Giancarlo Ufficiale, Sergio Pitzalis
Plenilunio del 15.12.2005 - 16h 16m 26s TU |
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La sizigia dell’inverno 2005/2006 è un plenilunio che si forma con i luminari posti nei luoghi cadenti dall’orizzonte - e pertanto incongiunti - essendo la Luna il luminare del tempo. Si tratta di una figura un po’ particolare, in quanto i luminari non si configurano ad alcuno degli astri erranti né lungo l’eclittica, né presso il circolo di declinazione (se non debolmente Venere al Sole, ma quest’ultimo non regna), né nel moto delle ore. Ciò comporta una qualche difficoltà nel reperire il suo dominatore generale, che tenteremo in ogni caso di risolvere. Come mostra la tabella dei domini, Mercurio e Marte vantano diritti sulla Luna, Giove ed ancora Marte sull’oroscopo. Mercurio è incongiunto all’oroscopo - l’angolo che segue la fase -, Marte e Giove sono succedenti e gli si configurano. Noi preferiamo il primo quale dominatore poiché prima dell’altro riceve l’applicazione della Luna, che separandosi dal trigono di Saturno, va incontro al suo raggio esagonale. Tuttavia i due pianeti sono opposti tra loro, e necessariamente il nostro giudizio dovrà tener conto di entrambi.
Osserviamo ora come di consueto le qualità prime della fase:
La natura intrinseca di Marte, la sua fase epiciclica e nel I Quadrante indicano il prevalere del caldo, nonostante si trovi nel segno del suo esilio. Pochi in questo senso gli elementi di contrasto. In via generale pertanto la stagione non sarà particolarmente fredda, e per lo più le temperature si manterranno sopra le medie stagionali. Più complessa la valutazione della qualità secondaria: se da un lato il secco prevale, tuttavia la quantità di umido non gli è di molto inferiore, e ciò sia per quanto predetto, sia per la presenza delle umide stelle del Muso dell’Ariete con il dominatore. A causa della natura di Marte, del diametro con Giove e del quadrato con Saturno ed in parte per la testimonianza di Venere, riteniamo che una tale umidità si manifesterà in modo vigoroso, se non proprio tumultuoso. In altri termini le precipitazioni avranno un andamento veemente, impetuoso. Lì dove nevicherà lo farà repentinamente, con abbondanza e non senza conseguenze, lì dove pioverà le caratteristiche saranno le medesime. E però tali fenomeni non si protrarranno a lungo, soprattutto per quanto attiene la durata del freddo.
Un tale stato atmosferico è certificato anche dall’unione di due forti stelle della natura di Marte con la Luna: Aldebaran ed El Nath, le due stelle più luminose della costellazione del Toro. Ed Algol, la malefica della Medusa dispone ugualmente, trovandosi nel medesimo circolo orario di Marte. Al medesimo modo influirà Bellatrix, nella spalla sinistra di Orione, di natura Marte-Mercurio, che si presenta all’oroscopo mentre compie il suo tramonto eliaco mattutino. Il 28 dicembre si perfeziona il quadrato tra Marte e Saturno, ed il 15 gennaio 2006 il diametro tra Marte e Giove. Riteniamo queste due date particolarmente significative e forse i momenti topici della stagione. Il successivo 23 gennaio Marte formerà un trigono con Venere retrograda: circostanza che merita la nostra considerazione, poiché il quadrato ai limiti della vis luminis presente nella figura di sizigia non giungerà mai a compimento, poiché ben tosto il benefico, assai lento in quell’epoca, inverte il suo moto. Ma l’aspetto non può essere ritenuto privo di efficacia, poiché al contempo esiste nel mondo un’equidistanza meridiana, e pertanto Venere opererà convenientemente - si fa per dire -, causando, come s’è detto, un tempo procelloso, dove è facile immaginare scontri tra masse d’aria fredda e d’aria calda. Nelle due settimane successive alla sizigia, che iniziano con il novilunio del 31 dicembre, le temperature si abbasseranno rispetto al periodo precedente, l’aere sarà particolarmente agitato, le precipitazioni più frequenti ed intense: domina ancora Marte, stavolta cadente e contro hairesis, contornato ancora dal Muso dell’Ariete, ma anche dalla nebula di Andromeda (la Galassia M31), dalla brillante dell’Ariete Hamal (natura Saturno/Marte) e da Menkalinan, stella sulla spalla dell’Auriga (Marte/Mercurio). Con i luminari, nel IV Quadrante, la nebula M7 e le stelline dell’Occhio dell’Arciere, assai umide, e la tempestosa e gelida Altair, brillante dell’Aquila. Non si notano inversioni di tendenze con il successivo plenilunio del 14 gennaio. Assume il dominio della fase Saturno, che nella figura è ancora retrogrado, contrario alla sua fazione, nel III Quadrante, sovrastato da Marte, sebbene la figura sia in via di scioglimento. In compenso si sta perfezionando l’opposizione tra Marte e Giove, fatto che, come precedentemente accennato, non resta senza conseguenze. Con Saturno vi sono la Greppia, gli Aselli e la brillante dell’Idra e tutte insieme inclinano al tempo caliginoso e plumbeo; e poiché Marte è con la Coda dell’Ariete, Venere e Mercurio sono sotto i raggi, e sorgono Algol e la Cascata d’Acqua dell’Acquario unitamente a Caput è da ritenersi che le perturbazioni non hanno ancora cessato di flagellare queste latitudini, così come d’altra parte vuole il sorgere eliaco vespertino che proprio quel giorno compie la gagliarda Procione, della natura di Marte e Mercurio. Musica un po’ diversa con il novilunio del 29 gennaio. Il dominio passa a Venere, che invero non porta ad un tempo costantemente sereno, nonostante l’esagono sovreminente di Giove; infatti essa è ancora retrograda ed in trigono separante con Marte, con il quale comunque stabilisce una mutua ricezione, dacché il malefico è nel di lei domicilio, ed essa nell’elevazione di lui. Il quale malefico vede abbondantemente stemperata la sua secchezza a causa dell’unione con la Coda dell’Ariete e con le Pleiadi. Le temperature si eleveranno sensibilmente, ma non cesseranno le perturbazioni, vuoi per la particolare umidità del dominatore della fase che ormai ha raggiunto il suo ventre, vuoi per l’opposizione di Saturno ai luminari, a loro volta uniti a due stelle di prima grandezza, dagli influssi contrastanti: Altair e Vega. Le prime due settimane del terzo mese, che iniziano con il plenilunio del 13 febbraio, mostreranno temperature alquanto elevate rispetto alla media: domina Giove esattamente al MC, che è anche l’angolo nobile della fase, mentre Marte lo osserva dal IV luogo, essendo il diametro in via di scioglimento. Il sereno prevarrà e le precipitazioni saranno più sporadiche e pacate. Durante le due settimane che seguono il novilunio del 28 febbraio le temperature caleranno lievemente rispetto all’analogo periodo precedente, il tempo meno stabile e più incerto, sebbene continui a prevalere il sereno; le perturbazioni saranno provocate da Marte - dominatore della sizigia - che essendo angolare si trova in tumultuosa compagnia, accompagnandosi a stelle della sua natura (Aldebaran, Sirio e Bellatrix), di Saturno (la Cintura di Orione), ad un asterismo umido assai (le Iadi) e ad una nebula fosca (la M42 di Orione), come lo sono in verità tutte le nebulose. Qui di seguito proponiamo una tabella sinottica che sintetizza i giudizi sin qui espressi, al fine di renderne più agevole la comprensione e la memoria.
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