Giancarlo Ufficiale
Eclisse di luna del 14.3.2006 - 23h 47m TU |
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È un plenilunio la sizigia della primavera 2006 con la Luna sopra l’orizzonte; essa ha oltrepassato il levante da poco più di mezzora. In verità si tratta di un’eclisse penumbrale di Luna, il cui massimo si compie 11 minuti più tardi. La prossimità del luminare del tempo all’oroscopo significa che esso sorge già parzialmente offuscato tenendo presente che l’oscuramento sarà piuttosto labile, poiché le eclissi penumbrali velano soltanto la luminosità dell’astro , e pertanto secondo la dottrina tolemaica gli effetti si dovrebbero mostrare entro i primi duetre mesi. Per quanto attiene le nostre competenze meteorologiche fonderemo allora la nostra analisi sul momento della centralità, ossia le 23h47’ TU anziché le 23h37’. Su questo tempo è stata costruita la figura. Invero la rotazione della sfera di 10 minuti non produce variazioni apprezzabili, e delle rare differenze non conviene tener conto. Ma è pur sempre meglio essere precisi e seguire il metodo sino in fondo. Con l’esclusione di Giove, gli altri astri erranti vantano diritti sui luoghi dell’eclisse, la Luna e l’oroscopo. Il solo Marte però si configura ad entrambi, ma nonostante ciò noi gli preferiamo Mercurio per il dominio generale, poiché non solo è signore di quello sovrastandolo con il quadrato destro, ma riceve anche per primo l’applicazione della Luna tramite un antiparallelo di declinazione. Da esso trarremo la sostanza del giudizio, tenendo conto anche del malefico e di Venere, signore dell’oroscopo e ad esso configurata con un trigono precisissimo, che tra tutti è il pianeta più potente nella figura.
Osserviamo ora come di consueto le qualità prime della fase, partendo dalle condizioni del dominatore:
Si nota un certo equilibrio tra il caldo ed il freddo, mentre l’umidità la vince sulla secchezza, sebbene in quantità modesta. Poiché di norma la stagione primaverile è caratterizzata dal caldo temperato e dall’umidità prevalente, in linea generale ne deduciamo che essa seguirà la propria natura. Il temperamento del dominatore poi assicura un’altra delle proprietà della stagione: la variabilità, anche repentina, dei fenomeni atmosferici e la loro capricciosità. Mercurio non è lontano dal proprio ventre boreale (raggiunto il 10 marzo), per cui assicura tutto ciò non senza profusione. E quando i fenomeni inclineranno all’umido, le precipitazioni saranno cospicue, a causa delle stelline della Cascata d’Acqua dell’Acquario, che giacciono sullo stesso circolo orario del dominatore. E però l’intervento di Marte, a sua volta sostenuto da stelle tutt’altro che concilianti Rigel e Aldebaran , nonché in compagnia delle umidissime Iadi, non solo guasterà l’aria, ma renderà le precipitazioni veementi e perigliose, soprattutto nei periodi in cui prenderà il dominio delle fasi intermedie. Venere si accompagna ad un altro asterismo suscitatore di umidità, il Muso del Capricorno, e l’opposizione di Saturno a sua volta corrompe l’atmosfera, ingenerando nuvolosità. Due stelle di seconda grandezza della Vergine occupano i luoghi dell’eclisse: Zavijava, natura MercurioMarte, è con la Luna e la Vendemmiatrice, natura SaturnoMercurio, è all’oroscopo: ad entrambe possiamo consegnare una certa inclinazione a variare il tempo, ad agitarlo e ad incupirlo. Diremo pertanto che, fatta salva la tipicità delle rapide variazioni, pioverà frequentemente durante la stagione, e talvolta recando seco effetti nocivi; quando non pioverà solo raramente si potrà godere di un cielo sereno, e comunque l’umidità non renderà mai piacevole l’atmosfera. Di tale seppur sporadica serenità bisognerà rendere omaggio alla benefica Deneb, la brillante del Cigno, che proprio il 14 marzo compie il suo tramonto eliaco, e nella figura si dispone presso l’orizzonte occidentale.
Il 19 marzo si perfeziona il quadrato tra Mercurio e Marte, il 21 la Luna si oppone a Marte, il 27 si unisce a Mercurio ed il giorno successivo forma un quadrato con il malefico. Sempre il giorno 28 Mercurio compie la sua levata eliaca. Riteniamo queste date particolarmente significative e di sicuro le più dirompenti della quindicina. Nelle due settimane successive all’eclisse penumbrale di Luna, che iniziano con il novilunio del 29 marzo un’eclisse totale di Sole non visibile a queste latitudini , le temperature non saranno elevate, rientrando più o meno nella media stagionale. Governa ancora Mercurio, che è alla sua levata eliaca e presso il proprio nodo meridionale, mentre le stelline della Cascata d’Acqua dell’Acquario sorgono all’oroscopo. Piogge frequenti, venti sostenuti, temporali o tempeste, prevalenza di cielo cupo. Probabili danni derivanti da tali manifestazioni. 3, 5 ed 11 aprile le giornate maggiormente indiziate. L’inclemenza non concede pause neppure durante le due settimane appartenenti al successivo plenilunio del 13 aprile. Saturno e Marte prendono il sopravvento sugli altri, e con essi vi sono astri inerranti davvero gagliardi: Procione e Sirio sorgono con Saturno e la Greppia all’oroscopo, Bellatrix e Al Hecka (nel Corno meridionale del Toro) accompagnano Marte. Le temperature prenderanno a salire bruscamente e sorpasseranno le medie del periodo, pioverà con minor frequenza rispetto al mese precedente e però con impeto ancora maggiore e quindi anche le avversità che ne deriveranno saranno superiori. Le giornate più esposte all’inclemenza sono il 14, 18, 19, 21, 25 e 27 aprile. Nonostante Marte governi il novilunio del 27 aprile, i fenomeni tendono ad attenuarsi. Attenuarsi non significa che spariscano, questo proprio no. L’umidità si affievolisce un poco, le temperature saranno assai più elevate rispetto alla media. Due stelle benefiche, ma solo di terza grandezza, circondano Marte, e sono Propus ed Alhena dei Gemelli, e la più brillante Alpheratz, la principale di Andromeda di natura Venere, giace sul circolo orario di Mercurio, il dominatore dell’eclisse. Nella figura è molto forte anche Venere, angolare e nelle proprie dignità, e ciò favorisce l’arginamento delle avversità atmosferiche. Qualche giornata di sereno, ma nulla più. 29 aprile, 2 e 10 maggio le giornate peggiori, grande variabilità soprattutto a causa dello spirare dei venti il 5, 7, 11 e 12 maggio. Marte non concede tregua, e conquista la supremazia del plenilunio del 13 maggio. Conciocché l’agitazione dell’atmosfera è assicurata e cade la parziale tregua concessa nelle due settimane precedenti. Varie circostanze contribuiscono ad un tale esito: il quadrato sovreminente di Venere (che sorge), e ciò piega il tempo verso temporali, fulmini e tempeste; Procione, natura MarteMercurio, e Wasat, natura Saturno, si uniscono al dominatore; la perturbante ed impetuosa Arturo è con la Luna, luminare del tempo. Il 12 maggio Capella giunge alla sua levata eliaca, ed il 13 Aldebaran e Bellatrix al loro tramonto eliaco; la prima e la terza nella figura della fase sono all’ipogeo, in opposizione all’angolo seguente il plenilunio, cioè il Medio Cielo. Si tratta di stelle della prevalente natura di Marte, ed in particolare Aldebaran era unita a Marte stesso nell’eclisse di Luna. Ora, le precipitazioni saranno incostanti ed in ogni caso non prevalenti, ma si manifesteranno con grande veemenza ed impetuosità, sicché si ripresentano i pericoli di avversità a causa loro. Temperature generalmente miti, nella media. I picchi di nocività ci saranno il 13, 17, 23 e 24 maggio. Temperature più fresche nei quindici giorni finali della stagione, che iniziano con il novilunio del 27 maggio. Riprende a dirigere le operazioni Mercurio, il signore dell’eclisse, unito all’angolo seguente della fase, che stavolta è il Fondo Cielo. Aldebaran presso quest’angolo arreca ancora qualche perturbazione, ma il periodo sarà decisamente più calmo. Certo, il tempo si mantiene variabile, le Iadi con i luminari caricano l’aria di umidità, e tuttavia i fenomeni perturbativi sono in regresso. Ci si attendono perciò frequenti variazioni tra cielo sereno e cielo coperto. Il 31 maggio e l’8 giugno le giornate peggiori. Quest’ultima, unitamente al 28 maggio, il 5 e 7 giugno saranno le più variabili. Qui di sèguito proponiamo una tabella sinottica che sintetizza i giudizi sin qui espressi, al fine di renderne più agevole la comprensione e la memoria.
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