Novilunio del 12.12.2004 - 1h 29m 26s TU
New York (+40°43' - 73°57' W)

   La sizigia dell’inverno 2004/2005 è un novilunio che si forma con i luminari sotto l’orizzonte, nel III Quadrante.

   Giove e Mercurio hanno diritti sui luoghi dei luminari, Saturno, Venere e Mercurio sull’occaso, che è l’angolo che segue la fase. Giove testimonia i luminari con l’esagono destro e Mercurio con la congiunzione, ed entrambi osservano l’angolo occidentale. Saturno invece non lo osserva, e si configura debolmente ai luminari con un antiparallelo di declinazione, mentre Venere non osserva i luminari, ma soltanto l’angolo predetto

Dominatori della sizigia

 
DOM
EXA
TRI
TERM
ASPETTI
Sole, Luna
Ju
-
Ju
Me
Me (con)
Ju (exa)
Sa (decl)
OCC
Sa
-
Me
Ve
Ma, Ve (qua),
Ju (tri),
Me (exa)

  Pertanto i benèfici sono gli astri che si contendono il dominio della sizigia, e tra i due noi preferiamo Giove che vanta maggiori diritti, sebbene Venere sia angolare. D’altra parte essi hanno simile distanza oraria dal meridiano inferiore, e pertanto si configurano tra loro.

   Di conseguenza trarremo principalmente dagli astri benèfici le principali qualità prime della fase, che esponiamo qui di seguito:

   Queste le qualità prime della stagione. Esse mostrano che l’inverno non sarà particolarmente rigido, e però l’umidità sarà prevalente. Il dominio dei benèfici non garantisce per tutto il periodo un cielo sereno e la placidità dei fenomeni. Infatti le precipitazioni saranno assai numerose, e per la prevalenza dell’umidità e per la testimonianza invero efficace che entrambi i malèfici infliggono ai benèfici. E tale circostanza inclina alla veemenza e all’impetuosità le predette precipitazioni quando avranno luogo, che non mancheranno così di assumere un carattere tempestoso. Ciò è mostrato anche dagli astri inerranti che accompagnano i luminari, e con loro Mercurio: le stelle nell’aculeo dello Scorpione – Lesath e Shaula di matura Marte/Mercurio –, la nebula che è con loro, la M7, nonché la venefica stella che sta nel Ginocchio di Ofiuco, la h (detta Sabik) per la sua natura di Saturno e di Venere.

pianeta

lat.

decl.

DH

Moto

h. Sole

dom

exa

trip

term

Sol

00.00

-23°05'

2,69

+1°01'

-

Ju

-

Ju

Me

Luna

-3°53'

-26°58'

2,57

+15°08'

-

Ju

-

Ju

Me

Saturnus

-0°03'

+20°50'

4,89

- 0°03'

-

Lu

Ju

Ma

Sa

Jupiter

+1°13'

-4°45'

0,98

+ 0°08'

-

Ve

Sa

Me

Ju

Mars

+0°21'

-17°36'

1,07

+0°41'

26,78 E

Ma

-

Ma

Ju

Venus

+1°27'

-17°25'

1,29

+1°15'

-

Ma

-

Ma

Sa

Mercurius

+2°05'

-20°39'

2,52

-1°19'

5,92 E

Ju

-

Ju

Ve

   Nel secondo mese, che inizia con il novilunio del 10 gennaio le temperature saranno un poco elevate rispetto alle medie stagionali, ma l’atmosfera più soffocante e plumbea, poiché sorgono all’oroscopo la nebulosa dell’Aculeo dello Scorpione (la già citata M7) unitamente alle due stelline dell’Occhio dell’Arciere e con il dominatore Saturno (retrogrado ed angolare) che si oppone ai luminari c’è la venefica brillante dell’Idra, Alphard, di natura Saturno–Venere; ma questo sarà anche il mese in cui gli eventi atmosferici saranno particolarmente aspri, poiché Capella, l’a Aurigæ (natura Marte–Mercurio) è unita anch’essa a Saturno ed Antares, insieme ad un’altra stella venefica, la brillante di Ofiuco, è con Marte, che ha diritti sulla figura ed osserva Saturno.

   Il terzo mese, che principia con il novilunio dell’8 febbraio, appare meno agitato e più asciutto, le temperature perlopiù moderate, sebbene non saranno assenti episodi nevosi accompagnati da venti gelidi, poiché con i luminari e Mercurio c’è la brillante dell’Aquila, Altair, che così suole influire quando ad essi si accompagna.



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