Giancarlo Ufficiale

Novilunio del 22.9.2006 - 11h 46m 12s TU
Roma (+41°54’, 12°29’ E)


L’eclisse totale di Sole che dà luogo alla sizigia è visibile quasi esclusivamente nell’emisfero sud, e quindi ininfluente presso le nostre latitudini. La considereremo pertanto solo in relazione ai nostri fini.

Tutti gli astri erranti sono sopra l’orizzonte e compresi in uno spazio che supera di poco i 90°. Due di essi (Marte e Mercurio) culminano essendo sotto i raggi: il primo - che resterà invisibile per tutta la stagione, compiendo la sua levata eliaca soltanto alla vigilia della sizigia invernale - non ha diritti sui luoghi della fase, mentre l’altro li possiede su entrambi (vedi la relativa tabella dei domini) e li testimonia per presenza.

Meno robusta la situazione degli altri due detentori delle dignità dei luminari e del Medio Cielo: Venere è unita agli uni e disgiunta dall’altro, il contrario Saturno. Giove appare fuori dai giochi, e tuttavia se ne dovrà tener conto, poiché è il signore dell’eclisse parziale di Luna del 7 settembre 2006, che compiendosi nel XII Luogo ha un influsso sulla stagione in esame.

Dominatori della sizigia

 
DOM
EXA
TRI
TERM
ASPETTI
Sole
Me
Me
Ve
Sa
Ve, Ma (con)
MC
Ve
Sa
Sa
Me
Ma, Me (con) Sa (exa)

Accorderemo allora il primato sul novilunio a Mercurio, incuranti – passateci l’espressione – dell’invisibilità, essendo questa la sua condizione prevalente. Inizieremo così da esso l’osservazione delle qualità prime della fase:

  • Mercurio non visibile in segno d’aria, e culminante suscita calore;
  • la ricezione semplice o commutatio con Venere - essendo l’uno nel segno dell’altro - cagiona umidità;
  • l’esagono sovreminente di Saturno al contrario produce secchezza;
  • Giove in segno d’acqua, nel I Quadrante ed occidentale nell’epiciclo provoca calore ed umidità; quest’ultima però viene attenuata dalla quadratura sovreminente di Saturno;
  • Marte culminante sotto i raggi genera molta secchezza;
  • i luminari nel II Quadrante avendo superato il culmine da poco più di 40 minuti arrecano secchezza e calore;
  • il Medio Cielo in segno aereo causa principalmente umidità e calore.

Il caldo prevale chiaramente sul freddo, e il secco si impone sull’umido, che pur non è assente. Durante l’autunno si manifesta la remissione del calore estivo, e così sarà anche quest’anno – e non può essere diversamente –, e però le temperature oltrepasseranno per lo più le medie stagionali, mentre le abbondanti precipitazioni che sogliono caratterizzarlo, quest’anno saranno meno copiose del solito, e talvolta sopraggiungeranno con una certa veemenza, come si dirà più avanti.

pianeta lat. decl. DH moto h. Sole dom exa tri term
Sol 00.00 + 0°16' 0,72 + 0°59' - Me Me Ve Sa
Luna - 0°22' - 0°05' 0,73 + 11°47' - Me Me Ve Sa
Saturnus + 0°53' + 15°31' 2,70 + 0°07' - So - So Me
Jupiter + 0°50' - 16°05' 2,76 + 0°11' - Ma - Ve Me
Mars + 0°39' - 3°05' 0,10 + 0°39' 5,29 W Ve Sa Sa Me
Venus + 1°25' + 5°13' 1,19 + 1°15' 9,80 E Me Me Ve Ju
Mercurius - 0°14' - 6°24' 0,30 + 1°33' 7,27 W Ve Sa Sa Ju

Mercurio dominava sia la sizigia primaverile che quella estiva, stabilendo di fatto, per così dire, una sorta di dittatura su quasi l’intero anno. E difatti le due stagioni che hanno preceduto l’autunno hanno tenuto fede alla fama dell’astro: instabilità ed imprevedibilità hanno imperversato, e, ahimè!, il frastornato autore di queste note è incorso in non pochi errori. Sperando di non ripetermi ulteriormente, non posso comunque che confermare le succitate qualità; ossia che sebbene la secchezza sia prevalente, nondimeno l’umidità e ciò che ad essa consegue si manifesteranno improvvisamente (ed imprevedibilmente), e ciò anche a causa dei venti suscitati dal signore della sizigia, a cui si associano le qualità del signore dell’eclisse parziale di Luna del 7 settembre (Giove) e la presenza con il medesimo Mercurio della Vendemmiatrice, stella della Vergine, anch’essa suscitatrice del loro spirare, soprattutto in unione al pianeta. Apporto tanto più efficace essendo la stella ancora visibile: andrà all’occultamento vespertino il mese dopo. Non assisteremo tuttavia all’infuriare dei venti per tutti e tre i mesi, ma più che altro ad una loro azione continua, spesso moderata, occasionalmente più consistente, come si vedrà. E ciò a causa della prossimità del dominatore della sizigia al suo nodo australe.

A proposito di astri inerranti, culmina la Chioma di Berenice, costellazione umidissima, che lo diventa ancor di più per lo stato di invisibilità, mentre ai luminari si unisce la stella che sta sulla Coda del Leone, Denebola, della natura di Saturno e Venere, che dovrebbe causare cupe nubi.

Le due prime settimane della stagione saranno instabili, piuttosto calde, con alternanza di cieli sereni e nuvolosi, e qualche precipitazione, più probabile il 22, 24 e 29 settembre ed il 6 ottobre.

Temperature in leggera diminuzione – ma comunque sempre oltre la media stagionale – durante le due settimane che iniziano con il plenilunio del 7 ottobre. Qualche scaramuccia a causa dell’influsso di Saturno – che osserva la Luna ed il dominatore della fase (Marte) – e della presenza al Medio Cielo (l’angolo che segue il plenilunio) di stelle inerranti sovvertitrici: la Capra (Capella) con i suoi Capretti, il Corno Boreale del Toro, Bellatrix e Rigel di Orione e degli asterismi umidissimi della Chioma di Berenice e della Cascata d’Acqua dell’Acquario posti agli estremi dell’orizzonte. In particolare il 7, 8, 14 e 16 ottobre.

Mirabili fenomeni si compiono durante la quindicina che principia con il novilunio del 22 ottobre. Il giorno seguente assistiamo al sinodo tra Sole e Marte a 29°45’ della Bilancia, in piena via combusta. E poiché la latitudine del malefico è abbondantemente inferiore a 1°, si tratta di un kazimi, ossia di un’unione in cui Marte è nel cuore del Sole. Venere, signore del loro domicilio, è assai da presso, a 28°46’, con una latitudine boreale di 1°05’, a sfiorare anch’essa il kazimi, che tecnicamente non c’è, e tuttavia l’esperienza ci insegna che differenze così minime sono amabilmente tollerate dai cieli, che sogliono produrre così effetti conseguenti. Peraltro l’unione tra Sole e Venere, una congiunzione superiore, si produce il 27 ottobre, a 4°11’ di Scorpione, e qui sul kazimi non ci sono dubbi, poiché la latitudine del benefico scende, seppur di poco, sotto 1°. Marte è a 2°45’ dello stesso segno e domina così tale unione. Esposta così la singolare situazione celeste, resta il compito più arduo, ovvero pronosticarne gli eventi. Poiché i pianeti implicati sono Venere e Marte (che si uniranno tra loro il 25 ottobre, sotto – passatemi l’ennesima metafora – la benedizione del Sole ma presso la magione di Marte, che provvederà a far gli onori di casa da par suo), riteniamo di poter equiparare codesti eventi ad una mega apertura delle porte, la cui perniciosità viene enfatizzata: a) dalla sovreminenza di Saturno che nella figura del novilunio culmina; b) dalla contemporanea unione tra Mercurio e Giove, che si compie subito dopo la fase, ed anche questi sono pianeti il cui incontro produce apertura delle porte. Il periodo allora sarà caratterizzato da fenomeni atmosferici piuttosto veementi, con precipitazioni violente anche a carattere temporalesco e tempestoso, ed i venti stavolta non si risparmieranno, non solo a causa della predetta unione Mercurio–Giove (che ricordiamo essere i dominatori rispettivamente della sizigia e dell’eclisse parziale di Luna del 7 settembre), ma anche per il fatto che lo stesso Mercurio è giunto esattamente al suo ventre australe. Insomma, qualche tromba d’aria è da mettere in conto. Ciononostante non riteniamo che saremo in balìa di un tremendo maltempo per tutte e due le settimane: all’oroscopo (l’angolo più importante del novilunio) si presentano Alphecca e Spica, ed all’angolo opposto la venusiana Alpheratz, per cui squarci di calma e sereno non mancheranno, ad interrompere la furia degli elementi. Che saranno maggiormente operanti il 22, 23, 25, 27, 28, 29 e 31 ottobre. Temperature in linea con le medie stagionali.

Fenomeni in attenuamento a partire dal successivo plenilunio del 5 novembre. Le temperature si abbasseranno ancora un po’ – com’è naturale che sia – senza diventare particolarmente rigide. Tempo per lo più nuvoloso, senza che le precipitazioni assumano caratteri di continuità né di particolare impetuosità. 5, 6, 11, 12, 13, 17 e 20 novembre i giorni più grigi e piovosi, il 19 il più instabile.

Decisa virata verso il freddo a iniziare dal novilunio del 20 novembre: 5 degli erranti, a cominciare dai luminari sono nel Luogo dell’anticulminazione, un sesto è in III Casa, ed il freddo Saturno sorge all’oroscopo essendo sovreminente agli stessi luminari, a Marte ed a Giove. Quest’ultimo si toglie pure lui la soddisfazione di un sinodo nel cuore del Sole, trovandosi all’ultimo grado dello Scorpione. Fermo restando l’abbassamento delle temperature, l’umidità prevale misuratamente sulla secchezza, esprimendosi però in modo incostante, complici sempre i venti, dacché Mercurio – equidistante ai luminari, a Marte e a Giove –, torna a raggiungere il suo ventre, stavolta boreale. 20, 27 e 29 novembre, 3 e 4 dicembre le giornate peggiori.

Proprio in corrispondenza del plenilunio del 5 dicembre, Giove compie la sua levata eliaca, essendo nel suo segno, e la sua azione allora sarà assai potente ed efficace.Temperature relativamente più miti rispetto al periodo precedente, tempo perlopiù sereno, e tuttavia la presenza di Aldebaran e delle Iadi con la Luna, di Antares con il Sole, di Betelgeuse e Menkalinan al culmine superiore (l’angolo nobile della fase) e della Fronte dello Scorpione con lo stesso Giove inducono le precipitazioni a connotarsi con un certo impeto quando si manifesteranno, presumibilmente il 10,11, e 19 dicembre.

Qui di seguito proponiamo una tabella sinottica che sintetizza i giudizi sin qui espressi, al fine di renderne più agevole la comprensione e la memoria.

GIUDIZIO GENERALE DELLA SIZIGIA

Stagione assai variabile e capricciosa, similmente alle due che l’hanno preceduta. Temperature in linea generale oltre la media, le abbondanti precipitazioni che sogliono caratterizzare l’autunno saranno meno copiose del solito, e talvolta sopraggiungeranno con una certa veemenza. Sebbene la secchezza sia prevalente, nondimeno l’umidità e ciò che ad essa consegue si manifesteranno improvvisamente (ed imprevedibilmente). Ciò anche a causa dello spirare dei venti, che sebbene non infurieranno per tutti e tre i mesi, disporranno un’azione continua, spesso moderata, occasionalmente più consistente.

FASE
GIUDIZIO SINTETICO
Novilunio 22/9 Instabilità atmosferica, temperature elevate, alternanza di cieli sereni e nuvolosi, con qualche precipitazione, più probabile il 22, 24 e 29 settembre ed il 6 ottobre.
Plenilunio 7/10 Temperature in leggera diminuzione rispetto alla quindicina precedente- ma comunque sempre oltre la media stagionale. Qualche scaramuccia atmosferica, in particolare il 7, 8, 14 e 16 ottobre.
Novilunio 22/10 Il periodo sarà caratterizzato da fenomeni atmosferici piuttosto veementi, con precipitazioni violente anche a carattere temporalesco e tempestoso; i venti spireranno con impeto e vigore, e qualche tromba d'aria è da mettere in conto. Ciononostante non saremo in balìa di un così tremendo maltempo per tutte e due le settimane; squarci di calma e sereno non mancheranno, ad interrompere la furia degli elementi. Che saranno maggiormente operanti il 22, 23, 25, 27, 28, 29 e 31 ottobre. Temperature in linea con le medie stagionali.
Plenilunio 5/11 Fenomeni in attenuamento. Le temperature si abbasseranno ancora un po', ma non diventeranno particolarmente rigide. Tempo per lo più nuvoloso, senza che le precipitazioni assumano caratteri di continuità né di particolare impetuosità. 5, 6, 11, 12, 13, 17 e 20 novembre i giorni più grigi e piovosi, il 19 il più instabile.
Novilunio 20/11 Decisa virata verso il freddo. L'umidità prevale misuratamente sulla secchezza, esprimendosi però in modo incostante, complici sempre i venti. 20, 27 e 29 novembre, 3 e 4 dicembre le giornate peggiori.
Plenilunio 5/12 Temperature relativamente più miti rispetto al periodo precedente, tempo perlopiù sereno, ma le precipitazioni quando si manifesteranno lo faranno con un certo impeto,e ciò ricorrerà presumibilmente il 10,11, e 19 dicembre.