LE ECLISSI IN CORSO
E IL LORO POTENZIALE EFFETTO SULLA STAGIONE
Nel corso della primavera non si verificheranno eclissi solari o lunari, tuttavia due eclissi lunari sono in corso di validità. La prima è l'eclisse penumbrale di Luna del 6 agosto 2009 che si è verificata nel secondo settore, sulla cuspide dell’IX luogo, quindi dovrebbe iniziare ad esplicare i suoi effetti nel secondo terzo dell’anno (tra dicembre 2009 e aprile 2010) ma più in particolare dopo circa 8 mesi, cioè dall’inizio di aprile 2010. La sua durata è di 3 ore e 16 minuti, pertanto dovrebbe essere efficace fino alla prima settimana di luglio 2010. La seconda è l’eclisse parziale di Luna del 31 dicembre 2009 che si è verificata nel primo settore, a 2h 54’ dall’oroscopo, quindi dovrebbe iniziare ad esplicare i suoi effetti nel primo terzo dell’anno (tra gennaio e aprile 2010), ma in particolare dopo circa tre mesi dall’eclisse (ai primi di aprile 2010). La sua durata è di 4 ore e 15 minuti, pertanto dovrebbe essere efficace fino alla prima settimana di agosto 2010. È interessante notare come entrambe le eclissi evidenzino:
- un periodo in comune in cui dovrebbero iniziare ad esplicare i loro effetti, manifestando dunque i primi sintomi, che va da gennaio 2010 fino ad aprile 2010;
- un periodo di massimo effetto o di “forza compiuta” dell’eclisse che ha inizio per ambedue ad aprile 2010 e copre tutta la stagione in esame arrivando fino a luglio 2010. Chiaramente nel periodo in cui l’eclisse avrà “forza compiuta”, cioè massima, esplicherà i suoi effetti con maggior incisività e facilità, rispetto al periodo più ampio in cui è comunque attiva, e saranno sufficienti richiami minori da parte delle successive figure al fine di scatenare un determinato evento.
Nota: per un approfondimento sui concetti di “vita totale dell’eclisse” e “forza compiuta dell’eclissi” si rimanda all’articolo della stessa autrice “Il ciclone Nargis” pubblicato sul numero 18 di Phôs, il bollettino dell’Associazione Cielo e Terra al capitolo “Le eclissi visibili nel luogo dell’evento”.
Prima di affrontare l’esame della sizigia primaverile e dei successivi noviluni e pleniluni, valutiamo con l’ausilio delle seguenti tabelle quali periodi potranno essere interessati maggiormente dagli effetti di queste eclissi, con l’avviso che la “Tabella 1” elenca i punti di contatto tra le figure delle eclissi e della sizigia primaverile con ognuno dei successivi noviluni e pleniluni; mentre la “Tabella 2” evidenzia le angolarità di stelle, pianeti e malefici nelle singole figure.
Osserviamo come già nella figura della sizigia che precede l’equinozio primaverile troviamo i primi contatti importanti con le due eclissi lunari, contatti che nei successi noviluni e pleniluni si faranno sempre più stretti e numerosi, fino ad arrivare all’ultimo mese in cui sono assai significativi e precisi. Questo approfondimento che prevede la comparazione e l’analisi dei rapporti intercorrenti fra queste figure, è nato e si sviluppato “in corso d’opera”, quando si è compreso che vi erano rilevanti analogie e sovrapposizioni tra assi, pianeti e stelle che evidenziavano nel corso della stagione dei periodi più sensibili o a rischio per il verificarsi di un evento.
figura |
dominatori
|
contatti con le prime tre figure (EL1, EL2, NP) |
eclisse lunare 1 (EL1) |
Mercurio-Giove
|
- |
eclisse lunare 2 (EL2) |
Mercurio-Giove
|
- |
novilunio primaverile (NP) |
Marte-Venere
|
Marte # Caput EL1 |
IC = Luna EL1 = Giove EL1 |
MC = Marte EL2 |
Saturno = Saturno EL2 |
Caput = Mercurio EL2 |
plenilunio 30.3 |
Marte-Saturno
|
Marte # Caput EL1 |
HOR = Luna EL1 |
Caput = Mercurio EL2 |
novilunio 14.4 |
Marte
Venere-Mercurio
|
HOR = Marte # Giove EL2 |
Mercurio-Venere = MC EL2 |
Mercurio-Venere # HOR NP |
plenilunio 28.4 |
Mercurio-Venere
|
Marte = Sole EL1 # Luna EL1 |
HOR = Mercurio EL1 |
Saturno # Mercurio NP |
Sole # HOR NP; Luna = HOR NP |
Mercurio # HOR NP |
Marte = MC NP |
novilunio 14.5 |
Venere-Marte
|
Marte # Luna-Giove EL1 |
Venere = Marte EL1 |
Marte = Marte EL2 |
Saturno # Sole-Luna NP |
Saturno # Mercurio NP |
Marte = MC NP |
plenilunio 27.5 |
Giove
|
Hor = Luna-Giove EL1 |
HOR # Marte EL2 |
Marte = Marte # Giove EL2 |
Marte = HOR EL2 |
Saturno # Sole-Luna NP |
Saturno # Mercurio NP |
Giove = Sole-Luna NP |
Mercurio # HOR NP |
Marte = MC NP |
TABELLA 1
Legenda: "=" congiunzione; "#" opposizione
Ricordiamo brevemente cosa promettevano le eclissi coinvolte, a cui si rimanda per un approfondimento. Entrambe erano dominate da Mercurio e Giove e prevedevano la possibilità che si verificassero precipitazioni cospicue e dannose per la loro violenza. Nella prima figura Marte era su valori prossimi al picco di declinazione, mentre nella seconda il dominatore, Mercurio, era feralis (vedi Tabella 2, colonne 1 e 2). Nella sizigia primaverile, invece, il dominatore, Marte, è stazionario e nel suo picco. Il novilunio primaverile e l’eclisse lunare del 31 dicembre 2009 hanno in comune la testimonianza ai luminari da parte di Saturno e Mercurio, inoltre Saturno in entrambe le figure è con la Chioma di Berenice. Consideriamo infine che per tutta la stagione Saturno si oppone al luogo della sizigia primaverile, ma più efficacemente nell’ultimo periodo in cui il malefico è stazionario.
figura
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1
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2
|
3
|
4
|
5
|
6
|
7
|
8
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evento
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EL1
|
EL2
|
NP
|
PL
|
NL
|
PL
|
NL
|
PL
|
data |
6.8.09
|
31.12.09
|
15.3.10
|
30.3.10
|
14.4.10
|
28.4.10
|
14.5.10
|
27.5.10
|
dominatori
|
Mer-Jup
|
Mer-Jup
|
Mar-Ven
|
Mar-Sat
|
Mar
Ven-Mer
|
Mer-Ven
|
Ven-Mar
|
Jup
|
angolarità
...delle stelle
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M8 Occ
|
Alg Mc
Spi Occ
|
Spi Ic
Del Ic
|
Ple Ic
Fro Mc
Pre Occ
And Hor
Pol Occ
|
Alg Mc
Spi Occ
|
Ple Mc
Alg Mc
Fro IC
Reg Hor
|
Ori IC
|
Hya Ic
Fro Mc
Del Hor
Ant Mc
|
...dei luminari
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-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Sole Ic
Luna Mc
|
...dei malefici
|
Mer Ic
|
-
|
-
|
Mar Occ
|
Mer Mc
|
-
|
Sat VII
|
Mar Occ
|
testimonianze
...al Sole
|
-
|
Sat-Mer
|
Sat-Mer
|
Sat
|
Mar
|
Mar-Mer
|
Mar
|
Mar
|
...alla Luna
|
-
|
Sat-Mer
|
Sat-Mer
|
Sat
|
Mar
|
Mar-Mer
|
Mar
|
-
|
stelle
...con il Sole |
-
|
-
|
-
|
-
|
And
|
-
|
Ple
|
Hya
|
...con la Luna |
-
|
-
|
-
|
-
|
And
|
-
|
Ple
|
Ant
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...con i malefici |
Ald=Mar
|
Com=Sat
|
Com=Sat
|
Pre=Mar
|
Com=Sat
Pre=Mar
Sir=Mar
|
Pre=Mar
|
-
|
-
|
...con i nodi |
Sir=Cauda
|
Pol=Cauda
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
malefici
...ferales |
-
|
Mer
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Mer
|
Mar
|
...stazionari |
-
|
-
|
Mar
|
-
|
Mer
|
-
|
Mer
|
Sat
|
...nel picco
|
Mar
|
-
|
Mar
|
Mar
|
-
|
-
|
-
|
-
|
...coi nodi |
-
|
Mer=Caput
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
|
-
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cardini |
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Mc
15°57' Tau
Hor
23°43' Leo
|
Occ
9°58' Tau
Mc
18°51' Leo
|
|
Mc
14°52' Tau
Hor
22°53' Leo
|
|
|
Occ
18°01' Leo
|
Mc
5°07' Psc
Hor
29°51' Gem
|
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|
|
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Occ
1°40' Psc
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Hor
13°23' Psc
IC
21°11' Gem
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TABELLA 2
Legenda: Ald, Aldebaran; Alg, Algol; And, Andromeda; Ant, Antares; Com, Coma Berenices; Del, Delfino; Fro, fronte dello Scorpione; Hya, Hyades; M8 nebula della Laguna; Ori, Orione; Ple, Pleiadi; Pol, Pollux; Pre, Praesepe; Reg, Regulus; Sir, Sirius; Spi, spina del Capricorno; Sat, Saturno; Jup, Giove; Mar, Marte; Ven, Venere; Mer, Mercurio.
Nel plenilunio del 30 marzo dominato dai malefici vi sono angolarità di stelle e nebule connesse alle calamità, quali Andromeda, Polluce e le Pleiadi, e di un’azemena la Fronte dello Scorpione. Marte, nel suo picco di declinazione, è all’angolo occiduo con il Praesepe, mentre Saturno testimonia i luminari (Tabella 2, colonna 4). La figura però ha tre soli contatti con le eclissi e nessuno con la sizigia primaverile (Tabella 1).
Nel novilunio del 14 aprile non vi sono ai cardini delle stelle connesse ai terremoti e in genere alle calamità, che troviamo invece in congiunzione ai pianeti: il sinodo solilunare è con Andromeda, Saturno è di nuovo con la Chioma di Berenice, e Marte, che è unito al Praesepe e Sirius, testimonia i luminari. Agli angoli vi sono stelle corruttive: Algol e la Spina. La figura ripropone la medesima domificazione dell’eclisse lunare del dicembre 2009, inoltre il suo dominatore Mercurio, stazionario, è congiunto al culmine, situandosi sull’occaso della sizigia primaverile. Si ritiene quindi sussistano delle possibilità che questo novilunio presenti situazioni che portino in atto quanto promesso dalle figure dell’eclisse e dalla sizigia primaverile che l’hanno preceduta.
Nel plenilunio del 28 aprile Marte richiama le figure precedenti, opponendosi al luogo dell’eclisse del 6 agosto 2009. Più numerose sono le figure con la sizigia primaverile: l’asse dei luminari si sovrappone all’asse HOR-OCC, il dominatore Mercurio si congiunge l’angolo occiduo, mentre Saturno si oppone ai luminari e a Mercurio della sizigia. Culminano le Pleiadi ed Algol, anticulmina la Fronte dello Scorpione, e Marte con il Praesepe testimonia i luminari.
Il novilunio del 14 maggio è molto importante per diversi motivi: innanzitutto precede l’opposizione che si perfezionerà il 23 maggio fra due pianeti superiori Giove e Saturno, configurazione indicativa sempre di una mutazione del tempo; presenta poi, in questa domificazione per Roma, l’equidistanza rispetto all’angolo occiduo fra i due malefici, dove il co-dominatore Marte, che testimonia i luminari, ritorna sul grado che occupava nella figura dell’eclisse del 31 dicembre 2009 e si oppone alla Luna eclissata del 6 agosto 2009. Venere, principale dominatore nel suo picco di declinazione, è al cardine ipogeo con stelle tempestose e violente, quali Bellatrix e la Cintura di Orione, e va a porsi su Marte e sull’oroscopo dell’eclisse del 6 agosto 2009, mentre Marte si oppone al luogo dell’eclisse stessa. Dunque le precise e significative sovrapposizioni di questa figura con le due ultime eclissi lunari ancora efficaci e per di più nel periodo in cui hanno “forza compiuta”, nonché con la sizigia che precede l’Ingresso del Sole in Ariete, sono elementi che fanno ritenere questa quindicina a rischio per un evento corruttivo, in particolar modo nel periodo che inizia con il primo quarto del 21 maggio.
Anche la figura del plenilunio che si verifica il 27 maggio richiama significativamente le due eclissi lunari del 2009 e la sizigia primaverile. I luminari sono congiunti all’asse MC-IC, ai cardini vi sono stelle connesse alle calamità, quali Antares e le Iadi, quest’ultima è associata ai diluvi, mentre il Delfino, anch’esso connesso a diluvi e naufragi, è al suo ultimo sorgere vespertino. Saturno si oppone al dominatore trovandosi nella sua stazione e Marte sta tramontando all’Occaso testimoniando i luminari. L’asse HOR/OCC si pone esattamente sull’asse IC/MC della sizigia, sull’asse dei luminari dell’eclisse penumbrale di Luna del 6 agosto 2009, e su quello OCC/HOR dell’eclisse parziale di Luna del 31.12.2009. Sono tutti elementi che fanno pensare che questa quindicina potrà costituire un altro periodo a rischio, e forse ancora più corruttivo del precedente, per tutti quei fenomeni che hanno ripercussione sul nostro territorio, come ad esempio le alluvioni e i diluvi, causa frequente di smottamenti e frane.
Al fine di valutare le condizioni meteorologiche della stagione entrante, esamineremo nel dettaglio la sizigia novilunica che precede l’ingresso del Sole in Ariete, seguendone poi l’andamento attraverso l’osservazione dei successivi noviluni e pleniluni.
Dominatori. Marte e Venere. Marte ha dignità per triplicità e confini sulla sizigia a cui si configura con trigono eclittico; sull’angolo seguente non ha né dignità né aspetto, ma detiene il domicilio e la triplicità dell’oroscopo. Venere signoreggia l’esaltazione della sizigia con cui è in parallelo di declinazione, è dominus dell’angolo seguente, l’Occaso, e detiene i confini dell’oroscopo. Mercurio, che è combusto (il giorno precedente ha compiuto la sua congiunzione superiore) è congiunto nello zodiaco e in mundo e in antiparallelo di declinazione alla sizigia, è signore dei confini dell’angolo occiduo a cui si configura con esagono. La Luna dopo il sinodo gli si applica per corpo. Giove, dominus della sizigia, è feralis. Saturno (il 21 marzo è al perigeo - il 22 marzo è acronico) è in diametro e in parallelo di declinazione alla sizigia. Attribuiamo il dominio della sizigia a Marte e a Venere, tuttavia anche Mercurio, benché combusto e quindi molto secco, avrà rilevanza nel definire il carattere del periodo per essere il pianeta cui la Luna si applica per corpo e per configurarsi al culmine di cui detiene i confini.
Qualità prevalenti. Umido e caldo.
Dominio di Marte, occidentale, visibile, di moto diretto ma molto lento per aver passato da pochi giorni la sua II stazione (10 marzo) ed è su valori prossimi al suo picco di declinazione (23,42). È molto caldo e secco.
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- È in trigono eclittico a Mercurio che per fase è molto secco, ma è posto nei Pesci, per cui presagisce umidità e suscita inoltre venti impetuosi e veementi.
- È in trigono mondano - che si verifica fra segni umidificanti - a Venere, umida e un poco calda: è una configurazione che tende a mutare lo stato del tempo. Per al-Farsi sono segni umidificanti: Cancro, Scorpione, Pesci, Leone, Acquario, inizio Ariete e fine Capricorno.
- Sovrasta con un esagono nello zodiaco e in mundo Saturno cui si sta applicando, il quale per la sua posizione nell’epiciclo ha perso quasi totalmente la sua qualità prima, il freddo, ed è sostanzialmente temperato nella qualità secondaria.
- È in trigono al Sole e alla Luna, freddissima e umida.
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Dominio di Venere, vespertina, molto veloce, visibile, è umida e debolmente calda. È posta nel luogo del suo esilio. |
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- È in antiparallelo di declinazione a Mercurio, aspetto foriero di nubi, venti umidi e abbondantissime piogge.
- È in parallelo di declinazione a Saturno.
- È in controantiscia con il Sole, con cui è in receptio mutua remuneratio, ed in antiscia alla Luna.
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Marte signore dell’oroscopo, posto in segno umidificante, dispone di Venere che è signora del VII luogo, i due pianeti si osservano con trigono favorendo le precipitazioni.
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La sizigia si verifica in quadrante freddo e secco e in segno freddo ed umido, nei confini del dominatore Marte, che posto in Leone, per Abû Ma'shar cagiona ardori, e per Goclenius è un impedimento al freddo. |
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- È congiunta nello zodiaco e in mondo ed è in controantiscia a Mercurio; l’aspetto avviene nel segno assai ventoso dei Pesci - e con la testimonianza dei malefici - per cui causa forti venti e rovesci.
- È in parallelo di declinazione a Venere, dove sia la Luna sia Venere sono umidissime: significa tempo umido e nuvoloso e accresce le maree.
- È in trigono a Marte: corruscazioni e tuoni.
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La Luna, in segno d’acqua e femminile, opposta e in parallelo di declinazione a Saturno retrogrado: produce nubi oscure, piogge abbondanti ed accresce la tempesta in mare. |
Sorge il X grado dello Scorpione, dodecatemorio temporalesco ed igneo, con le parti iniziali dell’immagine della Bilancia che sono secche per la presenza di stelle di natura Saturno-Marte. |
Culmina il XVIII grado del Leone, dodecatemorio ardente e soffocante. |
Esame delle stelle fisse. Sorgono la brillante nel Serpente di Ofiuco, Unukalhai (Saturno-Marte), e la benefica brillante della Lira, Vega (Venere-Mercurio). Culminano la venefica e nubinosa Alphard, la brillante nel corpo dell’Idra (Saturno-Venere) e Algenubi che ha la natura dei malefici. Tramontano Sheratan, beta Arietis (Marte-Saturno), Menkar, alpha Ceti (Saturno), le stelle umidissime poste nel Muso dell’Ariete (Mercurio-Saturno), Hamal (Marte-Saturno) che poco raffredda e molto dissecca, e l’umida Mirach (Venere). Anticulminano asterismi freddi e secchi: Sadalsuud, beta Acquarii (Saturno-Mercurio), le stelle corruttive della Spina del Capricorno e due stelle nella Coda del Capricorno, Nashira e Deneb Algedi, tutte di natura Saturno-Giove. Quest’ultima il 23 marzo è al suo sorgere eliaco. E Rotanev e Sualocin, della costellazione del Delfino (Marte-Saturno) che è associata ai diluvi. I dominatori sono con stelle impetuose e tempestose a causa della loro natura Mercurio-Marte: Venere con Algenib e Marte con Al tarf. Mercurio è con Scheat, beta Pegasi (Marte-Mercurio) che il 17 marzo va al tramonto eliaco. - Il 17 marzo Regulus compie il primo tramonto mattutino: favorisce lo spirare dell’Aquilone, o tramontana, e talora piove; mentre secondo Cardano insorge il Favonio.
Conclusioni. La sizigia novilunica che precede l’ingresso in Ariete si verifica in quadrante freddo e secco, ha familiarità di declinazione con un’umidissima Venere, è in congiunzione con un secco Mercurio combusto in Pesci, ed è sotto lo sguardo dei malefici: in trigono al principale dominatore, Marte caldo e secco nei cui confini si trova, e in diametro a Saturno che è al perigeo. Per Magini, quando i pianeti superiori si trovano nella parte bassa dell’eccentrico sono più deboli e causa di azioni miste, non sincere, più caldi e più secchi. Quindi Saturno, posto in segno e quadrante caldi e umidi, nonostante si trovi in opposizione alla sizigia, a parere di chi scrive non dovrebbe apportare del freddo o, comunque, solo temporanei e moderati cali termici a seguito delle perturbazioni sia perché, a causa della sua posizione nell’epiciclo, ha perso quasi totalmente la sua qualità prima, sia perché è temperato dal calore di Marte che lo sovrasta con esagono bensì introduce un elemento di corruzione. Per Glogau, se Saturno è mal posto (e qui lo è sia per la sua posizione epiciclica sia per la sua contrarietà all’hairesis) turba l’aere e reca nuvolosità, pioggia, caligine. Il configurarsi per trigono mondano dei due dominatori, Marte, caldo e secco, e Venere, umidissima e leggermente calda, presagisce in primavera piogge ed umidità, maggiormente in questa figura in cui entrambi sono posti in segni umidificanti. L’umidità e le precipitazioni sono confermate dalla Luna in Pesci che si applica per corpo a Mercurio posto nel suo stesso segno, dal trigono eclittico con Marte, nonché dal rapporto di declinazione con Venere vespertina. Il Sole e gli astri della pioggia Luna, Venere e Mercurio, includendovi anche Marte osservano Saturno, quindi vi è la possibilità che si verifichino abbondanti precipitazioni con fenomeni temporaleschi ed elettrici. Per Glogau, quando il Sole e i pianeti inferiori osservano Saturno nella rivoluzione dell’anno vi sarà pioggia abbondante che durerà a lungo. Mercurio combusto in Pesci, congiunto alla sizigia e in diametro a Saturno presagisce l’instabilità del tempo e venti impetuosi e umidi. Inoltre, due giorni dopo il sinodo, il 17 marzo, Regulus compie il primo tramonto mattutino che favorisce lo spirare dell’Aquilone, o tramontana, e talora piove. Per Cardano, invece, questa fase del Cuore del Leone favorisce il Favonio, o Föhn.
* * *
Questa stagione primaverile che presenta una grande dinamicità è contraddistinta da temperature nella media o sopra la media, le quali, tuttavia, potranno subire temporanee diminuzioni in seguito alle numerose perturbazioni che interesseranno nel periodo in esame il nostro Paese. Le precipitazioni saranno molto abbondanti, accompagnate spesso da temporali con fenomeni elettrici e grandinate. Giornate serene e ventose si alterneranno ad altre umide, torbide e caliginose. Potranno verificarsi inoltre fenomeni tempestosi di una certa entità, con intense precipitazioni che localmente potranno dar luogo a nubifragi ed inondazioni. Al riguardo si rimanda all’approfondimento riportato nelle premesse, relativo al potenziale effetto delle eclissi lunari del 6 agosto e del 31 dicembre 2009 che evidenziano nel corso della Primavera dei periodi più sensibili o a rischio per il verificarsi di eventi corruttivi.
GIUDIZI SUI MESI E SULLE QUINDICINE
Esaminiamo ora nel dettaglio l’andamento dei mesi primaverili in base all’esame delle figure successive. Ricordiamo che, essendo quella del 15 marzo una sizigia novilunica, per giudicare i due mesi che seguiranno considereremo i Noviluni e poi attraverso l’analisi dei Pleniluni approfondiremo le condizioni climatiche della seconda quindicina di ogni mese. Infine, in una pagina separata, Daniele Ferrero ha compilato la TABELLA DETTAGLIATA DEI FENOMENI ASTRONOMICI della primavera.
FASE
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DOMINIO
|
GIUDIZIO
|
15.03.2010
h 21:01:44
TU
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qualità prevalenti: caldo e umido.
|
Abbiamo approfondito nella prima parte l’andamento di questo primo mese primaverile. Sottolineiamo qui l’azione calorifica di Marte in segno igneo, forte nell’agire per essere concorde alla propria fazione, di moto lento, nonché la sua potenziale corruttività per trovarsi nei pressi del picco di declinazione. Co-domina una Venere, umidissima, signoreggiata da Marte con cui è in trigono. Il Sole, gli astri della pioggia e Marte osservano Saturno, la cui azione qui è corrompente piuttosto che raffreddante, causando abbondanti precipitazioni accompagnate spesso da fenomeni temporaleschi ed elettrici che Glogau ci insegna potrebbero durare a lungo. Le temperature del periodo dovrebbero rientrare nelle medie stagionali e i venti spireranno impetuosi.
Nella figura del primo quarto del 23 marzo la Luna si separa da Saturno retrogrado che è all’Imocielo per applicarsi al quadrato al Sole, è un’apertura delle porte che rende l’aere torbido, nebuloso e arreca forti precipitazioni. Saturno, che è unito alla fosca e fredda Denebola (Saturno-Venere) e a una stella che agita l’aria, Zavlijava (Mercurio-Marte), è in diametro e in antiscia al Sole. Marte occidentale, lento e visibile, ha familiarità per picco di declinazione con la Luna con cui è in equidistanza rispetto all’oroscopo. Sorgono la tempestosa e burrascosa Cintura di Orione, con M42 la nebula nella Spada di Orione, e la marziana Pollux. La corruttiva Cauda è all’oroscopo. Anche questo periodo sarà all’insegna dell’instabilità, con giornate molto perturbate e piovose alternate ad altre più serene e temperate. Particolarmente agitati e tempestosi dovrebbero essere il 28 e il 29 marzo in cui rispettivamente Alphecca è al suo ultimo sorgere vespertino e Saturno è nel suo ventre settentrionale ascendente in congiunzione alla Luna, mentre Mercurio e Venere perfezionano l’aspetto di parallelo di declinazione.
IN SINTESI: Temperature in aumento. Condizioni di instabilità con cielo coperto e perturbazioni, anche a carattere temporalesco, che daranno luogo a copiose piogge intervallate da rasserenamenti. Venti impetuosi. Si potranno verificare fenomeni tempestosi, specie nei giorni intorno alla sizigia, al primo quarto ed ancora il 28 e 29 marzo, con conseguenti brevi raffreddamenti, tuttavia l’intero periodo potrebbe essere caratterizzato da abbondanti precipitazioni con temporali e fenomeni elettrici. |
30.03.2010
h 2:26:42
TU
|
qualità prevalenti:
caldo e
alternanza fra secco e umido.
|
Il dominio del plenilunio va ai malefici. La Luna, caldissima e umida, è congiunta nell’VIII luogo a Saturno retrogrado, dominus dell’oroscopo, che è secco e poco freddo, il quale nonostante i diritti che vanta sui significatori è debole nell’agire a causa della sua posizione nel mondo. Marte fortissimo per essere angolare e in hairesis sta tramontando con la tempestosa Capra, con Castor e con l’umida Greppia sovrasta entrambi con esagono eclittico. L’aspetto è foriero di tempeste, di piogge con tuoni, lampi e grandine. Marte è a sua volta è sovrastato con un quadrato nello zodiaco e un trigono nel mondo da Venere, di cui dispone, che è molto umida e un poco calda, causando un’apertura delle porte alla pioggia. La sizigia si verifica nei confini di Mercurio che da pochi giorni ha compiuto la levata eliaca, vespertino e visibile, caldo ed umido, il quale è in congiunzione eclittica e mondana e in parallelo di declinazione a Venere, fattori questi che provocano venti umidi e precipitazioni. Marte e il Sole posti in segni ignei sono in trigono e in receptio mutua, l’aspetto produce in primavera calore, secchezza e venti.
Le stelle fisse sottolineano quel contrasto di qualità già indicato dai pianeti e molti sono gli asterismi che possiedono anche la natura dei due malefici. Sorgono stelle umidissime: il Muso del Capricorno (Saturno-Venere) e la galassia di Andromeda, nonché le stelle sulla spalla dell’Acquario (Saturno-Mercurio). Culminano la brillante nel Serpente di Ofiuco della natura dei malefici, Alphecca, la brillante della Corona Boreale (Venere-Mercurio), che il 28 marzo ha compiuto il suo ultimo sorgere vespertino rendendo l’aria ventosa, e le stelle corruttive poste nella Fronte dello Scorpione (Marte-Saturno). Tramontano Acubens (Saturno-Mercurio), Pollux (Marte), la tempestosa Capella (Giove-Saturno), Castor (Mercurio), gli Asini (Marte-Sole) e il Praesepe (Marte-Luna) con la sua nebula che suscita foschie e nebbie. Anticulminano le Pleiadi con la nebula M45 (Luna-Marte).
Nell’ultimo quarto del 6 aprile sorgono asterismi che turbano l’atmosfera, quali Betelgeuse (Marte-Mercurio), le stelle poste nella Cintura di Orione e Rigel tutti di natura Giove-Saturno. Domina Giove culminante al Medio Cielo che signoreggia. È caldo e umidissimo di per sé e per essere unito all’Acqua dell’Acquario e si configura con esagono eclittico alla Luna, fredda e secca, che sta tramontando all’Occaso con le umide stelle dell’Occhio dell’Arciere. Tramonta la ventosa e tempestosa Alphecca (Venere-Mercurio). Venere, nelle sue dignità, domina in forza dei forti diritti sui significatori. È congiunta a Mercurio, che è con l’umidissimo Muso dell’Ariete e con la malefica Algol, ed entrambi si configurano con trigono in mundo alla Luna e con quadrato eclittico e mondano a un caldo e secco Marte che è unito a Sirius (Marte-Giove) e Procyon (Mercurio-Marte), mettendo in relazione fra loro i pianeti della pioggia favorendo abbondanti precipitazioni. Possibile raffreddamento il giorno 12 aprile con la Luna prossima al suo ventre in opposizione a Saturno, che il 7 aprile è rientrato in Vergine.
IN SINTESI: Il periodo sarà contraddistinto da un aumento delle temperature. Durante la prima settimana il cielo si manterrà per lo più coperto, caliginoso e plumbeo, vi saranno temporali con lampi, tuoni e precipitazioni, a cui si alterneranno alcune giornate serene, secche e ventose. Possibilità di grandinate. Nella seconda settimana si avrà un rialzo termico, ma predominerà l’umido sul secco, con piogge e tempo perturbato. Raffreddamento con aere torbido, piogge o grandine nei giorni 12 e 13 aprile. |
14.4.2010
h 12:29:23
TU
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qualità prevalenti:
caldo e leggera prevalenza dell'umido
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Marte, caldo e secco, assume il dominio per dignità e figura sul novilunio, mentre il co-dominio va alla congiunzione Venere-Mercurio che culmina al Medio Cielo. Venere, che è unita alla malefica Algol e alle umide stelle nella Coda dell’Ariete, ha dignità per domicilio e triplicità, mentre Mercurio testimonia il Sole per fase, in fatti il 18 aprile è nella sua stazione vespertina ed inizia quindi il suo moto retrogrado. Venere vespertina, umidissima e calda che ha la stessa declinazione di Sirius si configura per corpo e per antiscia a Mercurio, caldissimo e umido, il quale posto nelle sue dignità le si commistiona. Mercurio è nel proprio ventre, per cui ciò che significherà sarà in abbondanza, ed è stazionario quindi opera più efficacemente. Ed è per questo motivo che a fianco di Marte, fortissimo dominatore per il ruolo che ha sulla sizigia sebbene si trovi in casa cadente, associamo nel dominio Venere e Mercurio insieme, che costituiranno il secondo “fuoco” di questa figura, potente ed operativo per essere in casa angolare e culminante. La sizigia si verifica in segno e quadrante caldi e secchi ed è nei confini di Marte in Leone per Abû Ma’shar provoca ardori che sovrasta con un preciso quadrato nel mondo. Il pianeta è unito a stelle ardenti e secchissime che possiedono anche la sua natura, quali Sirius, l’Asino Boreale (Marte-Giove), Procyon (Mercurio-Marte) e l’umida Greppia (Marte-Luna) che recano calore e agitazione dell’aere. Dopo il sinodo la Luna unita alla Galassia di Andromeda, che le apporta molta umidità, gli si applica favorendo tempo perturbato, con umidità e piogge. Marte è sovrastato da Mercurio con quadrato eclittico, l’aspetto causa nubi e venti veementi. Il malefico si configura inoltre ai due pianeti superiori: a Giove, umidissimo e caldo, con cui è trigono mondano e a Saturno, secchissimo e freddo, che ne tempera un po’ il calore. Tali aspetti fanno presagire episodi tempestosi con intensa attività elettrica. Il giorno stesso del novilunio Algol compie il sorgere eliaco. Sorgono stelle che inumidiscono, quali Wezan e Adhara (Venere). Culminano l’umida Coda dell’Ariete (Venere), la malefica Algol (Giove-Saturno) che agita l’atmosfera (il 14 aprile compie il sorgere eliaco) e la fredda Menkar (Saturno). Tramontano la Spina e la Coda del Capricorno (Saturno-Giove), e Fomalhaut (Venere-Mercurio): sono tutte stelle che inumidiscono. Anticulmina Zubenelgenubi, della natura dei malefici, che il 20 aprile è al suo ultimo sorgere vespertino.
Nel successivo primo quarto del 21 aprile, Marte dominus dell’oroscopo culmina con un’azemena, l’Asino australe, ardente e molto secca, ed è unito per corpo e per parallelo di declinazione alla Luna. Entrambi gli astri sono caldi e secchi. Nella figura è presente pochissima umidità ed anche gli asterismi presenti ai cardini sono secchi essendo prevalentemente della natura dei malefici e di Mercurio.
IN SINTESI: Inizialmente cielo sereno con venti e leggere piogge. Dal 18 aprile avremo tempo perturbato con nubi e venti veementi, umidità ed abbondanti precipitazioni con attività elettrica. Dal 21 aprile vi sarà maggiore secchezza, con giornate serene e aumento della temperatura. Negli ultimi giorni si prevedono venti, temporali con piogge e possibilità di grandinate, con conseguente calo termico. |
28.4.2010
h 12:19:34
TU
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qualità prevalenti:
caldo e alternanza fra secco e umido
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Dominano la figura Mercurio retrogrado, in cazimi nella sua congiunzione inferiore con il Sole, e Venere che sono in mutua ricezione. Mercurio è caldo e soprattutto secco, ma le umidissime stelle del Muso dell’Ariete cui è unito gli apportano molta umidità. Sovrasta nello zodiaco un Marte caldo e secco che è unito all’Asino australe e all’umido e fosco Praesepe e si oppone nello zodiaco e nel mondo alla Luna umida e un po’ calda. Sono aspetti che provocano calore e rovesci. Venere vespertina è calda e umidissima di per sé e lo è maggiormente per essere in una zona del cielo compresa tra le Pleiadi e le Iadi, che vanno al loro tramonto eliaco rispettivamente l’8 e il 13 maggio. È in esagono mondano a Marte e in trigono eclittico a Saturno che ne temperano l’umidità. La sizigia che si trova in quadrante caldo e secco, nei confini di Mercurio e con stelle umidissime osserva Marte con quadrato destro favorendo lo spirare dei venti.
Sorge un dodecatemorio umido e temporalesco, con Regolo, che è una stella dalla natura calda e prevalentemente secca, culmina un dodecatemorio temperato con le sue prime parti che sono umidissime a causa delle stelle presenti: le Pleiadi, con la nebula M45, e la malefica Algol che agita l’atmosfera. Tramontano Sadalsuud (Saturno-Mercurio) e la benefica Vega della natura dei dominatori. All’Imocielo troviamo la tempestosa Alphecca anch’essa della natura dei dominatori, con la brillante nel Serpente di Ofiuco e le stelle corruttive della Fronte dello Scorpione, tutte della natura dei malefici.
Nell’ultimo quarto del 6 maggio sta sorgendo il XX grado del Toro con il Sole nelle dignità dei benefici che dominano questa fase. Sorgono asterismi umidissimi quali la Coda dell’Ariete (Venere) e le Pleiadi, con M45 la nebula (Luna-Marte). La Luna in Acquario si configura ai pianeti della pioggia. Venere vespertina, umidissima e calda, è con le Iadi, configurata alla Luna e ai malefici molto secchi. Giove, con una stella di natura Venere, Almach, è umidissimo e caldo, e si sta applicando per diametro a Saturno con cui è in antiparallelo di declinazione, causando aria torbida ed umida. I due dominatori si osservano con esagono. Culmina la tempestosa Altair, che apporta venti freddi e piogge. Tramonta l’umidissima e fosca Chioma di Berenice.
IN SINTESI: La quindicina è all’insegna della variabilità. Le temperature subiranno un aumento, con giornate di cielo sereno che si alterneranno ad altre perturbate con temporali, piogge e venti. Il periodo che inizia con l’ultimo quarto sarà più umido del precedente. Giornate serene saranno intervallate da altre contrassegnate da perturbazioni anche a carattere tempestoso, con forti venti, precipitazioni e conseguente calo della temperatura. |
14.5.2010
h 1:05:43
TU
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qualità prevalenti: caldo e alternanza fra umido e secco
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Venere dominus della sizigia, posta all’Imocielo e familiare per picco di declinazione alla Luna assume il dominio del novilunio con la partecipazione di Marte, molto caldo e secco, che due giorni prima ha ripreso il moto diretto, il quale detiene i confini dell’angolo seguente e si configura con quadrato eclittico e trigono nel mondo alla sizigia. Venere, umidissima e debolmente calda, è al Fondo Cielo con stelle che agitano l’atmosfera quali Bellatrix (che due giorni prima ha compiuto il tramonto eliaco vespertino) e le stelle poste nella cintura di Orione, tutte di natura Giove-Saturno, con M42 la nebula nella Spada di Orione, ed Elnath di natura Marte. L’esagono in mundo con Mercurio, con cui è in mutua ricezione, causa venti favorevoli e tempo nuvoloso. Venere si trova al quadrato dell’opposizione Giove-Saturno, dove Giove, caldo ed umidissimo di per sé e per essere congiunto alle stelle dell’Acqua dell’Acquario, si sta applicando a Saturno, secchissimo e moderatamente freddo, che è unito ad una stella, Chertan, della natura dei dominatori. L’aspetto cagiona aere torbido e umido con grandine, pioggia e vento. La sizigia si verifica in segno e quadrante freddi, nei confini di Saturno. La Luna, freddissima e secca è assediata dai malefici, entrambi molto secchi: da Marte per quadrato e da Saturno per trigono, mentre Giove, che è il dominus dell’oroscopo, la sovrasta con esagono apportandole del calore e molta umidità. Sorge il XIV grado dei Pesci, dodecatemorio freddo, acquoso e ventoso, con le parti mediane dell’Acquario che sono temperate a causa delle stelle saturnie e gioviane, e quelle delle prime parti dei Pesci che sono fredde e ventose. Culmina il XXII grado del Sagittario, dodecatemorio ventoso e umido, con le ultime parti dell’immagine dello Scorpione che sono turbolente a causa della presenza di stelle di natura Mercurio-Marte e quelle della costellazione di Ofiuco di natura Saturno-Venere che raffreddano e inumidiscono. Il giorno precedente il novilunio le Iadi hanno compiuto il loro tramonto eliaco favorendo tempeste e burrasche. Il 15 maggio Fomalhaut compie la sua levata eliaca.
Nel periodo inaugurato dal primo quarto del 20 maggio, la Luna, calda e secca, che si configura ai pianeti della pioggia sta tramontando unita al dominatore, Marte, che ha la sua stessa natura e dal quale si separa. Il giorno 23 maggio si perfeziona l’opposizione far Giove e Saturno, rispettivamente nel I e nel VII luogo. Questa configurazione causa grandi cambiamenti atmosferici e corruzione alcuni giorni prima e dopo l’aspetto esatto. Soprattutto nei giorni precedenti ci si può attendere una diminuzione delle temperature, con grandine, pioggia e vento. Sorge la costellazione di Andromeda (Venere), la corruttiva Rukbat Alrami (Giove-Mercurio) e le stelle umide e fredde poste nella Coda del Capricorno (Saturno-Giove). Culmina Antares (Marte-Giove) che il giorno precedente ha compiuto il suo ultimo sorgere vespertino. Anticulminano le umidissime Iadi. Il Sole è con le Pleiadi.
IN SINTESI: Condizioni di dinamicità: inizialmente giornate calde e serene o con piogge blande accompagnate da venti favorevoli, a cui ne seguono altre con aere torbido, umido e nuvoloso con piogge. Il periodo intorno al primo quarto sarà caratterizzato da un peggioramento con calo termico e perturbazioni anche tempestose con abbondanti precipitazioni, venti forti e possibilità di grandinate. |
27.5.2010
h 23:07:40
TU
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qualità prevalenti:
umido e moderata prevalenza del caldo
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L’ultima quindicina della stagione vede il dominio di Giove, orientale, veloce e visibile, molto umido e caldo, ma posto in segno e quadrante freddi, il quale si oppone nello zodiaco e nel mondo a Saturno, secchissimo e freddo, che è efficace proprio per essere nella sua stazione. Infatti, per Cardano, un pianeta restando assiduamente in un determinato grado opera più di un pianeta forte che si muove. Il malefico, che è retrogrado fino il 2 giugno in cui riprende il moto diretto, signoreggia il grado che sorge e non essendosi ancora separato dalla cuspide dell’VIII luogo, incongiunto all’oroscopo, opera male. Le opposte qualità di Giove e Saturno causeranno delle perturbazioni che daranno luogo in generale ad aere torbido e umido con venti, piogge e grandine e diminuzioni della temperatura. La sizigia si configura con aspetto non ostile nell’eclittica e in mundo sia a Giove sia a Saturno, e con antiparallelo di declinazione a Venere, calda e umidissima, che è unita alla corruttiva Cauda. La Luna culmina congiunta alla malefica Antares, che Tolemeo associa ai nubifragi ed alle inondazioni, e a un’azemena, le corruttive stelle della Fronte dello Scorpione; si oppone inoltre alle umidissime Iadi poste all’anticulminazione. Il Sole è in quadrato eclittico e mondano con Marte che si appresta a tramontare (DH 5,63). Seppure non possegga dignità sui significatori, non sottovaluterei il ruolo di Marte in questa figura, per il suo configurarsi al Sole, per essere in casa angolare opposto al grado che sorge, ma soprattutto perché si pone esattamente sull’oroscopo dell’eclisse lunare del 31 dicembre ed in opposizione a Giove, dominatore dell’eclisse stessa. Sorge il XIX grado dell’Acquario, dodecatemorio freddo ed acquoso, con le sue prime parti che sono umide, e con due stelle della Costellazione del Delfino che Placido associa ai diluvi e ai naufragi, Sualocin e Rotanev, che il 2 giugno compiranno l’ultimo sorgere vespertino. Tramontano Menkalinan (Marte-Mercurio), stella nella spalla dell’Auriga che favorisce i venti e che il 1° giugno è al suo sorgere eliaco, e il secco e ardente asino boreale (Marte-Sole).
Si prevedono condizioni di tempo perturbato e temperature in diminuzione, è probabile si verifichino fenomeni tempestosi con precipitazioni anche intense che potranno causare nubifragi e inondazioni, per il concorso di diversi fattori: a causa della stazione di Saturno, specialmente nei giorni dal 31 maggio fino al 2 giugno, per la culminazione con la sizigia di Antares e l’anticulminazione delle Iadi, a causa del parallelo di declinazione fra Mercurio e Marte che si perfeziona il 1 giugno e che provoca venti impetuosi, e per le contemporanei fasi eliache di alcune stelle. Si verificano infatti il primo tramonto mattutino della ventosa Vindemiatrix, (31 maggio), il sorgere eliaco di Menkalinan (1° maggio), e l’ultimo sorgere vespertino della tempestosa Altair, il Cuore dell’Aquila, e del Delfino (2 maggio).
Assumono il dominio dell’ultimo quarto del 4 giugno Giove, signore del domicilio e dei confini della Luna, e Saturno, dominus dell’oroscopo, che è unito alla fredda Zosma. I due pianeti, che hanno qualità opposte, sono in diametro nello zodiaco e nel mondo. La Luna si trova in quadrante e in segno freddi e umidi, nei confini di Giove e si configura ai pianeti della pioggia; inoltre è in antiscia a Giove e in controantiscia a Saturno. La domificazione è simile a quella del plenilunio: sorgono stelle umide, quali il Muso del Capricorno ed altre della natura dei malefici, tramonta l’umida Greppia; culminano le stelle tempestose della Fronte dello Scorpione e Alphecca, e anticulminano le Pleiadi (che l’8 giugno compiono il loro sorgere eliaco).
IN SINTESI: Temperature in diminuzione. Tempo molto perturbato con forti venti e fenomeni tempestosi che potranno dar luogo a intense precipitazioni, nubifragi ed inondazioni. Dal 4 giugno: nubi, giornate fosche ed umide ed altre temporalesche, con piogge, venti e temperature su livelli inferiori a quelli stagionali.
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BREVE SINTESI DEI MESI PRIMAVERILI
mese |
15 Marzo - 13 Aprile |
14 Aprile - 13 Maggio |
14 Maggio - 12 Giugno |
dominio |
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qualità
prevalenti
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Temperature in aumento con alcune giornate serene e ventose ma, in generale, condizioni di forte instabilità. Questo primo mese sarà caratterizzato da abbondanti precipitazioni con temporali e fenomeni elettrici. Possibilità di fenomeni tempestosi seguiti da temporanei raffreddamenti, specie nei giorni intorno alla sizigia, al primo quarto, il 28 e 29 marzo e ancora il 12 e 13 aprile. Alla fine del periodo aere umido, torbido e caliginoso, piogge e grandine, con conseguente temporaneo calo termico.
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L’intero periodo sarà soggetto a forte variabilità con giornate serene e ventose, e piogge leggere, alternate ad altre di tempo perturbato, con venti, temporali e abbondanti precipitazioni, specie intorno al 18 aprile. Dinamicità anche nelle temperature che normalmente si aggireranno su valori stagionali nella media o sopra la media, ma potranno subire occasionali diminuzioni in seguito a fenomeni tempestosi. Il primo quarto sarà caratterizzato da maggiore secchezza. L’ultimo quarto da una maggior umidità.
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Condizioni di dinamicità. Nella prima quindicina giornate calde e serene con piogge blande e feconde e venti favorevoli, seguite da altre umide e torbide. Intorno al primo quarto calo termico conseguente al passaggio di perturbazioni anche tempestose con cospicue precipitazioni, venti forti e grandine. Netto peggioramento nella seconda quindicina con tempo fortemente perturbato e fenomeni tempestosi accompagnati da abbondanti precipitazioni, possibilità di nubifragi e inondazioni. Dal 4 giugno giornate fosche e umide e temperature al di sotto dei livelli stagionali.
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TABELLA DEI FENOMENI ASTRONOMICI
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