Giancarlo Ufficiale
Novilunio
del 21.6.2001 - 11h 59m TU Roma (+41°54' - 12°29' E) |
La sizigia estiva di quest'anno non precede l'entrata del
Sole in Cancro, ma la segue di circa 4 ore e 20 minuti (per l'esattezza
il solstizio si forma alle 7h38m48s TU). L'intervallo di tempo che separa
i due fenomeni è talmente breve che non possono sussistere dubbi
nell'assumere questa sizigia come significativa per il pronostico meteorologico.Peraltro
Tolemeo nel cap. 10 del II Libro del Quadripartito precisa che le sizigie
noviluniche o pleniluniche vanno prese "intorno al principio dell'Ariete...
del Cancro..." ecc.
Invero quella che in appresso analizzeremo è una sizigia eclittica, vale a dire un'eclisse totale di Sole, visibile solo in alcune regioni dell'emisfero australe (Angola, Zambia, Rhodesia, Mozambico), il cui primo contatto tra i dischi dei luminari inizia alle 9h33m TU e termina alle 14h34m TU. Poiché essa non può essere osservata alle nostre latitudini, esercita il suo influsso esclusivamente sulle condizioni atmosferiche.
Il dominio è assunto da Giove, che governa
l'esaltazione sia del novilunio che dell'angolo che lo segue, il Medio
Cielo, ed ai luminari si configura per identità di declinazione,
essendo sotto i raggi del Sole. Nessun altro pianeta testimonia in qualche
modo i luminari, neppure Venere e Marte, signori rispettivamente del Trigono
diurno e dei Confini. Nessun astro si configura poi al Medio Cielo, se
non assai debolmente Venere (DH 3,43). |
Alle predette qualità è necessario unire le altre seguenti considerazioni: Marte quale signore dei confini suscita tempeste e temporali, e comunque l'instabilità; il 20 giugno si osserva, oltre che all'eclisse che stiamo esaminando ed al solstizio estivo, anche per la latitudine di Roma il tramonto eliaco di Arturo. Nella figura questa stella sorge (altezza sotto l'orizzonte 2°54', DH 5,87), assumendo automaticamente una qualche autorevolezza nel giudizio. La sua natura GioveMarte pare esaltare il ruolo fondamentale dei due pianeti nella figura, mostrato dalla loro opposizione e dall'unione dei luoghi della sizigia con le due stelle marziane del Toro; culmina la stella di Sirio, che però è ancora invisibile, per cui non dovrebbe influire particolarmente sulla temperatura; la Luna separandosi dal Sole si applica per declinazione a Giove che è in segno aereo e sotto i raggi, e questo significa piogge ed umidità elevata.
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In sintesi assisteremo ad un'estate alquanto instabile, dove i temporali e le tempeste si presenteranno con una certa frequenza a perturbare quel sereno che molti si attendono giustamente da questa stagione. La temperatura si attesterà su valori piuttosto alti, sopra la media stagionale. La proprietà che caratterizzerà maggiormente la stagione è costituita dall'umidità che, come noto, rende più insopportabile la calura. Tuttavia ogni tanto essa verrà stemperata a causa della presenza della sizigia e del suo signore nel II Quadrante, che come abbiamo sopra notato suscita un poco di secchezza. Però i venti meridionali che spireranno nel periodo (a causa della latitudine australe di tutti gli astri, ed in particolare del dominatore Giove e del suo signore Mercurio a cui è prossimo), non prolungheranno più di tanto tali pause.
Entrambi i noviluni che seguono la sizigia mostrano nuovamente il predominio di Giove, ma quello del 20 luglio riflette maggiormente le sopra delineate virtù della sizigia. In essa Giove è visibile ed orientale al Sole, al 2° del Cancro unito alle Pleiadi ed alle benefiche stelle del piede dell'immagine stellata dei Gemelli, mentre Marte culmina opponendosi a Venere e Saturno. Nello stesso giorno, sempre alla latitudine di Roma, assistiamo al sorgere eliaco di Betelgeuse. Probabilmente questo sarà il periodo più perturbato della stagione. Le temperature saranno elevatissime, con l'inevitabile corredo di violenti temporali e precipitazioni abbondanti, sebbene brevi e conseguentemente piuttosto impetuose. Giove assume anche il dominio del terzo novilunio, quello del 19 agosto, periodo che pur non discostandosi sensibilmente dai precedenti, si manifesterà con minore veemenza, e questo costituirà un piccolo sollievo per le masse stremate: Giove nel I Quadrante (caldoumido) sarà unito a Caput ed esagono a Mercurio, mentre Marte, divenuto diretto, pare ridurre la sua efficacia nel danneggiare. Da sottolineare il mancato soccorso di Venere in tutti e tre i noviluni.
La tabella che segue riporta tutte le aperture delle porte del periodo. L'asterisco (*) nell'ultima colonna a destra indica quelle che Abenragel considera efficaci, vale a dire quando la Luna, compiendo tale apertura, disti dal Sole 12°, 45°, 90°, 135°, 168°, 180°, 192°, 225°, 270°, 315° 348°. La tradizione vuole che al compiersi di questi fenomeni corrispondano mutamenti dello stato atmosferico. È appena il caso di notare quanto questi giorni vadano valutati con prudenza e circospezione. Infatti non rientra in alcuna logica che un mutamento atmosferico debba presentarsi contemporaneamente in ogni luogo della Terra. Occorre quindi porre attenzione sulla località dove essi si generano. Ad esempio, se un tale mutamento si verificasse poniamo in Francia, e se spirassero venti che li spingono verso l'Italia, inevitabilmente essi perverrebbero a noi uno o anche due giorni dopo. In tal senso invitiamo i nostri visitatori a considerarli indicativi.
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3h 26m |
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12.7 |
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È appena il caso di notare quanto questi giorni vadano valutati con prudenza e circospezione. Infatti non rientra in alcuna logica che un mutamento atmosferico debba presentarsi contemporaneamente in ogni luogo della Terra. Occorre quindi porre attenzione sulla località dove essi si generano. Ad esempio, se un tale mutamento si verificasse poniamo in Francia, e se spirassero venti che li spingono verso l'Italia, inevitabilmente essi perverrebbero a noi uno o anche due giorni dopo. In tal senso invitiamo i nostri visitatori a considerarli indicativi.