10. Emicicli e quadranti dello zodiaco.

Le suddivisioni più semplici dello zodiaco sono quelle che derivano direttamente dai circoli maggiori della sfera celeste, l'equatore e il coluro solstiziale. L'equatore divide l'eclittica e il circolo zodiacale in due emicicli: l'emiciclo boreale a Nord e l'emiciclo australe a Sud. Quando il Sole si trova nell'emiciclo boreale dell'eclittica la sua declinazione è sempre positiva, quando si trova nell'emiciclo australe la sua declinazione è sempre negativa.

  I 6 segni che stanno a Nord dell'equatore - dall'Ariete alla Vergine - sono detti segni boreali o settentrionali; i 6 segni a Sud dell'equatore - dalla Bilancia ai Pesci - sono i segni australi o meridionali. Il coluro solstiziale divide lo zodiaco nell'emiciclo ascendente e nell'emiciclo discendente: quando il Sole attraversa i 6 segni ascendenti - dal Capricorno ai Gemelli - la sua declinazione continua a salire; quando attraversa i 6 segni discendenti - dal Cancro al Sagittario - la sua declinazione continua a scendere.

  La parte boreale nella sua interezza è detta calda, poiché in questa parte il Sole fa il giorno più lungo della notte; la parte australe è detta fredda, per il motivo contrario. L'emiciclo ascendente si può definire umido poiché la luce del giorno è in aumento; l'emiciclo discendente si può dire secco poiché la luce è in diminuzione (vedi cap. 9).

L'equatore e il coluro solstiziale generano insieme la divisione dell'eclittica e del circolo zodiacale nei 4 quadranti stagionali. Ciascun quadrante comprende 3 segni zodiacali che vengono rispettivamente chiamati segni primaverili (Ariete, Toro, Gemelli), segni estivi (Cancro, Leone, Vergine), segni autunnali (Bilancia, Scorpione, Sagittario), segni invernali (Capricorno, Acquario, Pesci).

  Ciascun quadrante stagionale possiede le qualità che abbiamo visto nel capitolo precedente: il quadrante primaverile è umido e caldo, quello estivo è caldo e secco, quello autunnale è secco e freddo, quello invernale è freddo e umido. Questo schema quaternario delle stagioni è simile alla struttura di un essere vivente ed è analogo allo schema dei quattro umori che governano il corpo e il temperamento dell'uomo nella teoria umorale ippocratica: il flegma (freddo e umido come l'inverno), il sangue (caldo e umido come la primavera), la bile gialla (calda e secca come l'estate), la bile nera (fredda e secca come l'autunno). Su questo argomento torneremo in seguito. Allo stesso modo la vita dell'uomo si può dividere in quattro fasi, puerizia, età media, età matura prima della vecchiaia, vecchiaia. Ciascuna fase presenta le qualità proprie delle quattro stagioni dell'anno.

Come sappiamo (vedi cap. 2), nell'emisfero Sud le stagioni sono invertite rispetto all'emisfero Nord. Poiché per definizione si chiama "Ariete" il primo segno della primavera, ne consegue che nell'emisfero Sud il Sole entra nel segno dell'Ariete il 23 di settembre, quando inizia la primavera in quell'emisfero. Allo stesso modo diremo che il 21 di marzo il Sole, osservato dall'emisfero Sud, entra nel segno della Bilancia.

I nomi dei 12 segni e la loro natura (della quale parleremo tra breve) dipendono dalle qualità stagionali che il Sole produce con il suo passaggio nei vari settori dello zodiaco.

Essendo opposte le qualità stagionali tra i due emisferi, ne consegue che, osservando dall'emisfero Sud, dobbiamo attribuire i nomi opposti a quelli che usiamo nell'emisfero Nord.