.
IN SINTESI: Oscurità atmosferica e nebbie. Alternanza di giornate nuvolose con venti umidi, piogge e brine, ad altre perturbate con flessione delle temperature e precipitazioni che potranno assumere anche carattere nevoso. Possibilità che si verifichino locali fenomeni tempestosi. A partire dal primo quarto tempo torbido con piogge. Possibile peggioramento intorno al 14, 15 febbraio con fenomeni tempestosi accompagnati da precipitazioni anche nevose, venti e calo termico. |
18.02.2011
h 8:36:26
TU
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qualità prevalenti:
freddo e alternanza di umido e secco
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L'ultimo plenilunio invernale avviene nei confini di Saturno e sotto lo sguardo dei malefici: il Sole è congiunto per corpo a Marte e in largo trigono destro non reciproco con Saturno. In questa figura non vi è un dominatore comune a entrambi i significatori: Saturno retrogrado, moderatamente freddo e secco, domina sul Sole, mentre Venere, fredda ed umida, domina sul grado che sorge. Tuttavia fortissimo è il legame che lega questi due astri: sono in mutua ricezione e Venere al culmine è corruttiva sia per essere nel suo picco di declinazione, sia per essere configurata solo a Saturno, che la sovrasta con un quadrato eclittico e mondano che si perfeziona poche ore dopo la fase. L'aspetto reca tempo freddo, piogge o neve. Saturno è in trigono eclittico a Mercurio, caldo e un poco secco ma che è unito a stelle umidissime, dando luogo ad aria tenebrosissima, a forti venti e precipitazioni. La presenza di venti è confermata anche dalla congiunzione del Sole con Marte e Mercurio. Entrambi sono caldi e secchi come la Luna che li osserva con diametro eclittico e mondano: venti e rovesci. Si osserva in particolare che il 21 febbraio la Luna, corruttiva per essere nel suo ventre meridionale discendente, si congiunge al dominatore, Saturno, e nello stesso giorno Mercurio entra in Pesci; mentre Marte, combusto, entrerà in Pesci il 23 febbraio significando un mutamento del tempo con abbondanti precipitazioni.
Sorge il IV grado del Toro, segno freddo e secco, con la tempestosa Capella (Giove-Saturno), che il 19 febbraio compie il primo tramonto mattutino, e Almaaz (Marte-Mercurio), il ventoso capretto boreale. Culmina il XIX grado del Capricorno, segno freddo e secco e dodecatemorio umido con Rukbat-Alrami e Arkab (Giove-Saturno). Tramontano le stelle nella cintura della Vergine, Auva e Heze (Mercurio-Venere). Anticulminano Mekbuda (di natura Marte per Cardano, Venere-Saturno per Giuntini), Adhara e Wezan (Venere), Wasat (Saturno). Il Sole è con Markab (Marte-Mercurio) e con la nebula di Andromeda (Venere) e i pianeti sotto i suoi raggi, Marte e Mercurio, sono con le umide stelle della spina e nella coda del Capricorno (Saturno-Giove) e con le stelle nella testa di Pegaso, 34,35, 37 Pegasi, che hanno la loro stessa natura. Saturno con Spica (Venere-Mercurio) porta mutamenti repentini del tempo e precipitazioni. Il 20 febbraio l'umidissima e fosca Chioma di Berenice (Luna-Marte) è al suo ultimo sorgere vespertino, e la mercuriana Castor al primo tramonto mattutino.
Nella figura dell'ultimo quarto del 24 febbraio, la Luna fredda e secca è nel primo luogo, nelle dignità di Giove a cui sta applicandosi con trigono e con le corruttive stelle della fronte dello Scorpione della natura dei malefici. Giove, moderatamente caldo e molto umido, signoreggia i confini dell'oroscopo che osserva con trigono. La Luna è osservata con esagono nel mondo da Saturno retrogrado, debolmente freddo, ed è in quadrato eclittico alla congiunzione formata dal Sole con Marte e Mercurio, entrambi secchi. Sorge il segno dello Scorpione, umido e freddo, con Deneb, la coda del Cigno (Venere-Mercurio) e Rasalhague, la brillante di Ofiuco (Saturno-Venere), culmina la Vergine, segno freddo e secco e dodecatemorio umido e temporalesco, con le stelle del collo del Leone, tramontano le umide stelle della coda dell'Ariete, anticulmina l'umida Fomalhaut.
IN SINTESI: Condizioni di variabilità con conseguenti variazioni termiche: giornate fredde e secche si alterneranno ad altre nuvolose accompagnate da venti e rovesci. L'umidità talora sovrabbondante potrà dar luogo a nebbie. Possibili locali fenomeni tempestosi forieri di abbondanti precipitazioni anche a carattere nevoso. Forti venti. L'andamento prosegue anche nell'ultimo quarto, con alternanza di giornate serene e ventose ad altre umide e piovose, ma con un aumento delle temperature rispetto al periodo precedente. |
4.03.2011
h 20:47:02
TU
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qualità prevalenti:
freddo e umido
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La figura presenta un dominio composito: tutti i pianeti hanno forti diritti sui significatori e conseguentemente concorrono a formare il giudizio di questa ultima quindicina invernale.
Scegliamo quali dominatori principali Giove, signore della sizigia con cui è in antiparallelo di declinazione, e Venere, dominus dell'oroscopo, la quale essendo congiunta all'Imocielo si configura ai cardini. Si rileva come, ad eccezione di Saturno, un poco freddo e umido, posto nel XII luogo e di Venere, umidissima e fredda, congiunta all'Imocielo con le stelle del Muso del Capricorno e con il Delfino, tutti gli astri siano compresi nel III quadrante, freddo e secco, mentre il sinodo dei luminari si verifica nel segno freddo e piovoso dei Pesci e nei confini del suo dominatore Giove. Il Sole e una freddissima ed umidissima Luna sono congiunti a Mercurio vespertino umido di per sé e per essere con le stelle dell'Acqua dell'Acquario, e a un secco Marte combusto. Giove, umido e moderatamente caldo, si configura a Venere e a Saturno retrogrado, che lo raffreddano e gli apportano ulteriore umidità. Inoltre Saturno e Mercurio, entrambi freddi ed umidi, sono in parallelo di declinazione, l'aspetto diventerà preciso il 14 marzo. La Luna è in antiscia con Giove e in controantiscia con Saturno, e i due pianeti, che hanno qualità prime opposte, dopo diversi mesi tornano a configurarsi sia con diametro, sia con antiparallelo di declinazione, aspetto che si perfezionerà il 16 marzo. A causa del differenziale termico provocato dallo scontro di queste qualità sarà possibile che si verifichino perturbazioni con conseguente diminuzione delle temperature e abbondanti precipitazioni che potranno essere nevose.
Sorge il XXIX grado della Bilancia, segno caldo e umido e dodecatemorio mutevole e vario, con le stelle poste nella Vela della nave Argo: Tolemeo assegna alle stelle brillanti di questa costellazione la natura di Saturno e di Giove. Culmina il V grado del Leone, segno caldo e secco con Al Tarf (Mercurio-Marte) e M44, la nebula del Praesepe (Marte-Luna). Tramontano Alresha, l'alfa nel nodo dei Pesci (Marte-Mercurio), e ρ1, ρ2, ρ3 Eridani, le stelle poste tra il Fiume e la Balena che per Tolemeo sono di natura Saturno. Anticulminano assieme a Venere le umide stelle nel Muso (Saturno-Venere) e nelle corna del Capricorno (Venere-Marte) e Rotanev e Sualocin della costellazione del Delfino (Saturno-Marte). La sizigia e le umidissime stelle dell'Acqua dell'Acquario giacciono sullo stesso circolo orario. Il 3 marzo vi è il sorgere eliaco della venusiana Alpheratz, la brillante di Andromeda, il 4 marzo il primo tramonto mattutino di Menkalinan, la beta posta sulla spalla dell'Auriga (Marte-Mercurio).
La figura del primo quarto del 12 marzo è dominata da Giove, signore dell'oroscopo, che è umidissimo e moderatamente caldo, e da Mercurio, signore della Luna, caldo e umido, il quale tre giorni prima ha compiuto levata eliaca vespertina. Entrambi osservano con quadrato nel mondo la Luna, calda e umida, nel suo picco di declinazione. I due dominatori, posti nel IV luogo e uniti alla refrigerante Diphda, sono reciprocamente congiunti nello zodiaco, nel mondo e in parallelo di declinazione. Ambedue si configurano a Saturno che è debolmente freddo e secco: Giove con diametro eclittico, mondano e antiparallelo di declinazione, mentre Mercurio è in controantiscia a Saturno. La Luna è in quadrato eclittico alla congiunzione del Sole con Marte combusto, signore dei suo confini, e si configura ai pianeti della pioggia. Sorge il Sagittario, segno caldo e secco e dodecatemorio ventoso e un poco umido, con le corruttive stelle della fronte dello Scorpione (Marte-Saturno) e Antares (Marte-Giove). Culmina il segno della Vergine, dodecatemorio umido e temporalesco, con Denebola (Saturno-Venere) e la fosca e umida Chioma di Berenice (Luna-Marte). Tramontano le umide e piovose Iadi (Saturno-Mercurio), Sirio (Marte-Giove), Bellatrix e le stelle nel capo di Orione (Giove-Saturno). Tra il Sole e Marte troviamo le umidissime stelle dell'Acqua dell'Acquario (Saturno-Giove) e Fomalhaut (Venere-Mercurio).
IN SINTESI: Tempo prevalentemente freddo e umido con aria torbida. Perturbazioni accompagnate da calo termico e forti precipitazioni, anche a carattere nevoso. Rischio di inondazioni e tempeste in mare. Venti. Variabilità e un innalzamento delle temperature caratterizzeranno il successivo primo quarto, in cui giornate serene si alterneranno ad altre temporalesche e piovose. Forti venti specie intorno al 14 - 16 marzo.
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BREVE SINTESI DEI MESI INVERNALI
mese |
21 Dicembre - 18 Gennaio |
19 Gennaio - 17 Febbraio |
18 Febbraio - 18 Marzo |
dominio |
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qualità
prevalenti
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L'intero periodo è contraddistinto da freddo anche intenso. Giornate secche con venti gelidi si alterneranno ad altre perturbate con oscurità atmosferica e nubi.
Si potranno verificare rilevanti fenomeni tempestosi, accompagnati da abbondanti nevicate anche a bassa quota. Forti venti.
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Il secondo mese presenta un andamento variabile sia delle condizioni meteo sia delle temperature.
Dal Plenilunio innalzamento termico e alternanza di giornate nuvolose e piovose ad altre serene con forti venti. In seguito perturbazioni anche a carattere tempestoso apporteranno calo termico e abbondanti precipitazioni nevose.
Dal Novilunio giornate torbide, nebbiose e nuvolose con venti umidi, piogge e brine si alterneranno ad altre perturbate con calo termico, pioggia e neve. |
La prima quindicina seguirà l'andamento del periodo precedente, con variabilità anche nell'andamento termico. Giornate fredde e secche si alterneranno ad altre più temperate con tempo nuvoloso, piogge e venti e locali nebbie. Possibili fenomeni tempestosi accompagnati da calo termico e abbondanti piogge o nevicate.
Dal Novilunio tempo prevalentemente freddo ed umido con aria torbida. Potranno verificarsi perturbazioni con calo termico e forti precipitazioni nevose. L'ultima settimana sarà caratterizzata da variabilità con aumento delle temperature e alternanza di cielo sereno e temporali e piovaschi. Forti venti. |
TABELLA DEI FENOMENI ASTRONOMICI
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