Il ciclone Nargis - Novilunio del 6.4.2008, precedente il ciclone

Dominatori: Marte-Mercurio
Qualità prevalenti: caldo e secco

Il Novilunio che precede il ciclone vede il dominio di Marte che, posto nel I luogo, signoreggia i luminari a cui si configura con quadrato, e di Mercurio, dominus dell'oroscopo, nonché dei confini della Sizigia e del X luogo, in cui è presente per corpo. I due astri, entrambi caldi e secchi, si osservano con quadrato eclittico e mondano, favorendo venti impetuosi che, come vedremo, potranno dar luogo a forti precipitazioni per il contemporaneo configurarsi degli astri della pioggia. Infatti, Mercurio - unito alla Galassia di Andromeda apportatrice di umidità e di abbondanti precipitazioni - si trova congiunto alla Luna, fredda e secca, e a Venere, umida e fredda, posta nei Pesci, con cui è in antiscia. La configurazione è particolarmente corruttiva, oltre che per lo scontro di opposte qualità, anche a causa dell'equidistanza tra la congiunzione Mercurio-Venere e Saturno retrogrado, secchissimo e freddo.

È importante rilevare che, a partire da questa figura, Marte inizia a configurarsi con diametro a Giove. Entrambi i pianeti - che sono caldi e posti nel segno della loro caduta - osservano con quadrato la Sizigia che, come abbiamo visto, si verifica nelle dignità dei dominatori. Questo aspetto fra pianeti superiori causa importanti mutamenti del tempo, determinando grande calore e siccità per il predominio di Marte, forte nel corrompere per l'angolarità, la contrarietà all'hairesis, nonché per la sua elevatissima declinazione (+25).

Sorgono le stelle tempestose e burrascose della cintura di Orione, culminano quelle umidissime dell'Acqua dell'Acquario, tramontano due nebule che rendono fosca l'atmosfera: M8 Laguna e M7 l'Aculeo dello Scorpione e Mercurio è con un'altra nebula, Andromeda. Per le fasi tolemaiche delle stelle, quando il Sole sorge, culminano le stelle dell'Occhio dell'Arciere, tramonta la Chioma di Berenice e anticulminano Marte e Sirio, inoltre quando il Sole culmina con Andromeda, sorgono Sirio e Polluce e tramonta Giove.

Tutto ciò fa pensare che, nonostante il mese si presenti prevalentemente secco, vi è la possibilità che si verifichino tempeste e precipitazioni abbondanti, che sono rese più probabili dalle affinità fra le configurazioni presenti in questa figura, il Novilunio primaverile e l'Eclisse lunare del 3 marzo 2007, come meglio si evidenzia dalle relative colonne, estratte dalla Tabella 2.