IL PLENILUNIO AUTUNNALE
Al fine di valutare le condizioni meteorologiche della stagione entrante, esamineremo i Pleniluni e i Noviluni che si verificheranno durante l’autunno, a partire dalla Sizigia plenilunica che segue solo di 6 ore, 7 minuti e 2 secondi l’ingresso del Sole in Bilancia. Si è scelta questa fase rispetto al novilunio dell'8 settembre che lo precede poiché si ritiene appropriata l’enunciazione di Tolemeo nel Quadripartito, Libro II cap. 10, nella traduzione inedita di Giuseppe Bezza, con la quale si dichiara che devono essere valutate le sizigie che si formano "intorno" all’ingresso del sole nei segni tropici o equinoziali.
(...) Parmi nondimeno più conveniente e più naturale, nelle osservazioni attinenti all’anno, servirsi dei quattro principii, considerando le sizigie sinodiche e pleniluniche del sole e della luna che si sono prodotte in luoghi immediatamente precedenti questi punti, soprattutto quelle defettive, sicché dalla sizigia che si produce intorno al principio dell'Ariete si possa congetturare della qualità della primavera, da quella nella prossimità del Cancro la qualità dell'estate ed allo stesso modo della qualità dell'autunno da quella in prossimità della Bilancia e dell'inverno da quella in prossimità del Capricorno. (...)
Tale enunciato è ripreso da Placido Titi al Capitolo VI del De transmutationis elementorum causa efficiente tum propinqua inferiori, tum remota coelesti.
Nel corso della stagione non si verificheranno eclissi solari o lunari e non si ritiene vi siano precedenti eclissi ancora in corso di validità, pertanto procediamo all'esame dettagliato della sizigia plenilunica autunnale.
Dominatori. Giove. Il dominio della figura va a Giove, dominus dei confini dell'oroscopo a cui si configura, che è in diametro eclittico e mondano alla sizigia. Tuttavia, nonostante la combustione, va tenuta in debito conto l'azione di Saturno poiché, posto nella sua esaltazione, è congiunto alla sizigia di cui signoreggia i confini, osserva con esagono l'oroscopo, ed è l'astro a cui la Luna si applica dopo essersi separata dal diametro con il Sole.
Dobbiamo ricordare che l'effetto della combustione altera la forza e la qualità del pianeta, ma questo è valido soprattutto per gli astri umidi, pertanto lo sarà in misura minore per Saturno e pochissimo per Marte. A parere di chi scrive, Saturno combusto in questa figura ha soprattutto una funzione distemperante di Giove che è posto nei suoi confini, introducendo un elemento di corruzione. Questo avviene sia per le forti dignità ed aspetti che il malefico vanta sui significatori, sia per il fatto che la Luna si sia separata dalla congiunzione per corpo da Giove prima di andare all'oppositio con il Sole, da cui poi defluisce per applicarsi al diametro con Saturno. Si tratta naturalmente di un'ipotesi che solo l'osservazione dell'effettivo andamento meteorologico del periodo potrà avvalorare o smentire.
Qualità prevalenti. Umido e alternanza fra caldo e freddo.
- Dominio di Giove, occidentale, visibile e retrogrado, è caldo e umido, ed è il pianeta da cui la Luna defluisce prima di applicarsi al diametro con il Sole.
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Giove è in diametro eclittico e in parallelo di declinazione a un secco e freddo Saturno in Bilancia.
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Per Ahmad Al Farsî, Saturno in segno aereo porta freddo, piogge, cielo nuvoloso ed umidità nell'aria, e per Abenragel le piogge significate da astri corruttivi si accompagnano a danno, in particolare Saturno significa alluvioni.
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Per Leopoldo - citato da Antoine de Villon nel De l'usage des epherimedes... - in autunno i pianeti combusti presagiscono freddo ed umidità. Per Rudolphus Gloclenius in Uraniae divinatricis, quoad Astrologiae generalia libri II, i gradi puteali dei segni sono sommamente freddi e nella sizigia in esame Saturno si trova in un grado puteale, il VII della Bilancia.
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I due ponderosi hanno qualità opposte, mentre caldo e freddo si alterneranno, prevarrà nettamente l'umido sia per la forte azione umidificante di Giove e della Chioma di Berenice, sia per la figura nel suo insieme.
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Per Magini il loro configurarsi in segni umidi annuncia piogge continue ed inondazioni.
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Saturno è congiunto al Sole, mentre Giove - che si trova a 29° di Pesci - è congiunto alla Luna: le due coppie si affrontano lungo l'asse equinoziale.
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La sizigia si verifica in segno e quadrante caldi ed umidi e nei confini di Saturno in Bilancia. La Luna dopo l'oppositio con il Sole si applica al diametro con Saturno, dando luogo a una massima apertura delle porte che per Glogau arreca di norma perturbazioni e umidità, con aere torbido ed oscurità atmosferica.
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Per Ahmad Al Farsî quando i signori dell'oroscopo e dell'occaso sono tra loro configurati - in questo caso Marte e Venere - l'apertura delle porte concernerà le piogge, che saranno abbondanti per trovarsi i due pianeti congiunti nel segno acqueo dello Scorpione, con danno in qualche parte del mondo. Ricordiamo che per Abenragel se i pianeti sono di latitudine meridionale discendente - e qui Marte e Venere lo sono - significano pioggia.
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Marte, signore del grado che sorge e della Luna, e Venere, signore del Sole, sono da tenere in debita considerazione per gli effetti che potranno avere sulla sizigia e su parte della stagione autunnale. Marte, secco e poco caldo, si sta applicando per corpo a Venere, molto umida e poco calda, che sta rallentando il suo moto fino ad arrivare alla sua stazione vespertina il giorno stesso del plenilunio del 7 ottobre. Entrambi, vespertini e visibili, sono in Scorpione (la congiunzione si perfezionerà il 3 ottobre) e si configurano a Mercurio. È un aspetto foriero di umidità e di precipitazioni durevoli ed abbondanti per avvenire nel segno dello Scorpione e per il coinvolgimento di tutti i pianeti della pioggia, ma soprattutto a causa del lungo periodo in cui Venere e Marte si configureranno. Nel nostro Paese il sinodo fra i due astri si verifica in luogo cadente, il XII, tuttavia l'aspetto risulterà angolare lungo il confine occidentale, in Valle d'Aosta e in Piemonte.
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Sorge il XIX grado dello Scorpione, segno freddo e umido e dodecatemorio temporalesco ed igneo, con la stella posta nella mano destra di Ofiuco, di natura Saturno e in parte di Venere, che raffredda e un po' inumidisce.
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Culmina il II grado della Vergine, segno freddo e secco e dodecatemorio umido e temporalesco, con le immagini della prima parte boreale del Leone che è ignea e instabile.
Esame delle stelle fisse. Sorgono Yed Prior, delta Ophiuchi, di natura Saturno-Venere, e Deneb, la coda del Cigno, di natura Venere-Mercurio. Culminano: Regulus (Marte-Giove) e le stelle poste nel collo del Leone (Saturno-Venere). Tramontano stelle molto umide: la coda dell'Ariete (Venere) e la galassia di Andromeda. Anticulmina Sadalmelik, alpha Aquarii, di natura Saturno-Mercurio. La sizigia è con un'azemena, l'umidissima Chioma di Berenice (Luna-Venere) che il 21 settembre ha compiuto il suo sorgere eliaco. Il 23 settembre Fomalhaut (Venere-Mercurio) è al suo ultimo sorgere vespertino. Il 25 settembre Denebola (Saturno-Venere) è al suo sorgere eliaco, offuscando l'aere e recando cupe nubi.
Conclusioni. In questa sizigia autunnale che si verifica sei ore dopo l'ingresso del Sole nel segno della Bilancia, i due ponderosi si affrontano lungo l'asse equinoziale: Saturno è con il Sole e con l'umidissima Chioma di Berenice, Giove è con la Luna la quale dopo essersi separata dal Sole si applica al diametro con Saturno causando una massima apertura delle porte che provoca un aere torbido, nuvoloso, freddo e piogge. Il periodo presenterà nel complesso condizioni meteorologiche instabili, con giornate serene alternate ad altre perturbate e, a seguito di questo andamento, anche le temperature potranno subire rilevanti variazioni. Inoltre, il differenziale termico causato dallo scontro delle nature opposte dei ponderosi situati in segni umidi darà luogo a forti perturbazioni. Tuttavia l'elemento che caratterizza e impronta maggiormente questa sizigia è dato dal sorgere di un segno acqueo, lo Scorpione, mentre nello stesso segno Marte sta applicandosi a Venere, vespertina e di moto lento, e Mercurio osserva, significando tempo fortemente perturbato con abbondanti piogge, grandine e con la possibilità che si verifichino locali esondazioni e alluvioni. In particolare si prevede un peggioramento intorno al 25-26 settembre al perfezionarsi del parallelo di declinazione Sole-Saturno, della controantiscia Luna-Marte, del transito della Luna in opposizione a Venere e a Marte in Scorpione, e del suo successivo transito sull'Occaso della Sizigia, nonché per il sorgere eliaco di Denebola.
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La stagione autunnale farà il suo esordio con tempo molto perturbato accompagnato da abbondanti precipitazioni, grandine e diminuzione delle temperature. Vi sarà il rischio che si verifichino esondazioni e alluvioni. A partire dalla seconda decade di ottobre le condizioni meteorologiche presenteranno una spiccata variabilità con giornate di cielo sereno e venti freddi e secchi da nord-est, alternate ad altre caratterizzate dalla presenza di un alto tasso di umidità che renderanno l'aere torbido, cupo e nuvoloso, con piogge e nebbie. Tali condizioni di tempo molto umido, fosco ed uggioso saranno interrotte negli ultimissimi giorni di ottobre da un rilevante peggioramento provocato dal passaggio di perturbazioni foriere di abbondanti precipitazioni con calo termico e rischio che si verifichino inondazioni. Intorno all'11 novembre si prevedono forti venti e rischio di grandine. Nella seconda decade di novembre vi sarà il passaggio di un nuovo fronte perturbato, con venti, precipitazioni e diminuzione delle temperature, inoltre sarà possibile che si verifichino sul nostro Paese dei minimi depressionari. I periodi più critici potrebbero coincidere con le fasi del Plenilunio del 21 novembre e del successivo ultimo quarto del 28 novembre che saranno contraddistinti da una marcata agitazione atmosferica.
Nell'ultima quindicina autunnale vi sarà un mutamento delle condizioni meteorologiche che di fatto scandiranno il passaggio alla stagione invernale, con temporaneo calo termico conseguente al sopraggiungere di un'intensa perturbazione a carattere tempestoso che darà luogo ad abbondanti piogge e locali nevicate. In seguito aumento delle temperature con aere torbido, foschie, nebbie e precipitazioni. Intorno al 13-14 dicembre soffieranno venti impetuosi. Probabile forte peggioramento a partire dal primo quarto con rilevante calo termico e cospicue precipitazioni anche a carattere nevoso.
GIUDIZI SUI MESI E SULLE QUINDICINE
Esaminiamo ora nel dettaglio l’andamento dei mesi estivi in base all’esame delle figure successive. Ricordiamo che, essendo quella del 23 settembre una sizigia plenilunica, per giudicare i due mesi che seguiranno considereremo i pleniluni e poi attraverso l’analisi dei noviluni approfondiremo le condizioni climatiche della seconda quindicina di ogni mese. In una pagina separata, Daniele Ferrero ha compilato la TABELLA DETTAGLIATA DEI FENOMENI ASTRONOMICI dell’autunno.
FASE
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DOMINIO
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GIUDIZIO
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23.09.2010
h 9:17:32
TU
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qualità prevalenti:
umido e alternanza fra caldo e freddo
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Come abbiamo visto nel dettaglio nella prima parte, l'esordio autunnale è all'insegna dell'instabilità per il sopraggiungere di perturbazioni foriere di abbondanti precipitazioni. I due ponderosi posti in segni umidi si affrontano ancora lungo l'asse equinoziale a ribadire il ruolo da protagonisti che detengono dall'inizio della trascorsa stagione estiva che hanno improntato e condizionato. Importante è poi l'azione svolta da Marte e Venere, rispettivamente signori dell'oroscopo e dell'occaso, che rimarranno lungamente configurati e il cui sinodo nello Scorpione avviene il 3 ottobre, con il coinvolgimento di tutti i pianeti della pioggia. È un aspetto foriero di umidità e di precipitazioni durevoli ed abbondanti, che reca con sé il rischio che si verifichino inondazioni ed alluvioni, specie laddove la congiunzione Marte-Venere risulterà angolare e quindi potenzialmente più efficace; nel nostro Paese tali condizioni si verificano solo a ridosso dell'arco alpino occidentale.
Nella figura dell'ultimo quarto del 1°ottobre Mercurio, caldo e molto secco, è congiunto all'oroscopo che signoreggia. È in diametro e in antiparallelo di declinazione a Giove, caldo ed umido, a cui si sta applicando, dando luogo ad un'apertura delle porte ai venti. La Luna, fredda ed un po' umida che è con la corruttiva Cauda, è assediata dai malefici. Si è separata dal quadrato di Saturno, freddo e poco secco, per andare al quadrato con il Sole dando luogo ad un'apertura delle porte che potrà causare un breve raffreddamento; dopo aver compiuto la fase si applicherà al trigono con Marte, moderatamente secco, che ha perso il suo calore. Inoltre la Luna, posta in Cancro, è in trigono alla congiunzione Venere e Marte in Scorpione; il 3 ottobre Mercurio muterà segno, facendo il suo ingresso in Bilancia, e si perfezionerà la congiunzione Venere-Marte nello Scorpione al quadrato della Luna in Leone, causando abbondanti precipitazioni. Proprio nel giorno stesso della fase si perfeziona la congiunzione - precisissima nell'eclittica - del Sole con Saturno, freddo e poco secco. Sorge l'umido e temporalesco dodecatemorio della Vergine, con Denebola (Saturno-Venere) che offusca l'aria e reca cupe nubi, e Vindemiatrix che il 4 ottobre compie il suo tramonto eliaco. Culminano i Gemelli, segno caldo ed umido, con la marziana Elnath, con asterismi ventosi, quali la Capra (Giove-Saturno) e i Capretti (Marte-Mercurio), e con le tempestose Bellatrix (Marte-Mercurio), Rigel e la cintura di Orione (Giove-Saturno).
IN SINTESI: In generale condizioni di instabilità segnate dal passaggio di numerose perturbazioni accompagnate da abbondanti piogge, grandine e conseguente diminuzione della temperatura. Particolarmente critico appare il periodo intorno al 25-26 settembre con forti precipitazioni e possibili locali esondazioni ed alluvioni. Miglioramento a fine mese con giornate ventose ed aumento delle temperature. Dall'ultimo quarto nuove perturbazioni accompagnate da precipitazioni anche intense con conseguente temporaneo calo termico. A fine periodo forti venti. |
7.10.2010
h 18:44:53
TU
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qualità prevalenti:
umido e moderata prevalenza del freddo
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Nel novilunio che si verifica in Bilancia, il dominatore Mercurio, moderatamente caldo e secco, è fortemente commistionato per dignità e figura a Saturno combusto, suscitando venti, piogge e un aere cupo e tenebroso. La congiunzione formata dai luminari, Mercurio e Saturno è signoreggiata da Venere in Scorpione, umida e un poco fredda, corruttiva per essere posta nel suo ventre meridionale discendente e con declinazione prossima al suo picco, che vespertina e retrograda sta andando verso il suo tramonto eliaco, il quale si compirà tre giorni dopo. Marte, che è con l'umidissima Chioma di Berenice, che il 19 ottobre compirà il suo tramonto eliaco, le si sta separando. Il sinodo dei luminari si produce nel III quadrante, secco e freddo, e nei confini di Giove in Pesci che, stazionario, per Abū Ma’šar produce aere incostante. Osserviamo come gli astri più umidi, Luna e Venere siano alterativi per essere entrambi nel loro ventre, per cui ciò che significano si produce in abbondanza.
Sorge il II grado dei Gemelli, dodecatemorio temperato con le immagini umide, turbolente e ventose delle parti iniziali del Toro; all'oroscopo troviamo le umidissime e piovose Pleiadi e la saturnina Menkar. Culmina un dodecatemorio freddo ed acquoso, con le stelle umidissime del muso del Capricorno e quelle della Costellazione del Delfino, Sualocin e Rotanev, che Placido associa ai diluvi e ai naufragi. Anticulminano l'umido, plumbeo e soffocante Praesepe (Marte e Luna) e gli Asini (Marte-Sole). Nel cardine più importante, quello che segue la sizigia, troviamo le corruttive stelle della fronte dello Scorpione, Dschubba e Graffias (Marte-Saturno), Shaula, nell'aculeo dello Scorpione (Mercurio-Marte) e poi Lesath (Mercurio-Marte), Zubenschamali (Giove-Venere) ed Antares (Marte-Giove).
Il periodo è caratterizzato dalla natura incostante e mutevole del dominatore, un Mercurio "saturnizzato", causando venti, nubi e piogge. Particolarmente critici i primi giorni e, in particolare, fra l'8 e il 10 ottobre quando la Luna transita su Venere - che è nella sua stazione vespertina, mentre il 10 ottobre va sotto i raggi - e su Marte, congiungendosi prima all'oroscopo della sizigia autunnale e poi all'occaso di questo Novilunio, tutte configurazioni foriere di grande umidità nell'aria e di precipitazioni.
Nella figura del primo quarto del 14 ottobre la Luna è nel VII luogo congiunta a Rasalhague, la brillante di Ofiuco (Saturno-Venere) e si sta applicando a Giove che culmina e ha forti diritti per dignità e figura sul grado che sorge. Due giorni dopo compie la sua levata eliaca Saturno, dominus della Luna a cui impone l'epidekateia, che è posto in casa angolare in congiunzione all'umidissima e fosca Chioma di Berenice (Luna-Marte) che il 19 ottobre va al suo tramonto eliaco. I ponderosi che hanno qualità opposte assumono il dominio della fase e la Luna si configura a tutti i pianeti avendo familiarità per picco di declinazione con Venere vespertina, retrograda e sotto i raggi del Sole, che è umida e fredda. Sorge il Cancro, segno d'acqua freddo ed umido, con le stelle tempestose della cintura di Orione della natura dei dominatori, con la marziana Polluce e con la nebula della Spada di Orione. Culminano i Pesci, dodecatemorio freddo ed acquoso. Il giorno precedente la fase ha compiuto levata eliaca Vindemiatrix che suscita lo spirare di venti freddi e secchi da nord-est.
IN SINTESI: Condizioni meteorologiche all'insegna di una forte variabilità, con giornate di tempo sereno e ventoso alternate ad altre caratterizzate dalla presenza di nubi e oscurità atmosferica, con locali foschie e nebbie. Le precipitazioni potranno essere abbondanti, in particolare nei giorni dall'8 al 10 ottobre. Dal primo quarto instabilità con conseguenti variazioni termiche. Inizialmente giornate serene e ventose, in seguito piogge. |
23.10.2010
h 1:37:37
TU
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qualità prevalenti:
umido e freddo
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Dominano Mercurio e Venere congiunti in Scorpione, entrambi vespertini, freddi ed umidi, i quali si oppongono nello zodiaco e in mundo al Plenilunio. Venere, vespertina, retrograda e sotto i raggi del Sole, ha declinazione meridionale ascendente prossima ai suoi valori di picco; tre giorni dopo - il 26 ottobre - diverrà combusta. Leggiamo alle pagine 59 e 60 della traduzione dall'arabo al castigliano de "El libro conplido en los iudizios de las estrellas" - Libro I, di Ali Aben Ragel (Edición Gracentro 1988-1997): "Y el estado de Venus con el estado del Sol es semejante al estado de la mujer frente el varón; que cuando yace con ella [in congiunzione], echa su humedad, y por esta razón es ella significadora de las lluvias y de las nieblas y del las mojaduras (...). Pertanto la combustione renderà umidissima Venere e causerà abbondanti piogge e nebbie, maggiormente per il fatto che si verifichi in Scorpione, in diametro alla Luna che è con l'umidissima Andromeda, e per il suo configurarsi agli altri pianeti della pioggia. Infatti, oltre ad essere congiunta a Mercurio, è in parallelo di declinazione con Marte in Scorpione, dominus della Luna e dei confini del Sole, il quale è con Unukakhai, stella della natura dei malefici. Inoltre, il giorno seguente il Plenilunio, le Pleiadi sono al loro ultimo sorgere vespertino: muovono i venti e favoriscono le piogge. Questi sono tutti fattori che accreditano l'ipotesi che nel periodo in esame l'atmosfera sarà pregna di umidità, con formazione di nebbie e foschie e precipitazioni che potranno essere abbondanti e corruttive. Dobbiamo tenere in debito conto anche il signore dei confini della Luna, Saturno, che si configura all'angolo che segue il Plenilunio, il culmine. Il pianeta è orientale, veloce e visibile, è umido e freddo ma l'aspetto di declinazione con Giove gli apporta del calore che potrebbe causare un differenziale termico foriero di perturbazioni.
Sorge il XIII grado della Vergine, segno freddo e secco e dodecatemorio umido e temporalesco, con le parti finali della costellazione del Leone che sono temperate e con quelle umidissime per la presenza della Chioma di Berenice. Culmina il X grado Gemelli, segno caldo e umido e dodecatemorio temperato, con le umidissime Iadi, la marziana Aldebaran e i ventosi Capretti (Marte-Mercurio). Sta tramontando l'umidissima Cascata d'Acqua dell'Acquario ed la marziana Antares anticulmina.
Si rileva dunque che ai cardini e con la Luna si trovano stelle e nebule connesse con le calamità naturali e a stelle nocive e, in particolare, troviamo quelle connesse ai diluvi. Infatti le Iadi culminano e le Pleiadi sono al loro ultimo sorgere vespertino, mentre Antares - che è all'Imocielo - è connessa alle inondazioni dei fiumi e ai naufragi. E, come vedremo, anche nel successivo ultimo quarto troveremo alcune di queste stelle ai cardini e con la Luna. Nella figura del Plenilunio Marte non è angolare, mentre in quella dell'ultimo quarto culmina unito alle stelle corruttive della Fronte dello Scorpione. Tutto ciò fa ritenere che quest'ultimo potrebbe essere il periodo più a rischio di precipitazioni abbondanti e inondazioni.
- Le stelle connesse alle calamità sono alcune nebule, quali le Pleiadi, il Praesepe, l’aculeo dello Scorpione, la Chioma di Berenice, l’Acqua dell’Acquario, e alcune stelle violente come Aldebaran, Antares, Polluce, Sirio. Placido vi aggiunge Procione e Orione. In particolare quelle connesse ai diluvi sono le Pleiadi, le Iadi. Inoltre, per Tolemeo, le costellazioni con declinazione settentrionale indicano i terremoti, quelle meridionali abbondanza di piogge e temporali. Per stella nociva si intende un elenco di nove stelle o nebule connesse ai terremoti: Sirio, Aldebaran, Antares, Polluce, Pleiadi, Praesepe, Andromeda, Acqua dell’Acquario, Aculeo dello Scorpione.
Nella figura dell'ultimo quarto del 30 ottobre la Luna si configura a Venere combusta, nel cui confine si trova, e agli altri due pianeti della pioggia, Mercurio e Marte che sono sotto i raggi, mentre anticulminano le umidissime Iadi (Saturno-Mercurio). Saturno, orientale, molto veloce e visibile, che è freddo ed umido, signoreggia il grado che sorge e si configura alla Luna che gli si applica con esagono dopo essersi separata dal quadrato con il Sole. Culmina Marte, secchissimo e un poco caldo, che il giorno stesso compie il suo tramonto eliaco, con le corruttive stelle della Fronte dello Scorpione della natura dei malefici. Il pianeta è in trigono eclittico alla Luna che è con una stella della sua natura, Polluce. Entrambi i malefici osservano sia la Luna sia Giove, caldo e umido, ma particolarmente forte è l'aspetto di declinazione fra i due ponderosi aventi qualità opposte. Sorge l'Acquario, dodecatemorio freddo ed acquoso con la venusiana Alpheratz e l'alpha e beta sulla spalla dell'Acquario (Saturno-Mercurio); tramontano la Greppia (Marte-Luna) e gli Asini (Sole-Marte) asterismi che offuscano l'atmosfera e l'appesantiscono per l'umidità presente. IN SINTESI: Il periodo è contraddistinto dalla presenza di molta umidità che darà luogo a piogge e nebbie. Le condizioni meteo peggioreranno a partire dall'ultimo quarto, in cui si avrà tempo perturbato con abbondanti precipitazioni che localmente potranno avere effetti corruttivi. Possibile raffreddamento. Rischio di tempeste di mare. |
6.11.2010
h 4:52:12
TU
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qualità prevalenti: umido e lieve prevalenza del freddo
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Mercurio vespertino, molto veloce e invisibile, domina il Novilunio in Scorpione che avviene nel I luogo, il pianeta è moderatamente freddo ed umido. Venere vespertina e retrograda, umida di per sé e per sorgere nello Scorpione, partecipa al dominio: tre giorni prima ha compiuto levata eliaca mattutina, detiene i confini dell'angolo seguente, inoltre è l'astro da cui la Luna si separa per andare al sinodo. Per l'astrologo tolemaico lusitano Antonio de Nájera, tutti i pianeti retrogradi posti all'ascendente indicano pioggia, inoltre è segnale certo di pioggia se in qualsiasi lunazione, in special modo nei noviluni e pleniluni, Venere si trova in uno degli angoli. Mercurio ha familiarità per valori prossimi al picco di declinazione con un secco Marte che signoreggia il grado che sorge, i luminari e i dominatori, l'aspetto - che si perfezionerà l'11 novembre - è foriero di venti impetuosi e grandine. Il trigono di Mercurio a Giove, caldo e umido, causa forti venti e l'equidistanza con Saturno, freddo ed umido, rende l'aere tenebroso, con nubi e piogge. La sizigia si verifica in una zona del IV quadrante che è più umida che fredda e nei confini di Mercurio, con cui è in parallelo di declinazione, e in trigono mondano a Giove.
Sorge il II grado dello Scorpione, segno freddo ed umido e dodecatemorio temporalesco e igneo. Culmina il IX grado del Leone, segno caldo e secco e dodecatemorio ardente e soffocante, con le immagini delle sue prime parti che per Magini "scuotono le terre e diffondono la caligine", dove troviamo l'umida Greppia e gli Asini (Marte-Sole). Anticulminano Sualocin e Rotanev, della costellazione del Delfino che, come abbiamo visto in precedenza, Placido associa ai diluvi e ai naufragi, le umide stelle delle corna e del muso del Capricorno (Venere-Marte) e Deneb che ha la natura dei dominatori.
Assumono il dominio della figura del primo quarto del 13 novembre Marte e Mercurio, i due pianeti posti all'Occaso sono congiunti nello zodiaco, in parallelo di declinazione e in equidistanza. Marte, molto secco, che è con Arcturus (Marte-Giove), impone l'epidekateia ad un'umidissima Luna che si trova nel X luogo con Sadalsuud (Saturno-Mercurio). Mercurio, che signoreggia il grado che sorge opponendovisi, è unito alla nociva Antares (Marte-Giove) e a stelle corruttive quali Shaula (Mercurio-Marte) e la fronte dello Scorpione (Marte-Saturno). Stanno per sorgere le umidissime Iadi, che il 16 novembre sono al loro ultimo sorgere vespertino, culminano le stelle del Delfino, Rotanev e Sualocin, anticulminano gli Asini.
IN SINTESI: L'intero periodo è soggetto a condizioni di variabilità. La presenza di un alto tasso di umidità renderà l'aria fosca e soffocante, talora caliginosa, con la formazione di nebbie. Si alterneranno giornate nuvolose e piovose ad altre in cui spireranno forti venti. Intorno all'11 novembre venti impetuosi e rischio di grandine. |
21.11.2010
h 17:27:51
TU
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qualità prevalenti:
umido e caldo moderato
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Il Plenilunio in Scorpione si verifica in quella parte del primo quadrante che è più umida che calda e la congiunzione con le Pleiadi apporterà ulteriore umidità. Il giorno precedente la sizigia si è perfezionata la congiunzione tra Marte e Mercurio ed è avvenuto l'ultimo sorgere vespertino di Aldebaran che porta agitazione atmosferica, nonché il tramonto eliaco della tempestosa Arcturus. Mercurio, dominus dell'oroscopo, ha appena compiuto la levata eliaca vespertina. Il dominio va dunque a Mercurio e Marte, che giacciono sullo stesso circolo orario della nebula dell'Aculeo dello Scorpione (Marte-Luna), i quali sono congiunti nello zodiaco e in mundo ed hanno familiarità per picco di declinazione reciprocamente e con la Luna, che è unita al ventoso Haedus, il capretto australe, della natura dei dominatori. Marte, molto secco e debolmente caldo, e Mercurio, caldo e un poco umido, si stanno applicando con quadrato eclittico a Giove, che è umidissimo e caldo, mentre Saturno, molto freddo ed umido, li sovrasta con esagono eclittico. Il 23 novembre la Luna si separa dall'opposizione con Mercurio e si applica al quadrato con Giove, dando luogo ad un'apertura delle porte ai venti. Il quadrato eclittico di Marte con il suo signore Giove, che si perfezionerà il 29 novembre, è un aspetto alterativo dell'aere che porta piogge e grandine, aria torbida e venti. Il differenziale termico conseguente a tali configurazioni darà luogo a perturbazioni accompagnate da forti venti che potranno introdurre improvvisi e temporanei cali termici, precipitazioni e grandine.
Sorge il XXIX grado dei Gemelli, segno caldo e umido e dodecatemorio temperato, culmina il IV grado dei Pesci, dodecatemorio freddo ed acquoso con le immagini della spalla dell'Acquario, di natura Saturno-Mercurio. Tramonta la fosca nebula della Laguna (Marte-Luna). Il Sole con Zubenschamali (Giove-Mercurio) favorisce lo spirare dei venti.
È probabile che proprio all'approssimarsi del Plenilunio si verifichi un importante minimo depressionario che potrà interesserà anche il nostro Paese; tuttavia nelle figura redatte per le coordinate delle varie località italiane, sia i luminari, sia i dominatori occupano case cadenti, per cui gli effetti corruttivi del maltempo non dovrebbero infierire sul territorio nazionale.
Mercurio vespertino, caldo e umido, domina la figura dell'ultimo quarto del 28 novembre. Il Sole, Mercurio e Marte, che è unito alla nebula dell'Aculeo dello Scorpione, hanno familiarità per picco di declinazione negativo, mentre la Luna è in antiparallelo di declinazione con Giove e Saturno, nei cui confini si trova. Nel giorno in cui si compie la fase si perfeziona il quadrato tra Marte e Giove, foriero di aria torbida, venti e precipitazioni, mentre troviamo due brillanti della natura di questi due pianeti, Sirio e Antares, la prima all'oroscopo, la seconda con il Sole, che recano agitazione nell'aria. Venere, che il 30 novembre rientra nello Scorpione, si configura ai pianeti della pioggia. La marziana Aldebaran compie il suo ultimo sorgere vespertino, mentre Rukbat Alrami (Giove-Saturno) è al suo tramonto eliaco.
IN SINTESI: L'intero periodo è contrassegnato da condizioni di tempo fortemente perturbato, con possibili minimi depressionari, venti, precipitazioni e grandine con calo termico. Forti venti attorno al 23 novembre. I periodi più critici sono quelli intorno alle due fasi. Tuttavia a partire dall'ultimo quarto, dopo un periodo contraddistinto da agitazione atmosferica, vi sarà maggiore variabilità e probabile innalzamento termico, con aria torbida, piogge, foschie e nebbie. |
5.12.2010
h 17:36:48
TU
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qualità prevalenti:
umido e alternanza fra caldo moderato e freddo
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Nell’ultimo novilunio autunnale la Luna, che è unita a Shaula (Mercurio-Marte), dopo essersi separata dal Sole si applica con esagono a Saturno orientale, umido e molto freddo. I luminari hanno familiarità per picco di declinazione di segno negativo con Marte e Mercurio, che sono congiunti nello zodiaco e in mundo, e Saturno li sovrasta con esagono eclittico. Tali configurazioni provocano venti impetuosi, tempo umido, nuvoloso e freddo con precipitazioni. La figura è dominata da un benefico, Giove, moderatamente caldo e molto umido, che culmina al Medio Cielo assieme alle umidissime stelle dell’Acqua dell’Acquario (Saturno-Giove). Tuttavia si configura ai malefici: riceve la quadratura sovreminente di Marte sotto i raggi, secchissimo e caldo, che è un aspetto che altera l’aere, ed è in parallelo di declinazione con un freddo ed umido Saturno che è unito alla fosca Chioma di Berenice, dando luogo ad aria torbida, venti e precipitazioni che localmente potranno assumere carattere nevoso. Inoltre, essendo al culmine, Giove si configura ad astri tempestosi quali Betelgeuse (Marte-Mercurio), Rigel e la Cintura di Orione (Giove-Saturno) che stanno sorgendo; ad Alphecca (Venere-Mercurio) posta all'Occaso, la quale il 15 dicembre va al suo tramonto eliaco, nonché alle stelle corruttive ed umide dell’Occhio dell’Arciere (Sole-Marte). Troviamo infine che i pianeti della pioggia, Venere, Mercurio e Marte - che hanno dignità, figura, o entrambe sui significatori - sono reciprocamente configurati, e gli ultimi due, come abbiamo già rilevato, sono in parallelo di declinazione con la Luna, confermando la possibilità che si verifichino precipitazioni anche intense.
Sorge il XIII grado del Cancro, segno freddo ed umido e dodecatemorio nuvoloso, con la parte boreale dei Gemelli che muove i venti e squassa le terre; culmina il XXI grado dei Pesci, segno freddo ed umido e dodecatemorio freddo ed acquoso.
Nella figura del primo quarto del 13 dicembre, la Luna, prossima al suo ventre, si sta applicando per corpo a Giove, umidissimo e debolmente caldo, entrambi sono sovrastati nel mondo da un secchissimo Marte. Giove è in parallelo di declinazione ad un freddo ed umido Saturno, mentre Mercurio, che è fortemente commistionato a Marte, gli impone l'epidekateia, favorendo lo spirare dei venti. La tempestosa Bellatrix (Marte-Mercurio) il giorno 13 compie il suo ultimo sorgere vespertino, mentre il giorno seguente va al suo primo tramonto mattutino. Sorge un segno freddo ed umido, assieme alle umidissime Pleiadi con la nebula M45, culmina un dodecatemorio freddo ed acquoso con le stelle umide del Muso del Capricorno (Saturno-Venere), la tempestosa Altair (Marte-Giove) e Sualocin e Rotanev del Delfino. Tramontano le corruttive stelle della Fronte dello Scorpione (Marte-Saturno) e l'umida e fosca Chioma di Berenice (Luna-Marte).
IN SINTESI: L'ultima quindicina autunnale è contraddistinta da un calo termico determinato dall'arrivo di forti perturbazioni, anche a carattere tempestoso, accompagnate da abbondanti precipitazioni che localmente potranno assumere carattere nevoso. In seguito temperature in aumento con tempo fosco e nuvoloso e piogge. Venti impetuosi specie intorno al 13-14 dicembre. Probabile rilevante peggioramento a partire dal primo quarto, con calo termico e abbondanti precipitazioni anche nevose.
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BREVE SINTESI DEI MESI AUTUNNALI
mese |
23 Settembre - 22 Ottobre |
23 Ottobre - 20 Novembre |
21 Novembre - 20 Dicembre |
dominio |
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qualità
prevalenti
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Marcata instabilità per il passaggio di perturbazioni foriere di abbondanti precipitazioni, grandine con conseguente calo termico. Rischio di esondazioni ed alluvioni. Particolarmente critico il periodo attorno al 25-26 settembre.
A fine settembre miglioramento: venti e aumento delle temperature.
Forte variabilità nella seconda quindicina con giornate serene e ventose alternate ad altre molto umide con aere torbido e nuvoloso e presenza di nebbie. Precipitazioni abbondanti specie dall'8 al 10 ottobre. |
Tutto il periodo sarà contraddistinto da un elevato tasso di umidità che darà luogo a tempo cupo e nuvoloso, piogge e nebbie.
Inizialmente aere torbido, piogge copiose e venti. Dall'ultimo quarto peggioramento: perturbazioni con possibilità di abbondanti e localmente corruttive precipitazioni, con probabile calo termico. Tempeste in mare.
La seconda quindicina è all'insegna della variabilità. Alternanza di giornate fosche, caliginose e piovose, con locali nebbie, ad altre molto ventose. Intorno all'11 novembre venti impetuosi e rischio di grandine. |
Nella prima quindicina tempo fortemente perturbato con possibili minimi depressionari, forti venti, precipitazioni e grandine con temporaneo calo termico. I periodi più critici si dovrebbero verificare intorno alle due fasi (PL e UQ). A fine periodo innalzamento termico ed aere torbido con piogge, foschie e nebbie.
L'ultima quindicina si presenta nuvolosa e fredda con perturbazioni anche tempestose accompagnate da precipitazioni che localmente saranno nevose. Forti venti intorno al 13-14 dicembre. A partire dal primo quarto rilevante peggioramento con raffreddamento e abbondanti precipitazioni che potrebbero avere carattere nevoso. |
TABELLA DEI FENOMENI ASTRONOMICI
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